La VII Koinè del Preziosissimo Sangue

La VII Koinè del Preziosissimo Sangue 

Il raduno nazionale della famiglia del Preziosissimo Sangue 

Come ogni anno arriva immancabile l’appuntamento della Koinè del Preziosissimo Sangue, il raduno nazionale della famiglia del Preziosissimo Sangue, che si svolgerà dal 5 al 7 luglio 2024 presso la Fraterna Domus a Sacrofano (RM).  

Don Benedetto Labate, Direttore Provinciale della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue afferma: «“Felice e grande quando ti unisci a Dio” è il titolo della VII Koinè del Preziosissimo Sangue, che chiude l’anno pastorale 2023-24. L’intero anno ha visto le varie realtà legate alla spiritualità del Sangue di Cristo impegnate su questo tema, accompagnate da alcune figure neotestamentarie richiamate nel libro degli Atti degli Apostoli: Stefano, Paolo, Aquila e Prisca e tanti altri. Dopo il primo anno, durante il quale l’incontro si è svolto nell’aula Paolo VI in Vaticano, con la presenza anche di Papa Francesco, ormai questo è un appuntamento per tutti gli amici dei Missionari del Preziosissimo Sangue e delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, che hanno scoperto la bellezza di appartenere ad una famiglia più grande e della possibilità di incontrarsi ogni anno per scambiarsi esperienze, idee e soprattutto amicizia. Quest’anno per me è la prima volta che partecipo come Direttore della Provincia Italiana dei Missionari del Preziosissimo Sangue, e sento tutta la responsabilità di un incontro che genera aspettative e desideri. Che lo Spirito soffi ancora su di noi!».

Don Giacomo Manzo, direttore di Primavera Missionaria e del movimento Unione Sanguis Christi (USC) evidenza che: «siamo veramente entusiasti di essere arrivati a questa VII edizione della Koinè del Preziosissimo Sangue perché, da quando ci siamo incontrati con Papa Francesco, abbiamo sentito l’esigenza di un incontro che potesse radunare tutta la famiglia del Preziosissimo Sangue. Non soltanto gli iscritti della USC, ma anche tutti coloro che sono legati a questa spiritualità ed interessati a conoscerla, proprio perché il mese di luglio è dedicato dalla Chiesa a questa spiritualità, che ci ricorda l’amore grande che viene anzitutto da Dio verso di noi. In questa edizione vivremo la Veglia di preghiera del Preziosissimo Sangue, incentrata anche sulla figura di don Giovanni Merlini, III Moderatore Generale della Congregazione e prossimo Beato! Ospiti di questa tre giorni saranno: don Giacomo Pavanello, legato alla comunità “Nuovi Orizzonti”, che approfondirà la “spiritualità della gioia”; don Eugenio Nembrini, che presenterà la realtà dell’associazione “I Quadratini & Carità”. Si tratta di persone con gravi problemi di salute (malati terminali, Sla, ecc.) che condividono la loro situazione di vita alla luce della fede e del Vangelo. Infine, come in ogni edizione, avremo la presenza di don Luigi Maria Epicoco, che attraverso la sua catechesi ci condurrà al tema del prossimo anno dal titolo “Con il Beato Giovanni Merlini pellegrini di speranza”. A concludere la VII edizione della Koinè sarà proprio il Direttore Provinciale, don Benedetto Labate e, durante questi tre giorni, non mancheranno momenti di incontro, confronto e dialogo tra i tantissimi partecipanti che provengono da molteplici regioni del territorio italiano. Quest’ultimo aspetto, infatti, è il più prezioso, perché ci aiuta a condividere le varie esperienze che si sono fatte durante il corso dell’anno, continuando a camminare e a crescere con grande gioia, alla luce della spiritualità del Sangue di Cristo». 

Roma, 02/07/2024 

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Da Tellas a Fasoli, inizia l’estate dei murales nel borgo della Street Art

Da Tellas a Fasoli, inizia l’estate dei murales nel borgo della Street Art

È aperto il cantiere di “The Wallà” a Riese Pio X, nel Trevigiano. Cinque street artist di livello internazionale dipingeranno i muri delle abitazioni fino a settembre, i murales salgono a ventidue. In contemporanea lo studio di Ca’ Foscari sulla conservazione dell’arte murale. Il portavoce del gruppo, Mauro Berti: “Vallà è cambiata, interesse da tutta Italia per le opere d’arte che riqualificano il paese”.

Tellas, Franco Fasoli, Joys e Orion; infine Pixel Pancho. Sono questi gli street artist che selezionati per la stagione estiva 2024 del progetto “The Wallà”. Fino a settembre si alterneranno nella piccola frazione di Riese Pio X, installando piccoli cantieri, dipingendo, utilizzando spray e tecniche innovative per dipingere cinque muri di altrettante abitazioni del centro di Vallà.
Saranno loro i protagonisti della quarta stagione dell’iniziativa che ha il fine di donare una nuova vita al borgo trevigiano, attraversato da una strada dove transitano trentamila veicoli al giorno e abitato da circa tremila persone. L’associazione di promozione sociale Collettivo Bocaverta ha avviato questo progetto pilota con l’intento di modificare il percepito degli spazi, dando nuova identità ai luoghi del paese (dal parco giochi di periferia alla piazza centrale, passando per condomini e abitazioni perse nella campagna) attraverso la bellezza della street art.
“Il nostro paese questa estate cambierà ancora una volta”, spiega Mauro Berti, portavoce di The Wallà. “Fino ad oggi, sono stati realizzati una ventina di murales, tra di loro anche due imponenti progetti collettivi: mille persone hanno scritto la storia di Pinocchio, decine di poeti hanno scritto la loro poesia sui muri di recinzione di un edificio lungo la strada. Negli ultimi quattro anni migliaia di turisti hanno camminato per le sue vie, per meravigliarsi della bellezza della street art: tra le opere più apprezzate, quelle di artisti di livello internazionale come EricailCane, Stenlex, Millo e Agostino Iacurci. Registriamo un interesse da tutta Italia per l’iniziativa, che valorizza e riqualifica il nostro borgo”.

Il primo cantiere portato a termine quest’estate è stato quello di Tellas, pseudonimo di Fabio Schirru, artista sardo. L’opera si inserisce in una nuova serie di lavori chiamato “patterns and grids”, uno studio suggerito dalla parete ricca di finestre con balconi che, a seconda se siano chiusi o aperti, diventano parte integrante dell’opera.
“L’impressione che se ne ricava è una scansione ripetuta di elementi botanici che creano un ritmo vitale e dinamico assolutamente lirico e corale”, spiega la critica d’arte Antonella Alban. “Sembra un gioioso inno alla natura sintetizzato attraverso patterns organici cadenzati in modo armonico, accompagnati da griglie con le stesse tinte delicate e da paesaggi visti dall’alto. L’artista ristabilisce l’ordine codificato per ribadire la basilare importanza degli ecosistemi”.

In questi giorni sarà aperto anche il cantiere di Pixel Pancho, artista torinese, classe 1984. Il suo progetto artistico nasce nel lontano 2001, con l’intento di stabilire un punto di contatto tra il mondo umano e quello dei robot, dando così vita ad una nuova umanità metallica.
Nel mese di luglio The Wallà ospiterà Franco Fasoli, artista argentino di origine italiana che crea murales figurativi di grande formato, utilizzando tecniche mutuate dall’arte scenografica. Jaz esplora il concetto di identità, individuale e culturale, rappresentando nelle sue opere delle creature ibride, in parte uomini e in parte animali.
A settembre sarà invece l’ora di Cristian Bovo, in arte Joys, padovano classe 1974, che fin dagli esordi lavora sul lettering, specializzandosi nell’adeguare le lettere del suo nome d’arte alle infrastrutture e all’ambiente circostante, arrivando ad una realizzazione neoplastica del suo nome d’arte. I suoi murales si trovano anche all’estero: Tallinn (Estonia), Teheran (Iran) e Perm (Russia). Assieme a lui lavorerà Orion. Classe 1975 , ricava il proprio lettering incastrando stick geometrici e creando forme che riportano all’architettura.
Mentre gli artisti disegneranno le loro opere, saranno seguiti a distanza da un team di studiosi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, impegnati in un progetto di salvaguardia della street art italiana. I dipinti murali contemporanei sono realizzati infatti con materiali commerciali di origine sintetica, scelti in base a considerazioni di natura artistica e non sempre per la loro durabilità; le conseguenze a volte sono evidenti, da variazioni cromatiche al distacco della pittura. La sfida è comprendere la composizione dei materiali utilizzati per un murale e sapere quali azioni conservative svolgere fin dalla sua origine e nel farlo formare la generazione di conservation scientist.

Scheda di  approfondimento – La storia di The Wallà
The Wallà è un progetto di rigenerazione urbana partecipata partito a maggio 2021 su iniziativa dell’associazione di promozione sociale “Collettivo BocaVerta APS”, in collaborazione con il Comune di Riese Pio X e con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Treviso. Il nome unisce in un gioco di parole il termine inglese wall (muro) e il paese in cui ha luogo l’iniziativa, Vallà (frazione di Riese Pio X, nel Trevigiano). Attraverso il linguaggio della street-art si vuole migliorare aree di degrado urbano e creare opportunità culturali ed economiche per il territorio, valorizzando gli immobili oggetto degli interventi degli artisti. The Wallà si propone di trasformare i muri di edifici pubblici e privati in tele per un museo permanente a cielo aperto. Ad oggi sono state realizzate 17 opere in totale: 13 su pareti private (case, capannoni) e 4 su superfici pubbliche (scuola elementare, campo da basket e da pallavolo) e l’iniziativa è in continua espansione. Ogni opera in media supera i 60 metri quadri, si stima che ad oggi siano stati riqualificati oltre mille metri quadri di pareti. Tra gli altri, hanno partecipato al progetto artisti di fama internazionale come Ericailcane, Kraser, Zed1, Zentequerente, Tony Gallo, Vera Bugatti, Alessandra Carloni, Bastardilla, Agostino Iacurci e StenLex. L’iniziativa è stata  anche oggetto di studio del corso di laurea e del Master di II livello in Design di Prodotto presso la Raffles Milano Istituto Moda e Design, con l’intento di sviluppare progetti per le aziende locali e il paesaggio urbano. Contatti e informazioni per conoscere le location delle opere e le biografie dei singoli artisti: www.thewalla.it; Facebook: www.facebook.com/thewalla.bocaverta; Instagram: www.instagram.com/the.walla.

Contatti:
PK COMMUNICATION
press@pkcommunication.it / 351 6896663

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“Animamundi”. Mistica e surrealismo nell’esposizione di quattro artiste

Animamundi 

Mistica e surrealismo nell’esposizione di quattro artiste  

a cura di Ginevra Amadio 

È una mostra corale quella che Laura Catini ha curato con acribia e dedizione nei locali dello Spazio Hangar alla Magliana (Via Ernesto Nathan, 41), quartiere dal genus loci vivissimo, contraddittorio, formatosi per stratificazioni fisiche e metaforiche e capace di rinascere alla vita assorbendo nuove lezioni, suggestioni impensate. 

Animamundi, questo il titolo dell’esposizione, si configura come un viaggio in un’altra dimensione, una porta sull’inconscio, sulla memoria, su un’idea di femminile spirituale e disorientante in cui i sensi dominano sulla coscienza, l’attesa sulla presa d’atto. Quattro artiste dalla sensibilità affine – Giulia Apice, Diana Pintaldi, Cristina Piciacchia, Maura Prosperi – danno corpo a una catabasi finalizzata alla rigenerazione, una discesa agli ‘inferi’ del luogo in cui operano che si carica di valenze simboliche, riscopre le sue origini mitiche e appare depurato da scorie, come in un tuffo nell’acqua-madre, potente allegoria del venire al mondo. 

Non è un caso che l’installazione di Prosperi, Sospinta, Mideosopsie, presenti umanoidi collocati in uno spazio marino, piccoli corpi che rompono la superficie della realtà visibile e offrono una prospettiva altra, un tuffo nel liquido amniotico che equivale al ritorno a una vita prenatale e al tempo stesso richiama l’habitat dell’occhio umano, l’iride acquoso che restituisce visioni ‘superiori’, in grado di deviare lo sguardo, di frantumare il piano dell’abitudine. 

Così anche la storia illustrata nel diario di Piciacchia, Due alberi, un oggetto parlante che già dalla legatura copta svela il carattere di opera d’arte e si carica poi di significati ulteriori, in un dialogo tra acquerelli e carta che dà vita a un percorso in itinere, in cui l’artista indaga «le tre dimensioni del passato-vissuto, presente frequentato e futuro visionario», sfogliando pagine di manufatto che racconta la ciclicità dell’essere, tra spazi fisici e mentali di carattere arcadico, sospesi tra metafisica e impressionismo. 

Stessa prospettiva evocata da Diana Pintaldi in Essere nel tempo e nello spazio infinito, opera di inedita raffinatezza, un ricamo in codice Morse su lenzuolo nero, quasi a evocare le falle del linguaggio, il difetto che vizia la corrispondenza ‘normale’, quotidiana, tra le parole e le cose, chiamate qui a costruire un idioma nuovo, in aggiornamento, come mostra il carattere dell’opera stessa, potenzialmente interminabile. Sabbia, candele specchi, luce al led ed involucro di elio: tutto contribuisce all’edificazione di un nuovo rapporto tra significante e significato, con la rottura del fattore-terra e del concetto di margine, sì che l’energia appare catalizzata verso nuove dimensioni, nuove fonti ‘solari’.  

L’esposizione si conclude – e al tempo stesso si apre, a seconda delle prospettive, perché l’anima del mondo è mutevole – con Al di là di Giulia Apice, opera pittorica su lenzuolo, affissa sulla vetrata d’ingresso alla Sacrestia, al piano terra dell’edificio che comprende lo Spazio Hangar. Ed ecco la soglia, il limite, quel muoversi in bilico tra realtà e rappresentazione, tra sguardo e immaginazione, laddove l’individuo appare sfumato, come un calco dai contorni smarginati, ricordando una Sindone ora mistica ora pagana, dove Cristo si ricongiunge agli Arvali e tutto è permeato di grazia, mistero. Il flusso indefinibile di ciò che chiamiamo vita.  

PH: Francesca Pascarelli

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La silloge di racconti “Super Cavie. Racconti satirici di Transumanesimo e ‘Pornodistopia’” di Rossella Monaco edita per i tipi di Cultura e dintorni Editore alla libreria Feltrinelli di via Vittorio Emanuele Orlando di Roma.

La silloge di racconti Super Cavie. Racconti satirici di Transumanesimo e “Pornodistopia” di Rossella Monaco edita per i tipi di Cultura e dintorni Editore alla libreria Feltrinelli di via Vittorio Emanuele Orlando di Roma.
per ulteriori info su ordini e disponibilità scrivere a: redazione@culturaedintorni.it

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Continua la collaborazione della “Fondazione Carla Fendi” con “Spoleto Festival dei Due Mondi”.

Continua la collaborazione della Fondazione Carla Fendi con Spoleto Festival dei Due Mondi. Dal 2008, anno del nuovo corso della manifestazione, la Fondazione ha sostenuto il Festival in veste di Main Partner e ha contribuito al suo cartellone con numerosi progetti alimentata anche dal profondo legame con la città di Spoleto per la quale la Fondazione si è fatta carico del restauro del Teatro Caio Melisso.                     Quest’anno in apertura della manifestazione la presentazione teatrale di un opera letteraria.   Poi un  appuntamento ormai consolidato di incontri sulla Scienza con interventi di massimi esperti internazionali, ed una mostra d’Arte testimone del patrimonio artistico del Festival.   Nella giornata finale il Premio Carla Fendi STEM giunto alla sua dodicesima edizione.

MAIN PARTNER SPOLETO FESTIVAL DEI DUE MONDI

INTERMEZZO LETTERARIO

I LIBRI SI SENTONO SOLI

di Luigi Contu

edito da La nave di Teseo

Letture di Riccardo Rossi

Adattamento teatrale con Nina Pons e Ivan Olivieri

“I libri vivono una vita propria che si incrocia con la nostra. Se li lasci abbandonati sugli scaffali per troppo tempo si intristiscono. Non basta comprarli e leggerli. Vanno vissuti, curati, consumati, soprattutto quelli che ti sono piaciuti di più o che ti hanno colpito, emozionato, magari turbato. Devi continuare a viverli anche dopo che hai finito di leggerli. I libri si sentono soli Luigi, come noi”.  Le parole di un padre al figlio passano il testimone di una biblioteca di famiglia e di tutte le storie che quei libri, raccolti per tre generazioni, hanno l’impazienza di raccontare. 

Teatro Caio Melisso Carla Fendi                                                                                                            Domenica 30 giugno h.11.30

ARTE E SCIENZA NON SONO UNIVERSI SEPARATI

LA SCIENZA NUOVA

Sostenibilità e Intelligenza Artificiale

La Scienza, terreno fertile di discipline diverse, in continua e anche imprevista evoluzione è il soggetto di conversazioni, dibattiti, interventi che la raccontano attraverso diversi argomenti, dalla Sostenibilità all’Intelligenza Artificiale. In collaborazione con l’Ambasciata di Francia intervengono personalità internazionali di rilievo che si confrontano parlando di nuovi orizzonti, utili sinergie, probabili contaminazioni. È la Scienza Nuova che solleva problemi di etica, di sfide economiche sociali e ambientali. Più benefici o più rischi? A discuterne ILARIA CAPUA e JOYEETA GUPTA che sul tema della sostenibilità parleranno rispettivamente di Salute Circolare e di Condivisione di risorse. Per l’Intelligenza Artificiale BERNARD BRAUNSCHWEIG e  PAOLO BENANTI si confronteranno sulla fiducia nelle nuove tecnologia e su l’etica che ne deve nascere.                                          

Modera SILVIA BENCIVELLI giornalista scientifica.

Teatro Caio Melisso Carla Fendi                                                                                                          Domenica 14 luglio h.16,30

LEGÀMI

Studi nell’archivio dei costumi del Festival dei Due Mondi di Spoleto

LOUIS ALBERTO RODRIGUEZ con AFRA ZAMARA a cura di GUY ROBERTSON

Un progetto di Mahler & LeWitt Studios e Fondazione Carla Fendi in collaborazione con Spoleto 67 Festival dei Due Mondi

Venerdì 28 giugno – Domenica 14 luglio Ex Battistero della Manna d’Oro, Spoleto

Il fotografo Luis Alberto Rodriguez con la set designer Afra Zamara ha realizzato una serie di immagini con alcuni preziosi costumi provenienti dall’archivio storico del Festival dei Due Mondi di Spoleto, recentemente costituito. Circa 3800 costumi illustrano la storia delle performance del festival dagli anni ’60 fino agli anni 2000, in parallelo all’evoluzione della cultura e della moda. Attingendo al loro background, l’uno nella danza e l’altra nella scenografia, Rodriguez e Zamara hanno reinterpretato alcuni costumi, legandoli, annodandoli, sovrapponendoli, al tempo stesso catturando il fascino e i dettagli dei modelli originali, ma ponendoli in nuove situazioni da cui esplorare le relazioni tra performance, abito e espressione di identità. Rodriguez si è formato come ballerino e si è esibito in tutto il mondo per quindici anni prima di dedicarsi alla fotografia. Oggi continua a studiare forma e movimento corporeo, spesso utilizzando il corpo e gli abiti del soggetto in modo scultoreo e astratto.

                           

 

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“La duna di sabbia” il romanzo breve d’amore di Gianfranco Tarbelli edito da Campedel

Un romanzo breve d’amore che, attraverso l’incontro dei due protagonisti, ci fa capire come la vita possa regalare una nuova possibilità a chi è disposto ad accoglierla e ad accettare il rischio del cambiamento.
Con La duna di sabbia Gianfranco Tarbelli prosegue il percorso iniziato alcuni anni fa con Un respiro nella neve e Il funambulo per indagare le pieghe dell’animo umano, dalla sofferenza all’amore, dal ricordo alla consapevolezza del presente, in un viaggio alla ricerca della bellezza che incontrano i due protagonisti fuori e dentro i loro cuori. Pagina dopo pagina cresce la voglia di partecipare a questo evento sempre nuovo, che si snoda dalla capitale alla città del Santo, da Caravaggio a Van Gogh, attraversando i migliori paesaggi francesi e del nostro bel Paese, in un susseguirsi quasi ininterrotto di avvenimenti e sorprese.

Gianfranco Tarbelli

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L’uscita del quarto album “Ecco l’eco” a opera dell’USC Music. La potenza della musica nell’evangelizzazione: il programma innovativo dell’USC Music

Chiesa e musica: un cammino possibile sulle orme del Sangue di Cristo!

L’USC Music e don Giacomo Manzo, direttore USC

La potenza della musica nell’evangelizzazione: il programma innovativo dell’USC Music

L’Unione Sanguis Christi Music (USC Music) è il nome del dipartimento artistico della Famiglia del Preziosissimo Sangue. Essa esiste in forza di una missione, che è veicolare il Vangelo di Cristo a più persone possibili; di un carisma, che è quello dei figli di San Gaspare del Bufalo, fondatore della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue e del prossimo Beato Giovanni Merlini, III Moderatore Generale dell’Istituto, e di una spiritualità, che è quella del Sangue di Cristo, il cui grido attesta la dignità e la preziosità di ogni vita.

«Il progetto – racconta don Francesco Cardarelli, Missionario del Preziosissimo Sangue e responsabile dell’USC Music, – fiorisce nell’ultimo decennio parallelamente all’espansione del movimento laicale USC, e dalla fortunata sinergia di più Missionari del Preziosissimo Sangue insieme ad artisti laici. In occasione del grande raduno della Famiglia del Preziosissimo Sangue insieme a Papa Francesco, vissuto il 1° luglio 2018 nell’aula Paolo VI in Vaticano, nasce “L’arma di ogni tempo”, inno al Sangue di Cristo e brano che diventa il manifesto della USC. Nel 2018 nasce il primo album “Acqua, vento e fuoco”, contenente 14 tracce realizzate con il contributo di vari autori ed interpreti che, nel corso degli anni, si sono alternati e susseguiti. Iniziava a prendere forma una realtà che sognavo da tanto tempo: un insieme di persone, sacerdoti e laici, accomunate dalla stessa esigenza di esprimere in musica la loro fede, il loro essere Chiesa, la loro appartenenza alla spiritualità del Divin Sangue, in totale spirito di servizio e gratuità. Al primo disco ne segue un secondo, “Berit”, ciclo tematico di brani che mettono in musica la relazione di Alleanza fra Dio e l’uomo nella sua evoluzione dall’Antico al Nuovo Testamento. La qualità dei brani continua a crescere e l’esperienza aumenta a seguito di eventi organizzati per offrire catechesi bibliche musicali. Infine, nel 2022, esce il terzo album “Davanti a tutti i popoli”, un percorso intriso di Parola e di spiritualità, di dolore in elaborazione e di tanta speranza».

«Ad oggi – sottolinea don Francesco – condivido il progetto con tre artisti meravigliosi: Sara Giovannoni, Pietro Dei Giudici e Gian Anciro. Non sono l’unico Missionario del Preziosissimo Sangue a scrivere canzoni, con me c’è il confratello ed amico fraterno don Alberto Celani. Con ciascuno di loro vivo la mia appartenenza alla USC anche nell’arte, e amo trasmetterla a tutti coloro che possiamo arrivare a raggiungere, condividendo il sogno di Gaspare di “intenerire ogni cuore al Sangue Preziosissimo di Cristo”».

Il 24 giugno 2024, uscirà un nuovo album dal titolo “Ecco l’eco”. I brani di cui si compone partono dalla vita concreta in tutte le sue falle, da come la Parola la schiude all’eternità e di come il Sangue di Cristo la renda degna di insigne valore. Tutti gli album sono ascoltabili sulla piattaforma di Spotify.

L’USC Music animerà la VII Koinè del Preziosissimo Sangue, raduno nazionale che si svolgerà dal 5 al 7 luglio 2024, presso la Fraterna Domus a Sacrofano (RM).

Roma, 21/06/2024

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“Opus two” l’avvolgente attrazione della musica di “Piero Gaddi Quartet feat. Bjorn Solli”

Opus two l’avvolgente attrazione della musica di Piero Gaddi Quartet feat. Bjorn Solli 

a cura di Luca Carbonara 

 Felice coronamento dell’appassionato e appassionante percorso di ricerca dell’innovativa e sorprendente etichetta musicale e associazione culturale nusica.org molto attiva nella valorizzazione di nuovi talenti musicali che con questa sua trentesima produzione musicale raggiunge un importante e significativo traguardo. Opus two, seguito atteso di Opus one uscito nel 2020, restituisce e insieme dona senso e dignità al tempo che nel suo inarrestabile fluire mai scorre invano e la musica di questo nuovo album, uscito il 18 giugno scorso e anticipato quattro giorni prima dall’uscita del singolo Il tempo volato, ne è la più chiara e limpida dimostrazione regalandoci il frutto del lavoro di un gruppo notevolmente cresciuto nel corso degli ultimi quattro anni sia in termini di sodalizio artistico e affiatamento che, soprattutto, in termini di maturazione e consapevolezza. L’apporto del chitarrista Bjorn Solli ne ha amplificato le già notevoli potenzialità come le capacità espressive e ampliato ulteriormente lo spettro delle sonorità e delle relative visioni. Un quintetto, dunque, quello di Piero Gaddi Quartet feat. Bjorn Solli ben amalgamato di autentici talenti che se con questa nuova uscita (di)mostra la prolificità del tempo nel mentre individua e traccia nuove strade e nuovi percorsi nati sia dal pensiero che dall’ispirazione sottraendosi in primis, e questa è una loro peculiarità, da figli della loro stessa musica, a definizioni e convenzioni mettendo i propri talenti a disposizione della composizione musicale che, sempre archetipica, non può non derivare dall’improvvisazione di cui sono veri maestri. Perché la vera musica è improvvisazione e capacità di improvvisazione. Musica jazz quindi ma più come carattere, come spirito, come colore, come filosofia, come capacità di “sentire” e di “vedere” che come genere sensu strictu. La musica di Piero Gaddi Quartet feat. Bjorn Solli, e relativa ricerca, un magma incandescente, un crossover di sonorità, timbri e ritmi, spazia, infatti, eclettica tra i più diversi generi musicali. E le parole (nobilitate solo nei titoli dei nove brani che compongono l’album che sono in realtà parafrasi, stati d’animo e dichiarazioni d’intenti come in In quieto) superate sempre dalla musica, sono e diventano i suoni, le uniche chiavi di accesso a infiniti mondi altri, e proprio la loro qualità sopraffina rappresenta il valore aggiunto di questa nuova opera musicale che va considerata di assoluto pregio sia stilistico che per la capacità onirico-immaginativa ed evocativa che la contraddistingue. 

I nove brani che compongono l’album sono: Transeunte, Il linchetto, In quieto, La pioggia, Bye bye Boris, Rosa di Francia, Inverso, La legge, Il tempo volato. 

Piero Gaddi – piano. 

Fabrizio Desideri – clarinetto, sassofono, soprano 

Andrea Beninati – violoncello, batteria 

Filippo Pedol – contrabbasso 

Bjorn Solli – chitarra 

 

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Andy Warhol “The age of freedom”. 15 Giugno – 22 Settembre 2024. Castello di Desenzano del Garda (Bs)

Andy Warhol “The age of freedom”. 15 Giugno – 22 Settembre 2024. Castello di Desenzano del Garda (Bs)

L’Amministrazione Comunale di Desenzano del Garda (Bs), in collaborazione con l’agenzia MV Arte di Vicenza, presenta la mostra “Andy Warhol: the age of freedom” che si terrà presso il Castello dal 15 giugno al 22 settembre 2024. La mostra, curata da Matteo Vanzan, racconterà la rivoluzione del genio di Pittsburgh attraverso un percorso espositivo di oltre 70 opere di Andy Warhol in un excursus culturale che presenterà le principali opere del genio americano oltre ad una stretta selezione di film d’autore come empire e Sleep.

Andy Warhol”, commenta il Sindaco di Desenzano del Garda Guido Malinverno, “è un personaggio che si presenta da solo, uno degli artisti che ha segnato maggiormente la storia della cultura internazionale rivoluzionando il concetto stesso di “essere artista”. Credo che il percorso culturale che ha intrapreso Desenzano da qualche anno a questa parte sia ormai chiaro e siamo lieti di vedere che la risposta del pubblico è sempre importante. L’identità artistica di una Città viene definita dalla continuità di eventi e rassegne di caratura internazionale come questa, grazie quindi a chi continua a rendere possibile tutto ciò e buona mostra a tutti”.
Continua l’Assessore alle Politiche culturale Pietro Avanzi “Andy Warhol sbarca a Desenzano del Garda e personalmente ne sono entusiasta. Ho voluto fortemente portare in Città questa rassegna perché credo sia nella qualità dell’esposizione delle opere, sia nell’organizzazione affidata al curatore Matteo Vanzan, garanzia di professionalità e collaborazione proficua. Mi confesso affascinato dalla persuasione di queste opere intrise di ironia, denuncia, politica, intelligenza, protesta e molto altro. Il concetto di “popular” che Warhol ha portato all’interno dello scenario artistico globale è inteso come immaginario collettivo di icone, miti, opere d’arte e tutto ciò che è ormai entrato nel nostro mondo sia concretamente che simbolicamente. Sono ancora una volta convinto del fatto che questa mostra avrà successo semplicemente perché parla di noi, del nostro essere e di come “tutto ciò che guardiamo è degno della nostra attenzione”.
“Andy Warhol” racconta il curatore della mostra Matteo Vanzan “fu l’artista determinante nella rinascita artistica della seconda metà del Novecento: cambiò il concetto stesso di arte sovvertendo l’estetica di un’intera generazione. Attraverso l’esposizione, tra le altre, delle celebri opere dedicate a Marilyn Monroe, Mao Zedong, Flowers, Dollari, Campbell’s Soup, Electric Chair e Interviews racconteremo la storia intensa di un mondo fatto di comunicazione e genialità, business e consumismo nel ruolo centrale di una Factory divenuta punto catalizzatore dell’establishment artistico americano. Warhol, infatti, non rappresenta solamente la superstar del mondo dell’arte e del mercato che tutti conosciamo, ma è l’immagine di un uomo dal volto sensibile e timido che si è trasformato in uno sperimentatore dalle esplosive capacità comunicative.”

Nato il 6 Agosto 1928 a Pittsburgh da immigrati cecoslovacchi e morto il 22 febbraio 1987 a New York, Andy Warhol ha fatto della provocazione e dell’ironia il suo modus operandi, creando una vera e propria filosofia, fatta di aforismi e cortometraggi, “pronta all’uso”. Una genialità costruita attorno al concetto di un artista trasformato in una macchina di riproduzione seriale, costantemente affascinato dalla ripetizione ossessiva di un’azione, apparentemente fine a se stessa.
L’artista popular per eccellenza lavora con film, fotografie, serigrafie, grafiche, fumetti, oggetti pronti all’uso di duchampiana memoria; Warhol non si sporca più le mani alla maniera di Pollock con barattoli di colore e sgocciolamenti anzi, il tocco dell’artista è minimo, assente in molti casi, in quanto gli intenti sono essenzialmente iconici.
Le icone pop-ular trattate non appartengono unicamente alla sfera materiale della collettività, ma anche alle idee, all’immaginario collettivo e allo stereotipo: il fumetto, il dollaro, i personaggi pubblici, le opere famose e inflazionate della storia dell’arte, tutto passa attraverso il filtro warholiano che rivisita mondo e storia in chiave diversa, conferendo all’immagine una magia unica.
È in effetti riduttivo definire Andy Warhol come un semplice pittore; la scoperta della tecnica della blotted line, ossia la linea a macchie d’inchiostro su carta assorbente, fu la rivelazione che cambiò per sempre il concetto di opera originale e di copia. La sua intenzione era infatti quella di essere lui stesso a stampare/serigrafare manualmente tutti i soggetti; le piccole imperfezioni causate da una maggiore o minore pressione della mano e del filtro serigrafico donavano ad ogni soggetto una sua individuale personalità. In un’epoca in cui si producevano migliaia di Zuppe Campbell’s, allo stesso modo di una macchina industriale Warhol si trasforma in fotocopiatore di arte spersonalizzando la creazione artistica e richiamando vistosamente il concetto di ready made che, nel 1917, cambiò definitivamente il concetto di artista nel mondo delle Arti Visive.

“Il percorso di mostra” conclude Matteo Vanzan “sarà composto non solo dalle opere d’arte ma anche da una stretta selezione di video, documentari e da alcuni film d’epoca. Il nostro obiettivo è quello di raccontare l’uomo prima dell’artista, con tutte le sue nevrosi e le sue insicurezze in un corollario di aforismi che, nell’ironia della sua essenza, tracciano inequivocabilmente la personalità di Andy Warhol come entità capace di generare un microcosmo che riassume in sé il clima del anni Sessanta. Una sottocultura fatta di arte, cinema e musica che racchiude i dogmi fondanti di una nuova società di cui Warhol ha rappresentato il massimo interprete.”

La mostra sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica 10.00 – 18.30 (e festivi). Lunedì chiuso.

 

INFORMAZIONI 15 GIUGNO – 22 SETTEMBRE 2024 CASTELLO
via Castello, 63 – Desenzano del Garda (Bs)

 

 

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Intero €. 10,00 – Ridotto €. 8,00 (ragazzi tra gli 11 e i 18 anni; over 65; gruppi di almeno 15 persone) – Ridotto €. 5,00 (scolaresche – alunni + insegnanti; n.1 ingresso gratuito per gli insegnanti ogni 15 alunni; residenti; gruppi di visite guidate da minimo 15 persone +€ 3,00 per visita guidata) – Gratuito (under 10; persone disabili e n.1 loro accompagnatore; accompagnatori di gruppi – 1 gratuità ogni 15 visitatori paganti)

CONTATTI
Castello – via Castello, 63 – Desenzano del Garda (Bs)
Ufficio Cultura 030/9994161 / Castello 335/6960209
Mail: cultura@comune.desenzano.brescia.it
Mail: desenzanocastello@gmail.com
WWW.COMUNE.DESENZANO.BRESCIA.IT
WWW.MVARTE.IT

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Roma Buskers Festival V edizione (5-6-7 luglio 2024). Tre giornate di attività e spettacoli al Porto Turistico di Roma, dalle 18:00 alle 24:00. Ingresso gratuito

Roma Buskers Festival 

V edizione (5-6-7 luglio 2024) 

Tre giornate di attività e spettacoli al Porto Turistico di Roma,  

dalle 18:00 alle 24:00.  

Ingresso gratuito 

Quinta edizione per la kermesse dedicata all’arte e agli artisti di strada, Roma Buskers Festival, manifestazione ideata, prodotta e realizzato da Gruppo Matches srl in collaborazione con i comitati di quartiere del Municipio X, volta a divulgare le più raffinate forme d’arte di strada declinandole in chiavi di ricerca contemporanea.

Quest’anno l’appuntamento, ancora una volta ospitato al Porto Turistico di Roma (Lungomare Duca degli Abruzzi, 84), si articolerà in una serie di eventi, workshop, spettacoli e incontri previsti dal 5 al 7 luglio, dalle 18:00 alle 24:00.

Acrobati, giocolieri, musicisti, trampolieri: oltre 25 artisti provenienti da tutto il mondo si esibiranno in più di 40 spettacoli al giorno, per sorprendere il pubblico lungo l’intera promenade del Porto, luogo simbolicamente votato a un recupero di socialità e sinergie generative.  

” La marina che diventa volano di cultura libera per tutti. Il Roma Buskers Festival è ormai definito l’evento estivo più importante del litorale romano, un progetto che rientra nel piano di rilancio del Porto. Un appuntamento atteso da un pubblico sempre più variegato ed internazionale grazie alla presenza di artisti da tutto il mondo che portano qui ad OSTIA i colori e l’allegria delle arti di strada. Il Porto è di fatto oggi volano di promozione anche del territorio di Ostia. ” ha dichiarato Donato Pezzuto l’Amministratore del Porto Turistico di Roma.

Il Festival rientra nel programma di rilancio e riqualificazione della marina stessa.  

 

 

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