ROMANZO
La nascita dei desideri liquidi.
Storia di un amore
Laura Venezia
“Se la rigidità corrisponde alla morte, allora ciò che è morbido o meglio ancora, ciò che è liquido è vita. E la vita è desiderio. L’uomo è desiderio. Lo è fin dalla nascita: desiderio è l’utero come il liquido amniotico, in cui siamo immersi nella tenerezza del buio caldo e rassicurante. L’acqua ci permette di esistere e di fecondare qualsiasi bellezza. È una memoria sommersa, una dimensione uterina a cui poter tornare”.
Anne è una violinista francese che decide di tornare a Venezia dopo la morte di suo marito, un celebre critico d’arte incontrato proprio in laguna. Tra i due è subito amore, poi la tragica scomparsa e la decisione della musicista di ritirarsi dalle scene.
Anne decide però di sfidare le proprie paure: tornerà a Venezia per ricominciare a suonare e soprattutto per ritrovare le tracce di una passione che le parole saranno capaci di suggellare per sempre. La rivelazione sarà l’incontro, in una galleria d’arte, con La nascita dei desideri liquidi di Salvador Dalì. In un gioco di ardite corrispondenze tra la città, il quadro e la stessa vita di Anne, è come se la narrazione prendesse per mano il lettore e lo conducesse in un avventuroso viaggio di scoperta tra le calli, le chiese e le strade d’acqua, in una Venezia che offre la riscoperta della fisicità attraverso la parola, un luogo che è crocevia di esistenze e allo stesso tempo possibilità di solitudine e contatto con il corpo e con l’arte.
L’AUTRICE
LAURA VENEZIA
Laura Venezia (1978), laureata in Filosofia e in Medicina, esordisce in ambito editoriale con il romanzo “Senza Nome” (Marsilio 1997) dopo aver vinto il Premio Selezione Campiello Giovani nel 1996. Tra le opere di narrativa, pubblica anche “Di te dice la notte” (2013), romanzo sull’identità ebraica. Nell’ambito della saggistica ha pubblicato inoltre per i tipi della Franco Angeli “André Gide e il romanzo del possibile” (in Ricerche pedagogiche, 2005) e, nel 2011, per l’editore Rubbettino, “Fine dell’estate” in “Pasolini dopo Pasolini”. Dal 2010 scrive per il portale scientifico “Medmedicine” e, più di recente, sulle pagine del periodico bimestrale di informazione culturale “Cultura e dintorni” edito dall’omonima casa editrice.