Il mondo, o meglio l’universo, di Vincenzo Frisina a Roma
L’inaugurazione a Bibliothe il 14 aprile
Bibliothe nel cuore di Roma, in via Celsa 5, inaugura oggi, lunedì 14 aprile, alle 19.00 l’esposizione sul lavoro di Vincenzo FRISINA, artista italiano di origini siciliane che attualmente vie e lavora a Roma. Una produzione artistica, la sua, che spazia tra pittura, scultura e mosaico, con una predilezione per l’acrilico su tela e materiali naturali come legno e ceramica. Frisina ha esposto le sue opere in diverse città italiane e all’estero, tra cui Giappone, Australia e Svizzera.
Una visione suggestiva e simbolica
Tre le tele in mostra, mentre molto altro della ricerca dell’artista sarà raccontato per immagini nel corso del Vernissage. Tema comune ai quadri esposti è il ciclo cosmico di creazione, trasformazione e rigenerazione, con il trittico delle Uova Galattiche a rappresentarne l’inizio, il trittico della Forgia Galattica il processo di formazione e le nebulose del Cosmo interiore il risultato finale: un universo in continua evoluzione. Una trilogia che vuole indurre a riflettere sulla natura dell’esistenza e sul posto dell’uomo nell’universo. Nel trittico della Forgia Galattica, in particolare, torna il tema della sfera, caro all’artista: fin dal 2017, infatti, in una delle sue mostre più significative proprio dal titolo “Sphaerae”, Frisina esplorava il simbolismo della sfera come rappresentazione dell’Essere nella sua evoluzione e unicità, ispirandosi a concetti filosofici e cosmologici. Così Frisina: “Penso che l’esplorazione critica e tecnica del mondo naturale, insieme alla sensibilità, come l’archetipo dell’immaginazione, possa produrre una realtà che di per sé è unica e senza tempo. All’interno di ciò che chiamiamo il nostro mondo terreno, coesistono diversi livelli di percezione e comprensione di questa realtà, mondi diversi per i quali sento il costante bisogno di esprimermi e di evidenziarne le barriere reali e talvolta contradittorie che sono poste in essere come un confine”.
Influenze
Come racconta lo stesso Frisina, molte sono le opere e gli artisti, incontrati nel corso dei suoi tanti viaggi, che lo hanno aiutato a trovare la propria direzione di ricerca. Tra questi, si sente particolarmente debitore a tre, tutti conosciuti in Australia: John Howley, Asher Bilu e David Bradtke. Il primo, anche musicista, per il suo innegabile contributo all’arte fantastica e per il suo interesse verso il racconto della civiltà contemporanea, in particolare della transizione verso una società tecnologicamente controllata. Bilu crea pitture, sculture e installazioni di arte astratta, sperimentando diversi materiali e tecniche, ma sempre attraverso la sua per la luce, la musica e la cosmologia. Bradtke propone opere caratterizzate da immagini surreali, anche per lui derivanti da impressioni raccolte lungo una lunga abitudine al viaggio. Tutti questi artisti hanno sicuramente influenzato e arricchito il percorso creativo di Frisina, contribuendo alla sua visione artistica unica. All’interno della quale le tematiche spazio-tempo rispondono al suo vissuto più intimo: “Da sempre i colori, le forme e le luci che creo mi mettono in contatto con lo spazio galattico. Con questa mostra – dice l’artista – spero di potervi portare in altre dimensioni, che non sono fantascienza, ma parte della mia realtà”.
Di più su Vincenzo Frisina
Per informazioni sui suoi lavori e mostre, qui il suo sito ufficiale: www.vincenzofrisina.it.
Opere di Vincenzo Frisina in mostra a Bibliothe 14 – 22 aprile 2025
Via Celsa, 5 , Roma
Veramente impressionante. Fa piacere vedere artisti che riflettono su chi siamo.
Grazie. E’ compito dell’arte e degli artisti