Cultura e dintorni Editore valuta nuove proposte editoriali per la pubblicazione e l’inserimento nelle proprie collane.

Offrendo anche un servizio di assistenza personalizzato la casa editrice Cultura e dintorni di Roma esamina e valuta nuove proposte editoriali per la pubblicazione e l’inserimento nelle proprie collane di narrativa, poesie, saggistica e manualistica. Per info scrivere a: redazione@culturaedintorni.it

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“Gontran lo spazzino Gontran le balayeur” di Juliette Seina Deweze con le illustrazioni di Valentina Baldazzi e Vladimir Liad edito per i tipi di Cultura e dintorni Editore ad “Albano in libro” il 9 novembre alle ore 17,30

Giovedì 9 novembre alle ore 17,30 presso la Palazzina Vespignani di Albano in Viale Risorgimento, 5 la quarta presentazione del volume bilingue italiano-francese di Juliette Seina Deweze Gontran lo spazzino Gontran le balayeur con le illustrazioni di Valentina Baldazzi e Vladimir Liad edito per i tipi di Cultura e dintorni Editore. La presentazione, che si inserisce nel contesto dell’iniziativa “Albano in libro”, sarà caratterizzata e animata da letture interattive e performance dal vivo di marionette a filo con il pittore-marionetta Vladimir Liad, il pittore più piccolo del mondo, guidato dalle sapienti mani della sua creatrice Valentina Baldazzi.

per ulteriori info su ordini e disponibilità scrivere a: redazione@culturaedintorni.it

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“I Macchiaioli e la pittura en plein air tra Francia e Italia”. Oltre ottanta opere celebrano l’arte rivoluzionaria dei Macchiaioli tra Francia e Italia

“I Macchiaioli e la pittura en plein air tra Francia e Italia”

a cura di Simona Bartolena

Gubbio, Logge dei Tiratori

4 novembre 2023 – 3 marzo 2024

Inaugurazione: venerdì 3 novembre, ore 17

Dalla nascita della pittura en plein air all’eredità artistica del movimento della macchia. La grande mostra di Gubbio rilegge la storia dei Macchiaioli, una rivoluzionaria stagione dell’arte italiana e francese dell’Ottocento. 

Alle Logge dei Tiratori si possono ammirare oltre 80 opere, raramente visibili al pubblico, dei grandi protagonisti di questo movimento, quali Signorini, Fattori, Abbati, Lega, Cabianca, Sernesi in dialogo con quelle di alcuni dei rappresentanti della Scuola di Barbizon, quali  Corot, Daubigny, Troyon, Rousseau. 

I Macchiaioli sono uno dei movimenti più importanti e più celebri della scena culturale italiana nella seconda metà dell’Ottocento. Ha proposto ricerche pittoriche d’avanguardia che per molti aspetti hanno anticipato, con sorprendente modernità, quelle proposte successivamente dagli impressionisti francesi. Dal 4 novembre 2023 al 3 marzo 2024, le Logge dei Tiratori di Gubbio (PG) ospitano la grande mostra “I Macchiaioli e la pittura en plein air tra Francia e Italia”. L’esposizione, curata da Simona Bartolena, analizza la rivoluzione macchiaiola all’interno di un contesto europeo e in particolare i rapporti con la Francia, focalizzandosi sulle novità tecniche che i padri dell’arte en plein air hanno sviluppato sul tema del paesaggio e della pittura di genere. 

Le cinque sezioni indagano i protagonisti e l’evoluzione di questo importante movimento, fondamentale per la pittura moderna italiana: dalla nascita della pittura en plein air all’eredità artistica della macchia, movimento che prese forma intorno ai tavoli del Caffè Michelangelo di Firenze. La rassegna presenta oltre 80 opere, provenienti per lo più da collezione private e quindi difficilmente visibili al pubblico, oltre che da alcune importanti istituzioni pubbliche. La mostra di Gubbio diventa quindi l’occasione per poterle ammirare in modo esclusivo.

La mostra è prodotta e realizzata da Navigare Srl in co-produzione con Diffusione Cultura con il patrocinio del Comune di Gubbio e il sostegno della Fondazione Perugia, in collaborazione con Land, ViDi cultural e ONO arte contemporanea. Partner dell’evento sono l’Istituto Italiano Design di Perugia, l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, Fondazione Università delle Arti e Mestieri, con il contributo del travel partner Trenitalia. 

Un’attenzione particolare è data in mostra al rapporto con la Scuola di Barbizon, come riferimento fondamentale nella nascita della pittura di paesaggio en plein air. Oltre a capolavori firmati dai principali esponenti del movimento macchiaiolo, quindi, verranno esposte alcune opere realizzate da artisti quali Corot, Daubigny, Troyon, Rousseau, ma anche degli italiani Giuseppe e Filippo Palizzi, per esplorare il tema del paesaggio e della scena all’aria aperta prima della nascita dell’impressionismo

Cristiano Banti, Donne che lavorano nei campi, 1870 olio su tavola, Collezione Palazzo Foresti, Carpi

Il racconto prosegue nell’esplorazione delle straordinarie novità proposte dai macchiaioli nella scena artistica italiana del tempo, con opere firmate da artisti quali Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Giuseppe Abbati, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca, Raffaello Sernesi.

Silvestro Lega, Lavandaia del Gabbro, olio su tela, collezione privata

La mostra – afferma la curatrice Simona Bartolenapermette ai visitatori di immergersi in un momento storico e culturale molto vivace, da cui emergeranno i fermenti di rivolta di questi nuovi pittori, insieme alle loro forti personalità artistiche e umane. La scena artistica francese del XIX secolo è notissima e sempre molto apprezzata dai visitatori delle grandi mostre. L’Ottocento italiano, invece, è ancora poco raccontato. Proprio per questo riserva ancora numerosi motivi di interesse, sorprendendo per la sua complessità e per la straordinaria qualità degli artisti. A Gubbio si dipana un suggestivo racconto che farà rivivere un ventennio d’oro dell’arte italiana, tra l’esperienza a Barbizon e le gustose caricature realizzate al Caffè Michelangelo, tra scene nei campi e un pomeriggio a Montemurlo. Si tratta perlopiù di opere di piccole dimensioni, adatte ad essere trasportate appunto en plein air, a volte anche su supporti improvvisati che celano aneddoti e storie personali. Come ad esempio uno splendido quadro di Giovanni Fattori, dipinto dietro il coperchio di una scatola per sigari. Sono opere che sembrano piccoli studi, come appena abbozzati, e hanno tutto il sapore di quadri realizzati al volo, appunto dal vero. Il clima in cui nasce la macchia era goliardico, fatto di amici e personaggi di tutta Italia che si incontravano a Firenze e trovano qui spunto per la loro piccola rivoluzione. Lo spettatore della mostra scoprirà, mediante citazioni, stralci di racconti scritti, approfondimenti biografici e spiegazioni tecniche, la vera importanza storico-artistica della pittura macchiaiola, troppo spesso nota solo per la piacevolezza delle sue tavolette”.  

Nella seconda metà dell’Ottocento, Firenze è una delle capitali culturali più attive in Europa e diventa ben presto – prima grazie alle politiche moderate del Granduca e poi per il suo ruolo nevralgico nelle vicende unitarie – punto di riferimento per molti intellettuali provenienti da tutta Italia. Intorno ai tavoli di un caffè cittadino, il Michelangelo, si riunisce un gruppo di giovani artisti accomunati dallo spirito di ribellione verso il sistema accademico e dalla volontà di dipingere il senso del vero. Il nome “macchiaioli”, usato per la prima volta in senso dispregiativo dalla critica, viene successivamente adottato dal gruppo stesso in quanto incarna perfettamente la filosofia delle loro opere. 

Sullo sfondo di un’Italia impegnata nelle fasi finali del Risorgimento, la mostra analizza la rivoluzione macchiaiola nei suoi più diversi aspetti, dalle sue origini nella seconda metà degli anni cinquanta, agli anni settanta, quando la ricerca pittorica del gruppo, ormai perduta l’asprezza delle prime prove, acquisisce uno stile più disteso, aperto alla più pacata tendenza naturalista che andava diffondendosi in Europa. I Macchiaioli furono un fenomeno di dimensione europea, non qualcosa di provinciale come spesso la critica ha presentato, ma piuttosto parte fondamentale di una nuova tendenza europea alla lettura del paesaggio dal vero e del realismo.

COORDINATE MOSTRA

Titolo: “I Macchiaioli e la pittura en plein air tra Francia e Italia”

Sede: Gubbio, Logge dei Tiratori, Piazza Quaranta Martiri, 43

Data: 4 novembre 2023 – 3 marzo 2024

Inaugurazione: venerdì 3 novembre, ore 17

Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 19.30, sabato e domenica dalle ore 10 alle 20. Ultimo ingresso 30 minuti prima dell’orario di chiusura.

Biglietto: intero € 12,00 (weekend e festivi); intero € 10,00 (feriali); ridotto € 8,00 (tutti i giorni della settimana) giovani fino a 14 anni, over 65, gruppi min 10 max 25 px, studenti, universitari, giornalisti, convenzionati; scuole € 5,00; gratuito fino a 6 anni. Biglietto open € 15,00 (include ingresso salta fila).

Prenotazioni visita: tel. +(39) 351 8403634 – +(39) 333 6095192 – prenotazioni@navigaresrl.com

Vendita online: ticketone.it

Per informazioni: tel. 075 8682952 – sito web navigaresrl.com

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“ANAGRAMMA DI DONNE” il nuovo romanzo del giornalista Giancarlo Esposto

In uscita il nuovo romanzo del giornalista marchigiano Giancarlo Esposto, “Anagramma di donne”.

Dopo i successi dei precedenti lavori, “Sette piccole storie” e “Il fado perduto” è in uscita e già in distribuzione “Anagramma di donne” che l’Autore ha definito “una storia d’amore”, ma non una semplice storia d’amore, perché se è vero che le due protagoniste, Samira, che proviene da una città all’interno della Turchia e Marisa, affermata manager nel campo della moda, si conoscono fortuitamente, poi si innamorano profondamente, in questo romanzo c’è dell’altro.

La storia vive nella contrapposizione di due mondi opposti, nella concezione della figura della donna e del suo ruolo nella famiglia e nella società.

Soprattutto Samira, che vive una condizione di inferiorità nei confronti degli uomini della sua famiglia, al punto che viene “venduta” senza spiegazioni ad un gruppo di terroristi per una missione senza ritorno: compiere un attentato ai danni di un loro ministro, atteso a Parigi, per un summit, proprio contro il terrorismo internazionale.

Non è da meno nemmeno Marisa, anche lei alle prese con rapporti problematici con gli uomini: per arrivare sui gradini più alti della sua carriera si è dovuta adattare a mille compromessi.

Insomma, Marisa e Samira, due facce di una stessa medaglia, due destini che si intrecciano per dare una svolta alle loro vite e due nomi che, strano a dirsi, sono l’anagramma l’uno dell’altro.

«È stata una strana coincidenza – ha spiegato l’autore – mi hanno fatto notare questa cosa, solo in un momento, quando avevo scelto già i loro nomi. Non ci sono dubbi – ha aggiunto – l’amore è il protagonista del romanzo, ma nelle mie intenzioni non era questo che volevo mettere in primo piano, piuttosto l’incontro tra due mondi diversi, con modalità opposte nella concezione del ruolo e della figura della donna. Direi che piuttosto è questo il tema principale della storia, che emerge spesso prepotentemente.»

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Marco Chiusolo, artista eclettico virtuoso della Chitarra Rock-Blues­ Fingerpicking

Marco Chiusolo (Roma, 1975) insegna da diversi anni Chitarra Rock Blues, ed è un esperto di musica e cultura Afroamericana. Ha studiato con Sandro Peres, Marco Fish , Francis Koerber, Roberto Valle. Con Francis Koerber, in particolare, ha studiato la tecnica del Fingerpicking e del Fingerstyle. Alterna il suo lavoro tra chitarra acustica, elettrica e classica, con particolare attenzione sia per il blues elettrico stile Eric Clapton, Hendrix, Stevie Ray Vaughan, che per il blues acustico Fingerpicking stile Robert Johnson, Big Bill Bronzy.

Dal 2004 collabora come insegnante di chitarra Rock-Blues­ Fingerpicking presso varie scuole della capitale, dove tiene anche corsi sulla Sociologia del Blues e sull’evoluzione della Musica Afroamericana.

Dal 2006 fa parte del gruppo  The Johnny’s Band in qualita di chitarra solista. Esibendosi presso i più noti locali di Roma, è stato ospite in varie trasmissioni sia radiofoniche che televisive invitato a parlare dell’evoluzione della chitarra blues. Ha collaborato alla composizione di diverse colonne sonore: “Exit” di Max Amato “Orizzonte” per Snomedia e “Dies lrae” per il Film  reportage La  Resurrezione della madre di Gianlorenzo Attene

Alterna la professione di insegnante di chitarra con quella di redattore musicale.

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Esce domani per i tipi di Cultura e dintorni Editore nella collana Saggi/Cinema il saggio “ONU: Pace (im)possibile? Storie e protagonisti della XIV Edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli”. La Settima Arte come strumento di un importante quanto necessario lavoro di impegno e di testimonianza

Ricordando la sua missione incardinata nella Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo un’importante e quanto mai urgente e tragicamente attuale riflessione sulla più grande e importante organizzazione intergovernativa del mondo chiamata a garantire la Pace e il rispetto dei Diritti Umani nel mondo. Attraverso le opere cinematografiche presentate e premiate alla XIV Edizione del Festival del Cinema dei Diriti Umani di Napoli è possibile aprire una finestra sullo stato del rispetto dei diritti umani nel mondo e cogliere importanti spunti di analisi, approfondimento e riflessione.

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Presentazione del volume bilingue italiano/francese edito per i tipi di Cultura e dintorni Editore “Gontran lo spazzino Gontran le balayeur” di Juliette Seina Deweze con le illustrazioni di Valentina Baldazzi e Vladimir Liad

Sabato 28 ottobre alle ore 11,00 presso la Biblioteca Cornelia di Roma in Via Cornelia, 45 la seconda presentazione del volume bilingue italiano-francese di Juliette Seina Deweze Gontran lo spazzino Gontran le balayeur con le illustrazioni di Valentina Baldazzi e Vladimir Liad edito per i tipi di Cultura e dintorni Editore. La presentazione sarà caratterizzata da letture interattive e performance dal vivo di marionette a filo con il pittore-marionetta Vladimir Liad, il pittore più piccolo del mondo, guidato dalle sapienti mani della sua creatrice Valentina Baldazzi.

per ulteriori info scrivere a: redazione@culturaedintorni.it

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L’affascinante magia del teatro di figura nella presentazione del volume edito da Cultura e dintorni Editore “Gontran lo spazzino Gontran le balayeur” di Juliette Seina Deweze con le illustrazioni di Valentina Baldazzi e Vladimir Liad

Un pomeriggio quello di ieri alla biblioteca di Valle Aurelia di Roma caratterizzato e cadenzato dalla misteriosa magia del teatro di figura, quello della marionetta a filo abilmente manovrata dalle sapienti mani di Valentina Baldazzi, illustratrice del volume di Juliette Seïna Deweze edito per i tipi di Cultura e dintorni Editore Gontran lo spazzino Gontran le balayeur. Testimoni d’eccezione i bambini il più difficile, attento ed esigente pubblico che si possa immaginare. La dolcezza e insieme la profondità dei loro sguardi rapiti dalle agili movenze della marionetta sono un sollecito richiamo a un sempre maggiore impegno e a una responsabilità nei loro confronti. Protagonista della favola è un piccolo spazzino dallo sguardo puro e incontaminato sul mondo e sul genere umano, quel mondo che proprio i più piccoli sognano più pulito e che dovranno proprio loro purificare e salvare…

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In stampa per i tipi di Cultura e dintorni Editore nella collana Saggi/Cinema il saggio “ONU: Pace (im)possibile? Storie e protagonisti della XIV Edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli”.

Ricordando la sua missione incardinata nella Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo un’importante e quanto mai urgente e tragicamente attuale riflessione sulla più grande e importante organizzazione intergovernativa del mondo chiamata a garantire la Pace e il rispetto dei Diritti Umani nel mondo. Attraverso le opere cinematografiche presentate e premiate alla XIV Edizione del Festival del Cinema dei Diriti Umani di Napoli è possibile aprire una finestra sullo stato del rispetto dei diritti umani nel mondo e cogliere importanti spunti di analisi, approfondimento e riflessione.

Disponibile dalla prossima settimana, per info su ordini e disponibilità scrivere a: redazione@culturaedintorni.it

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Presentazione del volume bilingue italiano/francese edito per i tipi di Cultura e dintorni Editore “Gontran lo spazzino Gontran le balayeur” di Juliette Seina Deweze con le illustrazioni di Valentina Baldazzi e Vladimir Liad

Giovedì 12 ottobre alle ore 17,30 presso la Biblioteca Valle Aurelia di Roma in Viale di Valle Aurelia,129 la prima presentazione del volume bilingue italiano-francese di Juliette Seina Deweze Gontran lo spazzino Gontran le balayeur con le illustrazioni di Valentina Baldazzi e Vladimir Liad edito per i tipi di Cultura e dintorni Editore. La presentazione sarà caratterizzata da letture e performance dal vivo di marionette a filo con il pittore-marionetta Vladimir Liad, il pittore più piccolo del mondo.

Nel testo dell’autrice come nelle illustrazioni un altro modo di guardare e di sentire il mondo. Una prospettiva nuova per la mente e per il cuore. Una visione e un sentire guidati dal deambulare di Gontran, uno spazzino dall’anima candida desideroso di donare a ognuno un sorriso e di ridestare la capacità di sognare rimasta sopita in ognuno di noi. Vladimir Liad, la marionetta, il pittore più piccolo del mondo, concepito dall’estro di Valentina Baldazzi e realizzato dalle sue sapienti mani, gli dà un volto, una forma e il motivo del cangiare dei suoi colori. Una favola, una magia che parla agli adulti come ai bambini i più prossimi alla bellezza e alla profondità di quel sogno da cui la vita stessa proviene.

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