Festival “Una Ghirlanda di Libri 2023”: al via la quarta edizione!

Negli incontri con i più noti autori nazionali, si toccheranno varie tematiche, dalla musica  all’attualità, dalla violenza sulle donne al cyberbullismo, dal giallo alla comicità ai sentimenti, dal postcovid al futuro, tra emozioni e riflessioni.

Conto alla rovescia per Una Ghirlanda di Libri, fiera del libro e dell’editoria indipendente,uno degli appuntamenti ormai di richiamo nel panorama culturale milanese e lombardo con prestigiosi ospiti e una ricca mostra mercato.

Cinisello Balsamo, 25 settembre 2023 – Sabato14 e domenica 15 ottobre torna Una Ghirlanda di Libriuna “due giorni” ricchissima con lunga sequenza di presentazioni con ospiti prestigiosi, tutti “live”, una vasta area espositiva con le più interessanti novità per la lettura di ogni genere e molti eventi, nella suggestiva Villa Casati Stampa di Soncino di Cinisello Balsamo.

La kermesse, a ingresso libero e gratuito, si snoderà secondo un fitto calendario di presentazioni, concorsi, tavole rotonde e premiazioni.

L’incontro con gli autori così come la mostra mercato con le proposte più interessanti del momento sono certamente il “pezzo forte” della manifestazione.

Tra sabato e domenica, tutti gli espositori avranno uno spazio per raccontare le loro opere alternandosi con gli autori più blasonati a livello nazionale. Tra loro Sara Rattaro, autore di “Il cuore di tutto”, “Un uso qualunque di te: Dieci anni dopo” e “I miracoli esistono”, ospite della tavola rotonda sul bullismo; Maria Luisa Jacobelli che presenterà “Ora sono io. Storia pericolosa di un incontro sbagliato”; Olivia Ninotti con “Sembrava un British invece era un Merdish 2 – Saluto alla regina”; Laura Marinaro e il suo primo romanzo “Maremoto a Varigotti: Un mistero lungo cinquant’anni corre da Milano alla Riviera”. Poi Catena Fiorello Galeano graditissima ospite con “Ciatuzzu”; Roberta Gatani autrice di “Ti porto con me alla casa di Paolo” e presentato in evento dal fratello Salvatore Borsellino, il comico di Zelig Alberto Patrucco con “AbBrassens”. Cambiando genere, il professor Vittorio Agnoletto proporrà “Senza Respiro”, un’inchiesta indipendente sulla pandemia in Lombardia, Italia, Europa e sul come ripensare un modello di sanità pubblica; poi Sandro Neri con “Gaber”, finalista al premio Bancarella 2023, e infine Andrea Vitali e la sua ultima opera “Cosa è mai una firmetta”. E l’elenco continua.

L’elenco continua: Aletheia Editore,SBAM! Comix,APS Pluriversum,Mariagrazia De Vizzi,Cristian Greco,Davide Pavan,Daniela Vasarri, Gianvincenzo Cantafora, Ana Danca, Matteo Ravagnati (Gruppo Creazioni D’inchiostro), Monica Americo, Patrizia Mantegazza, Mimep Docete, 21lettere, Luigi Oriani, Alessandro Baito (Il Cielo Stellato), Evandro Straccini, Aldo Colonnello (Edizioni Meravigli), Bookendipity.com, Antonio Ricci, Elide Ceragioli, Umberto Melotti, Ciro Bertinelli (Massimo Soncini Editore), Franco Orlandini, Silvia Alonso, Associazione Edizioni Paginauno, MonteRosa edizioni, La Memoria del Mondo Libreria Editrice e Stefano Gelati.

La tavola rotonda sul bullismo digitale con le istituzioni locali

Tra gli appuntamenti a latere, ma sempre di grande interesse, sabato 14 ottobre alle 10,30 la manifestazione proporrà una tavola rotonda dal titolo “Il bullismo nell’era digitale. Agli adulti, un ruolo determinante” incentrata sul tema del bullismo e del cyberbullismo.

Tra gli esperti che arricchiranno la tavola rotonda: Maria Gabriella Fumagalli, assessore all’istruzione del comune di Cinisello Balsamo, Monica Moretti e Maurizio Vinci, rispettivamente Commissario Capo e Assistente Scelto, promotori e divulgatori dei programmi di prevenzione della Polizia Locale all’interno delle scuole del territorio, Vidheya Del Vicario, Psicologo, Psicoterapeuta e Ipnoterapeuta, Alessandro Musumeci, Marketing Director di Citroen Italia che introdurrà il progetto “RispettAMI”, intrapreso al fianco di Skuola.Net, che promuove un lavoro di sensibilizzazione sui fenomeni e sulle conseguenze connessi al bullismo e al cyberbullismo, e infine Sara Rattaro, una delle più note scrittrici italiane che, con sensibilità e delicatezza, nei suoi romanzi affronta spesso il tema del bullismo.

Al termine, anche l’incontro con la giornalista e conduttrice televisiva Maria Luisa Jacobelli che con il suo ultimo lavoro “Ora sono io. Storia pericolosa di un incontro sbagliato”, ci introduce nel mondo dello stalking, altra piaga contemporanea che, al pari del bullismo, può generare stati di paura e ansia, arrivando persino a compromettere lo svolgimento della normale vita quotidiana.

Info: https://www.unaghirlandadilibri.com/programma-fiera-libro-2023

Ufficio stampa Associazione LeGhirlande

Paola Piovesana, 338.1279499

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LA BANDIERA DEL MONDO a cura dei Maestri Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese

Il Presidente della Commissione capitolina Turismo, Moda, Relazioni Internazionali, Mariano Angelucci e la Consigliera delegata alle Pari Opportunità, Politica sociale, Cultura, Partecipazione, Trasparenza e Anticorruzione della Città metropolitana di Roma Capitale, Tiziana Biolghini, all’interno della seconda edizione di “Insieme Siamo Arte”, presentano

LA BANDIERA DEL MONDO

a cura dei maestri: Michelangelo PISTOLETTO e Angelo SAVARESE

Sabato 7 ottobre ore 14 – 17

Aula Giulio Cesare

Conferenza

Piazza del Campidoglio

Performance

Gli artisti racconteranno in Aula Giulio Cesare il percorso di vita e artistico che li ha portati a condividere e co-progettare l’opera, per poi guidare direttamente su piazza del Campidoglio la performance che, alla presenza delle Rappresentanze Diplomatiche in Italia, disegnerà il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto con le bandiere di Flags di Angelo Savarese rappresentanti tutti i Paesi presenti alle Nazioni Unite, dando vita a un esemplare unico e irripetibile de “La Bandiera del Mondo”.

Per conferma partecipazione sabato 7 ottobre inviare nominativi a: segreteriacomissioneturismo@comune.roma.it

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Ci vediamo a Francoforte!

Sette anni dopo la prima partecipazione Cultura e dintorni Editore sarà nuovamente presente alla prossima Fiera Internazionale del libro di Francoforte, dal 18 al 22 ottobre p.v.

Un nuovo prestigioso traguardo e un motivo di grande, grandissimo orgoglio per la casa editrice, l’editore e gli autori i quali con le loro personalità e le loro opere rappresentano il peso specifico di questa piccola e coraggiosa realtà editoriale fiera delle proprie scelte (lontane da facili illusioni quanto da effimeri successi), e della propria indipendenza, di criterio, di impostazione e di giudizio. I libri che saranno esposti (e con essi idealmente i loro rispettivi autori) presso l’unico distributore italiano presente nel padiglione dedicato al libro d’arte sono in ordine di uscita: il romanzo storico-autobiografico di Ramchandra Salvi Aiutati dai nemici; il volume ad album curato da Laura Sudiro dedicato alla XII Edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli Pandemia: diritti in ginocchio. Parole e immagini dal XII Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli; il giallo di Chiara Panzini La testimone; la silloge di racconti a cura di Patrizia Cotroneo Trombetta I racconti del lunedì. Antologia di racconti degli allievi dei corsi di scrittura creativa; l’edizione bilingue francese-italiano della favola di Juliette Seina Deweze Gontran lo spazzino Gontran le balayeur con le illustrazioni di Valentina Baldazzi e Vladimir Liad, il Numero 28/29 e il Numero 30/31 del periodico di informazione culturale “Cultura e dintorni”.

Vivissimi auguri e complimenti a tutti gli autori e alla casa editrice!!!!

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Las memorias perdidas de los árboles: miglior cortometraggio alla Settimana Internazionale della critica, 80ma Mostra del Cinema di Venezia

“Las memorias perdidas de los árboles”, miglior cortometraggio alla “Settimana Internazionale della critica”, 80ma Mostra del cinema di Venezia

Il gioiello di Antonio La Camera commuove la giuria all’unanimità:

“Un’esplorazione emotiva intensa e umanissima”

Roma, 18 settembre 2023 – “Las memorias perdidas de los árboles” (Le Memorie Perdute degli Alberi) cortometraggio di Antonio La Camera, ha vinto alla 38. Settimana Internazionale della Critica il premio miglior film cortometraggio nell’ambito della 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Questa l’appassionata motivazione della giuria: “Per aver immaginato un’esperienza sensoriale, un viaggio allucinogeno, una vertigine psichedelica. Ma soprattutto per averci condotto attraverso un’esplorazione emotiva intensa, che commuove e meraviglia, trascendendo il dato di natura fino al cuore umanissimo della sofferenza e della perdita”, parole che accompagnano il premio della giuria della Settimana Internazionale della Critica (SIC), sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI).

Nel cuore della foresta amazzonica peruviana, due alberi si risvegliano nella notte e intraprendono un viaggio spirituale alla scoperta di un passato in cui erano due bambini fratelli.

Una coproduzione Italia/Spagna, prodotta da Playlab Films in co-produzione con Waterclock Production, Naffintusi, Il Varco cinema, Oudeis Pictures e con la partecipazione degli sponsors Etirya e Galileo Figarò ltd, realizzata nella foresta amazzonica peruviana nell’ambito dell’esclusivo CreatorsLab guidato dal maestro del cinema contemporaneo Apichatpong Weerasethakul. Qui la natura più incontaminata mette in contatto il lato più umano e oscuro dell’uomo, quello della solitudine e della depressione, per poi attivare un percorso sensoriale catartico sospeso tra onirico e surreale.

«Durante il primo giorno di scouting nella foresta, mi sono imbattuto in due alberi, un shihuahuaco e un lupuna, cresciuti uno di fianco all’altro in una piccola radura, parzialmente isolati dal resto della foresta – racconta il regista Antonio La Camera –. Ispirato dal tema da sviluppare nel workshop, ovvero “una conversazione”, ho immaginato lunghe chiacchierate notturne tra i due alberi avvenute nei decenni in cui i due sono cresciuti vicini come fratelli. Subito capii che volevo girare anche con due bambini in modo da esplorare il tema principale sia dal punto di vista della natura che da quello dell’essere umano».

Non due storie separate, dunque, ma i medesimi protagonisti in separati momenti della loro esistenza spirituale. Due fratelli che esistono in tempi e forme diverse, seppur entrambe terrene. Un ritorno alla natura e all’umana sete di memorie perdute, di consapevolezze lucide che si fanno spazio nel delirio dei ricordi.

Antonio La Camera (1990), dopo essersi laureato in Cinema e Arti della Visione con un voto di 110 e lode al DAMS dell’Università Roma Tre, frequenta i corsi di regia e sceneggiatura alla scuola di cinema “Sentieri Selvaggi”. Continua la sua formazione al Corso di Alta Specializzazione in Regia Cinematografica “Fare Cinema” diretto dal Maestro Marco Bellocchio e tenuto dai Manetti Bros. I suoi cortometraggi “Carne e Polvere”, “Il Sogno del Vecchio” e “Nel Ritrovo del Silenzio” sono stati proiettati in oltre 100 festival nazionali e internazionali, tra cui il Future Film Festival organizzato dal British Film Institute. Ha vinto oltre 30 riconoscimenti in tutto il mondo, tra cui il premio alla miglior regia assegnatogli dall’Istituto Italiano di Cultura di Budapest. Nel 2022 per l’esclusivo CreatorsLab gira il cortometraggio italo-spagnolo “Las Memorias Perdidas de los Árboles” nella foresta amazzonica peruviana sotto la supervisione del leggendario regista Apichatpong Weerasethakul, vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes. Il film ha ricevuto il premio come miglior cortometraggio alla 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, all’interno della 38. Settimana Internazionale della Critica.

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Gaber, il libro di Sandro Neri il 17 settembre a “Una Domenica da VIB” (Very Important Books)

Una Domenica da VIB,

aspettando Una Ghirlanda di Libri 2023

Una Domenica da VIB – Aspettando Una Ghirlanda di Libri” è l’evento del 17 settembre organizzato da Associazione LeGhirlande all’interno del festival di UniAbita “Generazioni – Comunità sostenibili per abitare il futuro” in calendario da venerdì 15 a domenica 17 settembre 2023 a Villa Casati Stampa di Soncino a Cinisello Balsamo.

Cinisello Balsamo, 1 settembre 2023 – “Una Domenica da VIB – Aspettando Una Ghirlanda di Libri”, è l’evento del 17 settembre realizzato da Associazione LeGhirlande all’interno del festival di UniAbita “Generazioni – Comunità sostenibili per abitare il futuro” in calendario da venerdì 15 a domenica 17 settembre a Villa Casati Stampa di Soncino a Cinisello Balsamo con un semplice ma efficace obiettivo: confrontarsi, crescere e divertirsi.

“Una Domenica da VIB”, dove la sigla sta per Very Important Books, è un evento-anteprima ideato per portare sul territorio libri che hanno lo scopo di farsi leggere, ma anche approfondire e riflettere sul futuro attraverso il potente e affascinante strumento della cultura e in particolare del libro.

Protagonisti della giornata saranno infatti gli autori e i lettori, con incontri, confronti, riflessioni, approfondimenti, visioni future con approcci critici, etici e sociologici ma anche molte occasioni di svago e divertimento.

Per l’Associazione LeGhirlande unire le forze con una storica e consolidata realtà del territorio quale è UniAbita, per offrire un’occasione di intrattenimento di valore con i libri, è sembrato naturale e perfetto per contribuire alla crescita delle proposte creative a favore della comunità.
Il sodalizio si porterà dietro infatti l’esperienza e il bagaglio creativo delle precedenti edizioni di “Una Ghirlanda di Libri”, evento giunto ormai alla quarta edizione che si svolgerà il 14 e 15 ottobre prossimi sempre a Villa Casati Stampa di Soncino.

“Un anno fa – commenta Pierpaolo Forello, Presidente di UniAbita – partiva una sfida per noi importante: raccogliere buone pratiche per un futuro più sostenibile, risvegliare il senso di comunità di fronte a problemi comuni. Ed è così che, tra dibattiti, laboratori, attività per bambini, convivialità, ma soprattutto persone, anche quest’anno torna Generazioni. Ripartiamo dalle nostre esperienze per confrontarci sui temi che interrogano il nostro agire e i nostri soci, per studiare e insieme costruire soluzioni ai problemi che viviamo attraverso risposte e proposte collettive”, aggiunge: “Abbiamo invitato a Cinisello Balsamo tanti interlocutori dall’area metropolitana e da diverse regioni italiane, anche grazie alla collaborazione con Altreconomia, Legacoop Abitanti e Fondazione Comunitaria Nord Milano, che con noi hanno scommesso su questa occasione di incontro e confronto e ospitare “Una domenica da VIB” permette un’ulteriore occasione di affrontare temi di attualità, attraverso una chiave diversa e preziosa: quella dei libri e della lettura”.

Ecco il programma dettagliato della giornata dei VIB.

Alle 9.30 l’evento propone un libro diventato presto un fenomeno letterario: “Sembrava un British invece era un Merdish. Diario intimo di una Scottish” di Olivia Ninotti, per ridere e riflettere su come una gatta molto intelligente vede i nostri comportamenti umani.

Ufficio stampa Associazione LeGhirlande

Paola Piovesana, paolapiovesana@piovesanacomunicazione.com – 338.1279499

Ufficio stampa UniAbita

Daniela Mezzela, daniela.mezzela@uniabita.it  –  3450919647–

Paola Piovesana

giornalista OdG Lombardia

socio UNAMSI 

Comunicazione aziendale, eventi e convegni 

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“Io sono Nannarella”, il thriller tra fiction e realtà che rievoca il mito di Anna Magnani. Alla vigilia del 50esimo anniversario dalla scomparsa della grande Anna Magnani, il nuovo romanzo dell’autrice romana Carla Cucchiarelli si rifà al mito della diva del cinema italiano per raccontare una storia di violenza di genere.

Libri: “Io sono Nannarella-Intrigo a Firenze”, una storia fantasiosa che nasconde una terribile verità.

In un nosocomio fiorentino il ricovero d’urgenza di una donna di circa quarant’anni crea scompiglio e genera un alone di mistero. Quando si risveglia dal coma, la donna, che non ha con sé né documenti né cellulare e della quale nessuno ha denunciato la scomparsa, afferma di essere Anna Magnani. 

In ospedale si favoleggia che sia la reincarnazione della diva del cinema scomparsa cinquant’anni fa, per la marcata somiglianza e la dettagliata conoscenza della vita di “Nannarella”. Da qui il titolo del nuovo romanzo giallo di Carla Cucchiarelli “Io sono Nannarella – Intrigo a Firenze”, Viola Editrice.

La verità arriverà dura e commovente, grazie all’impegno e all’empatia di medici e infermieri che sveleranno una storia di violenza di genere. Una delle tante vicende tragiche portate alla ribalta dalle cronache quotidiane del nostro Paese. “Nannarella” è una chef romana vittima di stalking da parte dell’ex marito che non si è mai rassegnato. Una donna che ormai non si fida più di nessuno, nemmeno delle forze dell’ordine cui ha tentato di rivolgersi senza ricevere alcun sostegno. Così decide di fuggire, nascondendosi a Firenze, sotto falsa identità. Ma un avvenimento, nella ricerca della sua libertà, la porterà in fin di vita. Ecco, dunque, che l’invenzione di una falsa identità, al risveglio dal coma, è un escamotage per salvarsi. 

La dedica iniziale del libro è insieme un messaggio struggente e un triste richiamo alla realtà: “A tutte le donne che non ce l’hanno fatta”.

Ispirandosi alla poetica di Aristotele, l’autrice ha suddiviso la struttura narrativa del romanzo in tre parti: la prima e la terza in terza persona onnisciente, la parte centrale (quasi un romanzo nel romanzo) in prima persona, direttamente dalla voce dalla protagonista.

Cucchiarelli è una giornalista e scrittrice romana impegnata sulle tematiche sociali e i diritti delle donne. Tra le sue pubblicazioni precedenti, “Il Telefono Rosa – Una storia lunga trent’anni” (Castelvecchi, 2019) e “Così parlò la Gioconda” (Iacobelli editore, 2019) da cui è stato tratto anche lo spettacolo teatrale “Monna Lisa Unplugged”.

La copertina del libro raffigura un dipinto dell’artista Pier Toffoletti.

Ufficio Stampa

Mediamover

340 2893068–

Paola Piovesana

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Nel volume di Juliette Seïna Deweze “Gontran lo spazzino. Gontran le balayeur” con le illustrazioni di Valentina Baldazzi e Vladimir Liad, edito da Cultura e dintorni Editore, un altro modo di guardare e di sentire il mondo.

Nel volume di Juliette Seïna Deweze Gontran lo spazzino. Gontran le balayeur con le illustrazioni di Valentina Baldazzi Vladimir Liad, edito da Cultura e dintorni Editore un altromodo di guardare e di sentire il mondo. Una prospettiva nuova per la mente e per il cuore. Una visione e un sentire guidati dal deambulare di Gontran, uno spazzino dall’anima candida desideroso di donare a ognuno un sorriso e di ridestare la capacità di sognare rimasta sopita in ognuno di noi. Vladimir Liad, la marionetta, il pittore più piccolo del mondo, concepito dall’estro di Valentina Baldazzi e realizzato dalle sue sapienti mani, gli dà un volto, una forma e il motivo del cangiare dei suoi colori. Una favola, una magia che parla agli adulti come ai bambini i più prossimi alla bellezza e alla profondità di quel sogno da cui la vita stessa proviene.

per info su ordini e disponibilità scrivere a: redazione@culturaedintorni.it

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Warhol in mostra a Caorle, ultimo weekend

La mostra, curata da Matteo Vanzan, si sviluppa su un percorso espositivo di oltre 60 opere di Andy Warhol, ci sono anche lavori di Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein, Joe Tilson, Robert Indiana, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Tano Festa, Franco Angeli e molti altri. Importante anche la colonna sonora scelta, dedicata ai grandi maestri del rock degli anni Sessanta: Beatles, Rolling Stones, The Who, Janis Joplin, Jimi Hendrix e molti altri ancora.

ANDY WARHOL – The age of freedom
 
11 giugno – 03 settembre 2023. Centro Culturale Bafile, Caorle (Ve)

L’Amministrazione Comunale di Caorle, in collaborazione con l’agenzia MV Arte di Vicenza, annuncia la chiusura della mostra “Andy Warhol: the age of freedom” che si è tenuta presso il Centro Culturale Bafile dall’ 11 giugno al 3 settembre 2023. Migliaia i visitatori, l’evento ha ottenuto un successo superiore alle aspettative e ha proiettato Caorle nel panorama nazionale dell’arte. 

La mostra, curata da Matteo Vanzan, racconterà la rivoluzione del genio di Pittsburgh attraverso un percorso espositivo di oltre 60 opere di Andy Warhol e sarà completata da alcuni tra i principali protagonisti di quella stagione artistica che riportò la figurazione al centro del dibattito culturale internazionale dopo la stagione Informale: il vincitore del Gran Premio della Biennale di Venezia del 1964 Robert Rauschenberg, ma anche Roy Lichtenstein, Joe Tilson, Robert Indiana, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Tano Festa, Franco Angeli e molti altri.

“Andy Warhol” racconta il curatore della mostra Matteo Vanzan “fu l’artista determinante nella rinascita artistica della seconda metà del Novecento: cambiò il concetto stesso di arte sovvertendo l’estetica di un’intera generazione. Attraverso l’esposizione, tra le altre, delle celebri opere dedicate a Marilyn Monroe, Mao Zedong, Flowers, Dollari, Campbell’s Soup e Interviews racconteremo la storia intensa di un mondo fatto di comunicazione e genialità, business e consumismo nel ruolo centrale di una Factory divenuta punto catalizzatore dell’establishment artistico americano. Warhol, infatti, non rappresenta solamente la superstar del mondo dell’arte e del mercato che tutti conosciamo, ma è l’immagine di un uomo dal volto sensibile e timido che si è trasformato in uno sperimentatore dalle esplosive capacità comunicative.”

Nato il 6 Agosto 1928 a Pittsburgh da immigrati cecoslovacchi e morto il 22 febbraio 1987 a New York, Andy Warhol ha fatto della provocazione e dell’ironia il suo modus operandi, creando una vera e propria filosofia, fatta di aforismi e cortometraggi, “pronta all’uso”. Una genialità costruita attorno al concetto di un artista trasformato in una macchina di riproduzione seriale, costantemente affascinato dalla ripetizione ossessiva di un’azione, apparentemente fine a se stessa. L’artista popular per eccellenza lavora con film, fotografie, serigrafie, grafiche, fumetti, oggetti pronti all’uso di duchampiana memoria; Warhol non si sporca più le mani alla maniera di Pollock con barattoli di colore e sgocciolamenti anzi, il tocco dell’artista è minimo, assente in molti casi, in quanto gli intenti sono essenzialmente iconici. Le icone pop-ular trattate non appartengono unicamente alla sfera materiale della collettività, ma anche alle idee, all’immaginario collettivo e allo stereotipo: il fumetto, il dollaro, i personaggi pubblici, le opere famose e inflazionate della storia dell’arte, tutto passa attraverso il filtro warholiano che rivisita mondo e storia in chiave diversa, conferendo all’immagine una magia unica. È in effetti riduttivo definire Andy Warhol come un semplice pittore; la scoperta della tecnica della blotted line, ossia la linea a macchie d’inchiostro su carta assorbente, fu la rivelazione che cambiò per sempre il concetto di opera originale e di copia. La sua intenzione era infatti quella di essere lui stesso a stampare/serigrafare manualmente tutti i soggetti; le piccole imperfezioni causate da una maggiore o minore pressione della mano e del filtro serigrafico donavano ad ogni soggetto una sua individuale personalità. In un’epoca in cui si producevano migliaia di Zuppe Campbell’s, allo stesso modo di una macchina industriale Warhol si trasforma in fotocopiatore di arte spersonalizzando la creazione artistica e richiamando vistosamente il concetto di ready made che, nel 1917, cambiò definitivamente il concetto di artista nel mondo delle Arti Visive.

“Il percorso di mostra” conclude Matteo Vanzan “sarà composto non solo dalle opere d’arte ma anche da una stretta selezione di video, documentari e da alcuni film d’epoca. Il nostro obiettivo è quello di raccontare l’uomo prima dell’artista, con tutte le sue nevrosi e le sue insicurezze in un corollario di aforismi che, nell’ironia della sua essenza, tracciano inequivocabilmente la personalità di Andy Warhol come entità capace di generare un microcosmo che riassume in sé il clima del anni Sessanta. Una sottocultura fatta di arte, cinema e musica che racchiude i dogmi fondanti di una nuova società di cui Warhol ha rappresentato il massimo interprete.”
 
“La Città di Caorle ha da sempre una forte vocazione culturale, riconosciuta lo scorso anno dalla Regione Veneto con il titolo di “Città Veneta della Cultura 2022” – commenta il Sindaco di Caorle, Marco Sarto – la ricca proposta in ambito culturale di Caorle non si lega solo al nostro antico passato ben testimoniato dalle tradizioni, dal Museo Nazionale di Archeologia del Mare e dai monumenti che impreziosiscono il nostro centro storico, ma si è aperta alla contemporaneità. Dapprima lo ha fatto con la Street Art che è stata protagonista al Caorle Sea Festival e al CaorlEducAzione Festival e tra pochi giorni lo sarà con la mostra “Andy Warhol: The Age of Freedom” che ci apprestiamo ad inaugurare. Siamo orgogliosi di poter ospitare un’esposizione così prestigiosa, con opere originali di questo grande artista e di altri grandi nomi dell’arte contemporanea”. “Innanzitutto voglio ringraziare MV Arte per aver curato l’organizzazione di una mostra così prestigiosa, la Consigliera Comunale delegata alla cultura Elisa Canta per l’indispensabile lavoro svolto e gli Uffici Comunali per l’impegno profuso per assicurare che tutto sia pronto in vista dell’inaugurazione – dichiara il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura, Luca Antelmo – Caorle si dimostra ancora una volta una Città dove arte e cultura vengono valorizzate sia al fine di arricchire la nostra comunità che in chiave turistica: il nostro borgo ben si presta, infatti, ad accogliere turisti che, anche in vacanza, non rinunciano ad allargare i propri orizzonti. Siamo convinti che l’arte contemporanea, per Caorle, sia un grande valore aggiunto che porta una ventata di freschezza rispetto all’immagine tradizionale alla quale la nostra Città è legata. Non vediamo l’ora di accogliere i visitatori al Polo Culturale “Bafile”, location che si è dimostrata adatta ad ospitare grandi mostre ed eventi culturali”.
 
Molti gli appuntamenti collaterali all’esposizione tra cui l‘Aperitivo Pop di domenica 11 giugno dalle 18.00 in occasione dell’apertura della mostra durante il quale tutta Caorle suonerà una colonna sonora dedicata ai grandi maestri del rock degli anni Sessanta: Beatles, Rolling Stones, The Who, Janis Joplin, Jimi Hendrix e molti altri ancora.

Domenica 18 giugno 2023 aprirà la mostra collaterale “Give peace a chance” presso il Museo Nazionale di Archeologia del Mare. Organizzata dall’Amministrazione Comunale di Caorle e dalla Direzione Regionale Musei Veneto, la mostra sarà curata da Matteo Vanzan e presenterà le opere di 10 artisti contemporanei: ricamata sulla storica canzone di John Lennon, l’esposizione non sarà una mostra sulla guerra, ma su ciò che la guerra rischia di farci perdere in un excursus di pittura, scultura, fotografia e installazione. A completamento degli eventi collaterali nei giorni di sabato 17 giugno (ore 11.00 e ore 15.00), sabato 15 luglio (ore 11.00 e ore 15.00) e sabato 02 settembre (ore 11.00 e ore 15.00) saranno previsti gli incontri con il curatore della mostra di Andy Warhol Matteo Vanzan (incontri confermati al raggiungimento di un gruppo minimo di 20 persone con prenotazione obbligatoria almeno 5 giorni prima delle date indicate all’indirizzo email: mv-arte@libero.it).La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 22.00.

INFORMAZIONI

11 giugno – 03 settembre 2023
Centro Culturale Bafile
Rio Terrà delle Botteghe, 3 – Caorle (Ve)

BIGLIETTI

Intero: 8 €
Residenti: 6 €
Ridotto: 5 € (under 18, over 65, studenti, insegnanti, gruppi di minimo 10 persone)
Gratuito: under 12, portatori di handicap e loro accompagnatori
   
CONTATTI: 
PK COMMUNICATION
press@pkcommunication.it / 351 6896663 © 2023 PK COMMUNICATION

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Cultura e dintorni Editore valuta nuove proposte editoriali per la pubblicazione e l’inserimento nelle proprie collane.

Offrendo anche un servizio di assistenza personalizzato la casa editrice Cultura e dintorni di Roma esamina e valuta nuove proposte editoriali per la pubblicazione e l’inserimento nelle proprie collane di narrativa, poesie, saggistica e manualistica. Per info scrivere a: redazione@culturaedintorni.it

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“AUDIODESCRIZIONE IL SIGNORE DEGLI ANELLI, La Compagnia dell’AD”, presentazione a Trasacco (Aq) il 25 agosto alle 18,30

Pubblicata per la prima volta in Italia – HOPPY edizioni – l’audiodescrizione integrale del primo episodio della saga tolkieniana, per lasciare una traccia nel mondo dei professionisti dell’AD cinetelevisiva e culturale

di Giovanni Serra

Il libro “AUDIODESCRIZIONE Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’AD”, di e con un saggio di Laura Giordani, audiodescrittrice, adattatrice e scrittrice, membro del Collegio degli Esperti dell’AIDAC (Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinetelevisivi), docente di audiodescrizione e adattamento dialoghi e Valerio Ailo Baronti, scrittore e dialoghista adattatore, riserva una sorpresa unica nel suo genere.

Ad un erudito saggio sulla genesi del progetto, sulle linee guida adottate, sul colossal cinematografico e, inevitabilmente, sull’opera di Tolkien, affianca infatti per la prima volta in Italia la trascrizione integrale di un’audiodescrizione, completa di glossario e altri strumenti.

La scelta, immediatamente condivisa dalla casa editrice HOPPY di Roma, consente in prima battuta al gruppo di AD coinvolti di ottenere tutela giuridica del loro certosino lavoro, in qualità di Autori di un’opera letteraria.

Allo stesso tempo, mette fin dal titolo sotto i riflettori un mestiere e un termine, audiodescrizione, non ancora registrato nei vocabolari e nelle enciclopedie. “Provate a scriverlo sul computer, l’editor di testo lo sottolineerà in rosso. Una parola che non esiste è un mare inesplorato; una parola sbagliata è un’isola segreta”, si legge in quarta di copertina.

Ecco allora che l’opera raccoglie integralmente lo sforzo plurale della stessa Giordani e di Beatrice De Caro Carella, Stefania Di Nardo, Valeria Palma, Francesca Paola Di Girolamo, Chiara Merlonghi, Annalisa Cambise, Adriano Mainolfi, Matteo Gravina, Tommaso Favretto, Flavio Marianetti e Francesco Ficchì, coautori dell’AD dell’imponente film.

Il “libriccino” apre con un’assunzione di responsabilità professionale: “Tutto può essere audiodescritto, a patto di assicurare un continuo sforzo di erudizione, perché́ solo in questo modo è possibile restituire ai fruitori l’essenza e l’anima del prodotto”; e chiude con un auspicio, nella postfazione di Francesco Vairano, presidente AIDAC: “Sarebbe ora che gli audiodescrittori venissero considerati come autori a tutti gli effetti”.

Questi professionisti non si limitano a tradurre in parole i contenuti di un prodotto audiovisivo (cinema, televisione, web), ma forniscono anche a persone cieche e ipovedenti ausili per la fruizione inclusiva di opere d’arte, musei, monumenti, spettacoli teatrali, danza, eventi culturali e sportivi dal vivo.

Se è vero che tutto si può audiodescrivere e che questo è l’unico modo per accedere liberamente a un’offerta vertiginosamente orientata al digitale e al visuale per oltre 360.000 persone cieche e circa un milione e mezzo di ipovedenti in Italia, va anche riconosciuto che non tutti possono audiodescrivere, ché l’improvvisazione mortifica l’esperienza e la libertà stessa degli utenti finali.

Eppure l’audiodescrizione resta una professione sconosciuta. O meglio, pur se inserita in una filiera, l’audiovisiva, che vale circa 1.500 milioni di euro e in un sistema produttivo, culturale e creativo che supera gli 84,6 miliardi di euro e attiva complessivamente 239,8 miliardi, non ha ancora ricevuto adeguato riconoscimento.

HOPPY edizioni, al fianco dei professionisti dell’AD, ravvisa nella necessità di tale riconoscimento la rotta della traccia che intende solcare e lasciare. Insieme a chi vorrà comprendere che aggregare le figure professionali più qualificate nel campo, dar loro adeguato riconoscimento (giuridico, sindacale, contrattuale, economico), fornire servizi qualificati di AD cinetelevisiva e di qualunque bene culturale dell’immenso patrimonio italiano e pubblicare le linee guida più aggiornate in materia, significa in realtà porre sul tavolo una questione sociale.

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DIDA:

1 l libro AUDIODESCRIZIONE Il Signore degli Anelli, la compagnia dell’AD

2 Laura Giordani, audiodescrittrice

HOPPY è un cortile fertile e protetto. Aperto a chiunque voglia muoversi per lasciare una traccia, alfiere, torre o re, non importa. Concretezza, quando serve; fantasia, quando dimenticata. Gli amici che chiami quando da solo non trovi la soluzione, e invece è a un passo: a hop a skip and a jump from you” – ci dice Barbara Mincinesi, CEO – “Il cortile consente il travaso di competenze, la condivisione di visioni, di operare concentricamente a partire dallo scenario economico di prossimità, per raggiungere rapidamente orizzonti più vasti, nazionali e internazionali, di selezionare insieme al committente il migliore modo di fare. Di restare aperti alle migliori opportunità che l’ambiente e la cultura in cui siamo immersi offrono spontaneamente. Perché la soluzione in Italia è sempre a un passo, e si chiama patrimonio culturale – che poi è il 75% di quello mondiale. HOPPY lo elegge a strumento, stella polare e fine ultimo di ogni sua azione”.

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