Il premio letterario “Giuseppe Di Vittorio” è dedicato alla letteratura che parla di lavoro, delle lavoratrici e dei lavoratori. La letteratura che parla di lavoro è considerata di secondo piano, per questo vogliamo dare spazio e crediamo sia un bene farlo a chi lavora e scrive di lavoro. #CgilSocial
Prende il via la prima edizione di un’iniziativa voluta dall’Iress Lazio insieme alla Cgil Roma e Lazio e la FDV. Scadenza del bando di partecipazione il prossimo 1 maggio.
Un’affollata conferenza stampa presso la sede della Filt Cgil Roma e Lazio, per la presentazione della prima edizione del Premio Letterario Giuseppe Di Vittorio, dedicato a sostenere e valorizzare opere scritte che abbiano a che fare con il mondo di quella che oggi viene definita “working class”, ma che nel Novecento italiano assumeva altre declinazioni, rappresentando le battaglie più importanti della storia democratica del nostro Paese.
L’iniziativa è ideata e promossa dall’Iress Lazio, l’Istituto di ricerche economiche, storiche e sociali, insieme alla Cgil Roma e Lazio e la Fondazione Di Vittorio, con l’obiettivo di dare voce ad autrici e autori che si siano distinti nel raccontare il mondo del lavoro che fu, e le tante sfumature che lo contraddistinguono nella nostra contemporaneità.
Il premio comprende due sezioni, la prima delle quali è il concorso La chiave a stella, dal titolo del libro di Primo Levi, che proprio con questa sua opera vinse il Premio Strega nel 1979. Sarà dedicato a romanzi italiani editi tra il gennaio 2021 e il dicembre 2023, che saranno valutati da una giuria tecnica di esperti composta da scrittrici, scrittori e critici letterari: Simona Baldanzi, Filippo La Porta, Angela Scarparo, Alessandro Pera, Lidia Ravera. (dal sito della Fondazione Giuseppe Di Vittorio)
Letture Improvvise
Jesolo, Biblioteca Civica
domenica 25 febbraio, 3 e 17 marzo
Torna “Letture Improvvise”, la rassegna organizzata da nusica.org che giunge ora
alla sua seconda edizione. Tre appuntamenti per tre domeniche, il 25 febbraio,
il 3 e il 17 marzo, alle ore 17.00 nella Biblioteca Civica di Jesolo, che ospiterà
nuove storie e nuova musica improvvisata, pensata per avvicinare persone e
idee, per vivere i luoghi della cultura come spazi di riferimento e costruzione di
comunità.
Alla base dell’iniziativa c’è un’idea di multidisciplinarità che procede dalla
connessione fra letteratura, musica e improvvisazione, nella cornice ideale di
una biblioteca come quella di Jesolo architettonicamente votata al connubio tra
innovazione e tradizione. Fare cultura a 360 gradi, in un luogo colorato, allegro e accogliente, con un’area bambini e spazi dedicati a tematiche di vario genere: è questo, insieme alla contaminazione dei linguaggi artistici, il cuore del progetto di Letture
Improvvise. I concerti-reading, costruiti attorno alla “traduzione musicale” di testi in prosa e poesia, saranno: Per sempre proteggo, nato dal sodalizio tra Erica Boschiero
e Vasco Mirandola (domenica 25 febbraio) dedicato alle parole che “curano”;
Note sui Sillabari di Patricia Zanco e Marcello Tonolo (domenica 3 marzo),
un omaggio in musica e in versi ai due grandi scrittori veneti Goffredo Parise e
Vitaliano Trevisan; Swinging Stravinsky di Biagio Bagini con Eugenia Canale
e Alfredo Ferrario (domenica 17 marzo), reading musicale tratto dall’omonimo
romanzo edito da Oligo.
(Biglietti: euro 2,00 disponibili online su OOOH.EVENTS o euro 3,00 all’ingresso
in loco. Per informazioni mail staff@nusica.org; tel 327.4610693).
In parallelo alle letture improvvise si terranno, per i piccoli creativi (5-10 anni),
i laboratori di musica dalle ore 16.45 fino alla conclusione della lettura. Tra
questi, Musicalmente leggendo, ideato e condotto da Carmen Carraro: un
viaggio nei territorio della letteratura e della musica a partire dall’albo illustrato,
dove parole e immagini stimolano una lettura interattiva, ricca di suggestioni,
melodie e suoni.
L’ingresso è gratuito su prenotazione a staff@nusica.org
Una bella occasione di sinergia tra realtà culturali, come ha sottolineato il sindaco
di Jesolo Christofer De Zotti nel corso della conferenza stampa di
presentazione: «La nostra biblioteca sta assumendo una nuova fisionomia, che
definisce non più solo come luogo statico ma anche come luogo in cui succedono
cose. Questo è il vero punto di forza che sta assumendo la biblioteca civica,
attraverso la ricerca di occasioni per fare contaminazione e creare momenti che
elevino la qualità di vita della città. Quella con “Letture Improvvise” è una nuova
collaborazione che mettiamo in campo con nusica.org, che ci sta consentendo di
sperimentare idee e modelli innovativi anche all’interno del museo».
Gli fa eco l’Assessore alla Cultura Debora Gonella: «La biblioteca di Jesolo è il
nostro biglietto da visita perché si trova proprio all’entrata della città. Abbiamo
deciso quest’anno di porre l’accento su questa bellissima rassegna. Il binomio
musica e lettura riesce ad aprire dei cassetti e liberare emozioni che spesso
teniamo “rinchiuse” e il lavoro proposto da nusica.org può essere senza dubbio
costruttivo. Siamo felici di ospitare gli appuntamenti durante la domenica, giorno
in cui la biblioteca è chiusa, sì che diventi un luogo costantemente vivace».
PROGRAMMA
domenica 25 febbraio ore 17.00
Jesolo – Biblioteca Civica Per sempre proteggo
Vasco Mirandola (voce recitante)
Erica Boschiero (voce e chitarra)
Frutto del sodalizio tra Erica Boschiero, cantautrice trevigiana da sempre attenta
alle tematiche ambientali, e Vasco Mirandola, attore di Padova, questo concerto
poetico è un omaggio alle parole (in forma di poesia e di canzoni) che “curano”,
che “si prendono cura” di noi e di quello che ci sta attorno. I testi e le canzoni
dello spettacolo sono tratti dalle ultime opere dei due artisti: Respira, di Erica
Boschiero e Cento poesie in gioco per sostare poeticamente nel mondo, Volevo
solo scriverti accanto di Vasco Mirandola.
(prenota qui: 2 euro | Letture Improvvise – Erica Boschiero e Vasco Mirandola
OOOH.EVENTS |Biglietteria online per eventi SIAE, corsi, fiere)
domenica 3 marzo ore 17.00
Jesolo – Biblioteca Civica
Note sui sillabari. Omaggio a Goffredo Parise e Vitaliano Trevisan
Patricia Zanco (voce recitante)
Marcello Tonolo (pianoforte) Note sui Sillabari, nato come un omaggio a Goffredo Parise, è diventato oggi
anche il tributo a un altro grande scrittore vicentino, Vitaliano Trevisan. Al
termine dello spettacolo – esito dell’incontro tra l’attrice milanese e vicentina
d’adozione Patricia Zanco e il pianista veneziano Marcello Tonolo – sarà
proiettato un breve ma toccante filmato di Trevisan girato nel luglio 2007
all’interno della casetta rosa di Salgareda, sulla golena del Piave, dove si era
ritirato Parise negli ultimi anni di vita. Proprio nel giardino che circonda la casa
si era tenuta in quei giorni una delle più suggestive rappresentazioni del
melologo.
(prenota qui: Letture Improvvise – Patricia Zanco e Marcello Tonolo |
OOOH.EVENTS | Biglietteria online per eventi SIAE, corsi, fiere)
domenica 17 marzo ore 17.00
Jesolo – Biblioteca Civica Swinging Stravinsky
Biagio Bagini (voce recitante)
Alfredo Ferrario (clarinetto)
Eugenia Canale (pianoforte)
Ormai più di cento anni fa, durante gli anni difficili del primo conflitto mondiale,
il compositore Igor Stravinsky si ritrova isolato in Svizzera, dove mette in scena
uno spettacolo portatile che dovrebbe garantirgli qualche guadagno.
L’invenzione dell’Histoire du Soldatè l’emblema di un’epoca in marcia, e segna
l’ingresso di nuovi repertori, tra cui quello del jazz, nel panorama europeo della
musica classica. È solo l’inizio di un percorso che culminerà con l’Ebony Concerto,
che circa cinquant’anni dopo Stravinsky dedicherà al jazz e al suo mondo.
(prenota qui: Letture Improvvise: Biagio Biagini, Eugenia Canale, Alfredo
Ferrario | OOOH.EVENTS |Biglietteria online per eventi SIAE, corsi, fiere)
un progetto di nusica.org
con il sostegno di Ministero della Cultura e Città di Jesolo
Venerdì 9 febbraio alle 10.00 presso la Sala Rappresentanza del Comune di Jesolo – Via Sant’Antonio, 11 30016 Jesolo (VE) si terrà la Conferenza stampa di presentazione di “Letture improvvise” edizione 2024. Interverranno: Christofer De Zotti – Sindaco Comune di Jesolo; Debora Gonella – Assessore alla cultura, politiche sociali e terzo settore, istruzione, frazioni Alessandro Fedrigo – direttore artistico.
Torna “Letture Improvvise” , la rassegna organizzata da nusica.org che giunge ora alla sua seconda edizione. Tre appuntamenti per tre domeniche, il 25 febbraio, il 3 e il 17 marzo, alle ore 17.00. nella Biblioteca Civica di Jesolo, che ospiterà nuove storie e nuova musica improvvisata, pensata per avvicinare persone e idee, per vivere i luoghi della cultura come spazi di riferimento e costruzione di comunità. . un progetto di nusica.org con il sostegno di Ministero della Cultura e Città di Jesolo .
Domenica 4 febbraio alle ore 17 presso la Biblioteca Comunale di Genzano in V.le Giuseppe Mazzini, 12 nuova presentazione, la seconda del nuovo anno, del volume bilingue italiano/francese edito per i tipi di Cultura e dintorni EditoreGontran lo spazzino Gontran le balayeur di Juliette Seina Deweze con le illustrazioni di Valentina Baldazzi e Vladimir Vlad, la marionetta, il pittore più piccolo del mondo. Un appuntamento da non perdere con la poesia di una favola, la magia e la bellezza di un sogno e di una visione e con l’arte del teatro di figura
per info su ordini e disponibilità del volume scrivere a: redazione@culturaedintorni.it
L’Associazione per il rinnovamento della sinistra al crepuscolo della globalizzazione
L’ARS nacque, sul finire degli anni Novanta, grazie a un’iniziativa promossa -tra gli altri- da Aldo Tortorella e Beppe Chiarante. L’intento era quello di far dialogare i soggetti politici della già allora frastagliata galassia della sinistra dopo l’abbattimento del Muro di Berlino e le divisioni che ne seguirono.
La nuova fase dell’associazione non può, dunque, che aprirsi con lo stesso intento. Il quadro politico e internazionale è radicalmente mutato rispetto a un quarto di secolo fa: non esiste più la fiducia, acritica e inevitabilmente dannosa, che caratterizzava l’epoca della globalizzazione.
Al contrario, l’Occidente è in preda – per converso- a una sfiducia nella democrazia, nelle istituzioni e persino nelle Costituzioni democratiche del Dopoguerra. Non potremmo inquadrare questa fase, tuttavia, se non comprendessimo le ragioni del disastro. A nostro giudizio, queste ultime vanno ricercate proprio nel Washington Consensus e nel suo fallimento. Dopo l’89, abbagliato dall’utopia della “fine della storia”, l’Occidente si è illuso di poter dominare il mondo, assumendo una posizione egemonica che ha finito con il provocare squilibri di cui oggi stiamo pagando a caro prezzo le conseguenze. La globalizzazione capitalista e senza regole, infatti, risvegliando gli “spiriti animali” del mercato e di un padronato mai così aggressivo e irresponsabile, ha provocato tali e tante disfunzioni nel sistema mondiale da generare la furia di quelli che Fanon chiamava “i dannati della Terra”. Possiamo inquadrarli anche così i conflitti che stanno insanguinando il pianeta: dall’Ucraina alla Striscia di Gaza, mentre si riacutizzano le tensioni a Taiwan e l’Africa costituisce una polveriera pronta a esplodere da un momento all’altro. Saremmo, tuttavia, scorretti se non ponessimo alcune distinzioni. La definizione di “dannati della Terra”, infatti, si adatta perfettamente alle condizioni disperate in cui sono costretti a vivere i gazawi e alcuni popoli africani mentre la questioni ucraina attiene, da un lato, alle mire imperialiste di Putin, dall’altro all’oggettivo tradimento, ad opera dell’Occidente, del patto stipulato, a suo tempo, con Gorbačëv, il quale prevedeva il non ampliamento della NATO, portata invece, nei “ruggenti” anni Novanta ai confini della Russia, attraverso l’ingresso della Polonia e dei paesi baltici. Senza dimenticare le vicende dell’ultimo decennio, che in Israele hanno visto l’ascesa di una destra fondamentalista e neo-coloniale di cui persino la Corte internazionale dell’AIA ha riconosciuto l’intento genocidiario ai danni del popolo palestinese, mentre in Ucraina hanno visto l’affermazione di élite di potere alquanto discutibili ammantate di modernismo filo-occidentale. Lungi da noi ogni forma di simpatia per Putin, ma desideriamo tenerci alla larga anche dalla propaganda di un certo estremismo atlantista, più che mai dannosa per lo stesso popolo ucraino, oltre che per il raggiungimento se non della pace, quanto meno di una tregua.
Vanno, dunque, lette in tale chiave anche le nuove alleanze anti-occidentali che si stanno formando. Il dialogo, sempre più stretto, fra la Russia e la Cina, con un sincero interessamento dell’India, ci pone di fronte a un blocco non granitico ma sempre più interconnesso, composto da oltre tre miliardi di persone. Quest’alleanza viene, convenzionalmente, chiamata “BRICS”, dai nomi dei cinque paesi fondatori, ma si sta estendendo sempre di più, abbracciando una parte significativa di quello che un tempo veniva definito il “Terzo mondo”. Sottovalutarla sarebbe, insomma, un errore imperdonabile, specie se si considera che la sentenza all’AIA è stata ottenuta grazie all’impegno in prima persona del Sudafrica, un paese essenziale negli equilibri presenti e futuri del mondo.
Questa giornata di incontro, confronto e dialogo vuole ampliare lo sguardo, andando al di là delle nostre vicende nazionali e delle imminenti scadenze elettorali; nonché interrogandosi sul ruolo che la sinistra dovrà esercitare nel mondo nel prossimo decennio.
Il multipolarismo è l’antidoto migliore alla policrisi nella quale siamo immersi. La conclusione che possiamo trarne è soltanto una: le vicende del biennio ’99-2001, con la sconfitta dei movimenti alterglobalisti battezzati a Seattle, dove nacque il “Movimento dei movimenti”, e massacrati a Genova, ha lasciato sul cammino macerie morali e materiali. Da quel tracollo della speranza si sono sviluppate tre correnti di pensiero: la prima è rappresentata dai cantori acritici dello status quo, ignari del fatto di non aver più presa sull’opinione pubblica e talmente arroganti da non comprendere i segnali premonitori che fenomeni come la Brexit hanno inviato negli anni precedenti; la seconda è rappresentata dalle chiusure grette e pericolose del sovranismo, che ha in Trump la sua massima espressione e che rischia di condurre gli Stati Uniti sull’orlo di una potenziale guerra civile; infine ci siamo noi, favorevoli a un altro modello di globalizzazione, sviluppo economico, rapporti internazionali e approccio a questioni stringenti, dai cambiamenti climatici alle crisi pandemiche. Senza conoscere Genova, non si possono comprendere i movimenti attuali, la sedimentazione che sta dando i suoi frutti in questi anni, benché due decenni di divisioni, e talvolta di errori, ci abbiano condotto nelle condizioni che vediamo. Ai nuovi e originali movimenti che stanno nascendo o sono già ben sviluppati, tuttavia, abbiamo il dovere di tendere la mano, riannodando i fili e mettendo la nostra associazione al servizio dell’intera comunità della sinistra.
Su simili basi teoriche e pratiche vorremmo provare a costruire un’alternativa, rilanciando l’idea che un altro mondo sia ancora possibile e più che mai necessario, “sfidando il capitalismo”, come ci invitavano a fare, a suo tempo, Marx ed Engels e come ci invita a fare adesso Bernie Sanders nel suo nuovo saggio, e rilanciando l’idea di quello scambio di proposte e visioni che è alla base della globalizzazione delle persone, in netto contrasto con la globalizzazione finanziaria e delle merci che, purtroppo, ha egemonizzato il potere, anche a sinistra, nell’ultimo trentennio.
L’appuntamento è per il 31 gennaio a Roma, in mattinata (dalle 9 alle 13) a Santa Maria in Aquiro (piazza Capranica) e nel pomeriggio presso la Fondazione Basso (via della Dogana Vecchia), per discutere di questi e altri temi, nella speranza di ricostruire quell’unità progressista tanto sognata.
Domani Giovedì 25 gennaio alle ore 18 presso la Biblioteca Comunale di Frascati in Via Giacomo Matteotti 32 nuova presentazione, la prima del nuovo anno, del volume bilingue italiano/francese edito per i tipi di Cultura e dintorni EditoreGontran lo spazzino Gontran le balayeur di Juliette Seina Deweze con le illustrazioni di Valentina Baldazzi e Vladimir Vlad, la marionetta, il pittore più piccolo del mondo. Un appuntamento da non perdere con la poesia di una favola, la magia e la bellezza di un sogno e di una visione e con l’arte del teatro di figura
per info su ordini e disponibilità del volume scrivere a: redazione@culturaedintorni.it
Di seguito il link al video realizzato da Roberto Bergamini proiettato in occasione dell’evento “Il volto inedito di Roberto Pazzi”, tenutosi il 18.01.2024 presso Palazzo Roverella di Ferrara. Il ricordo di uno tra i più grandi narratori e e poeti dei nostri tempi. Ricordiamo anche l’intervista a Roberto Pazzi pubblicata in apertura del Numero 10/11 del periodico di informazione culturale “Cultura e dintorni”.
ENRICO CALAMAI Una vita per i diritti umani Un documentario di Enrico Blatti Italia 2023 Durata 122’ Musica Enrico Blatti Illustrazioni Marco Marinaro Voce narrante Simone Leonardi Con Enrico Calamai, Patricia Mayorga, Davide Conti, Vera Jarach, Ruben Oliva, Claudio Di Benedetto, Analia Setton, Claudio Tognonato, Corrado Sartori, Ines Becette, Federico Sartori, Blanca Clemente, Maria Mosca, Hernan Varela, Claudio Camarda, Sergio Gobulin, Dora Salas, Marcelo Conti, Adela Gutierrez, Ippolita Gaetani, Julio Frondizi.
Buenos Aires 1972. Il giovane diplomatico Enrico Calamai venne inviato in Argentina, come sua prima destinazione, con la carica di viceconsole. L’anno dopo, in Cile, un violento Golpe militare rovesciò il governo legittimamente eletto di Salvador Allende. L’Italia non riconobbe il governo del generale Pinochet, ritirò la rappresentanza diplomatica e richiamò l’ambasciatore a Roma. Nell’ambasciata italiana quattrocentododici rifugiati, tra cui cinquanta bambini, chiesero asilo politico. Calamai venne richiamato dall’Argentina e inviato a Santiago. Grazie al suo impegno si arrivò a una soluzione di compromesso: tutti i rifugiati sarebbero partiti ma subito dopo i militari cileni avrebbero circondato l’edificio in modo da non permetterne più l’accesso. Rinviato nuovamente a Buenos Aires, dopo il colpo di stato militare del 24 marzo 1976, Calamai, con l’aiuto del giornalista del “Corriere della Sera”, Giangiacomo Foà e del sindacalista Filippo Di Benedetto, riuscì a mettere in salvo e a far espatriare centinaia di oppositori politici del regime, mettendo più volte a repentaglio la propria vita. Calamai, tra i fondatori del Comitato per la promozione e la protezione dei diritti umani, è stato decorato con l’Orden del Libertador General San Martín, il 10 dicembre 2004, presso l’ambasciata della Repubblica Argentina in Italia. Enrico Calamai Una vita per i dirittiumani, racconta una storia di coraggio, di dignità , di ideali e di esistenza.
La Veglia Ecumenica Diocesana presso la Parrocchia San Gaspare del Bufalo
Nella settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani (18-25 gennaio), i rappresentanti delle diverse Confessioni presenti in Roma si incontreranno venerdì 19 gennaio 2024, alle ore 19:00, presso la Parrocchia San Gaspare del Bufalo, la cui cura pastorale è affidata alla Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue. A presiedere la Veglia Ecumenica Diocesana sarà S.E.R. Mons. Riccardo Lamba, Vescovo Ausiliare del Settore Est e Delegato per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso. Durante il momento di preghiera, l’omelia sarà offerta dal Pastore Dr. Michael Jonas della Chiesa Luterana di Roma. L’animazione è a cura delle Corali: “San Gaspare del Bufalo”, “DecimaQuinta”, “Romeno Ortodossa” e Metodista e Valdese”.
«La Veglia Ecumenica è una bella tradizione che la nostra Diocesi porta avanti da diversi anni – spiega Mons. Riccardo Lamba – ed è bello che ci ritroviamo insieme a pregare per rinforzare i legami tra le diverse comunità cristiane, come Gesù ci ha chiesto di fare. Il tema di quest’anno, “Amerai il Signore tuo Dio e il tuo prossimo come te stesso” (Luca 10,27), credo che ci sollecita ancora di più a vedere che il fondamento dell’amore fra di noi è l’amore che Dio ha per noi e, soltanto quando percepiamo consapevolmente questo amore, allora possiamo amarci fra di noi. Inoltre, proprio perché ci amiamo fra di noi, come credenti nell’unico Figlio di Dio, allora possiamo essere lievito di amore e di pace anche per coloro che ancora non conoscono Gesù Cristo».
Mons. Marco Gnavi, incaricato dell’Ufficio per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso afferma che: «il valore della settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani è accentuato dal contesto storico e difficile nel quale viviamo. Le ferite dei conflitti, le distanze tra le identità diverse si sono accresciute e c’è una grande sete, a volte disperata, di speranza. Il fatto che a Roma, presso la Parrocchia San Gaspare del Bufalo, in un quartiere multietnico e multireligioso, i cristiani diano un segno di unità, significa molto, anche nella semplicità del rito, nella trasparenza del tema che quest’anno richiama il comandamento dell’amore per Dio e per il prossimo. La presenza variegata dei cristiani di tutte le confessioni diventa così un segno eloquente di come la ricerca dell’unità vada a beneficio del bene comune».
Don Domenico D’Alia, parroco della Parrocchia San Gaspare del Bufalo, condivide che: «è una grandissima gioia, per tutta la comunità parrocchiale, accogliere ed ospitare questo momento di preghiera, in cui si respirerà un clima di comunione e dialogo, volto sempre più a rafforzare quell’unità tra le Chiese che tanto auspica Papa Francesco. Sarà per noi una grazia poter ascoltare le parole di Mons. Lamba e farci guidare dal Pastore Jonas, accompagnati dalle animazioni delle quattro corali coinvolte per l’occasione».
L’intervista a Lucrezia De Lellis autrice della silloge poetica Incandescente edita da Eretica – Quaderni di Poesia pubblicata su Bookreporter di Novembre 2022 rivelatrice di un viscerale quanto bruciante amore per la poesia epifanica e misterica chiave di accesso dell’anima