Palazzo Merulana
sede della Fondazione Elena e Claudio Cerasi
gestito e valorizzato da CoopCulture
presenta
Dal 29 marzo al 6 luglio 2025
Nelle tue Mani
Gesto, Arte, Materia
mostra personale di Matteo Pugliese
Un affascinante percorso espositivo, con più di cinquanta opere, in cui lo scultore, tra i più interessanti e riconosciuti a livello internazionale, condivide nell’anno giubilare la sua riflessione sul rapporto tra arte e sacralità, tra ciò che è visibile e tangibile e l’aspirazione a una dimensione superiore e universale
Via Merulana 121 – Roma
www.palazzomerulana.it
“Credo che il mio lavoro miri a fermare in un pezzo di argilla ciò che c’è di più effimero e transitorio: la vita”
Matteo Pugliese
La potenza visionaria della Scultura, la sua capacità di incarnare nella Materia l’aspirazione dell’essere umano verso una dimensione superiore, rendendola Arte attraverso il Gesto, sono il tratto distintivo della nuova, intensissima, mostra che Palazzo Merulana ospita dal 29 marzo al 6 luglio 2025. Si intitola Nelle tue Mani. Gesto, Arte, Materia la personale dell’artista Matteo Pugliese, che, nelle sale del museo di via Merulana, dà vita a un affascinante percorso con più di cinquanta opere, seguendo una narrazione che si snoda lungo quattro sezioni, espressioni tutte di una ricerca e di una libertà creativa che mai si sottomette alle etichette stilistiche. Sculture che hanno fatto il giro del mondo e che, come l’installazione che dà il titolo alla mostra, in alcuni casi sono esposte per la prima volta in Italia, animano il progetto espositivo, firmato da Carmen Sabbatini e realizzato in collaborazione con CoopCulture, che gestisce e valorizza Palazzo Merulana.
L’esposizione è realizzata con il patrocinio di Roma Capitale e con il contributo di Zurich Bank, sponsor ufficiale.
Il legame con la Collezione Cerasi e con il giubileo
La mostra nasce da un profondo e pre-esistente legame tra Palazzo Merulana e Matteo Pugliese. Lo scultore milanese, conosciuto e apprezzato in Italia e all’estero dopo aver esposto in città come New York, Bruxelles, Londra, Anversa, L’Aja, Lugano, Hong Kong, Seoul, Saint Moritz, Barcellona e Roma, è infatti l’autore di una delle opere più amate tra quelle che sono parte della collezione permanente di proprietà della Fondazione Elena e Claudio Cerasi. Si tratta di Gravitas, scultura divenuta iconica, che il pubblico sempre immortala negli scatti rappresentativi della sua esperienza di visita.
L’occasione di approfondire questo rapporto arriva adesso, non a caso nel pieno del Giubileo. L’opera che dà il titolo alla mostra, Nelle tue mani, è una grande installazione ispirata al Cenacolo di Leonardo da Vinci, custodito a Santa Maria delle Grazie a Milano. Come scrive Giorgio Albertini: “Pugliese, nell’anno giubilare, ci ricorda che il numinale abita nei dettagli della nostra esistenza quotidiana, nelle crepe della nostra realtà…”.Palazzo Merulana, accogliendo questa esposizione, ha voluto così dare il suo ulteriore contributo a una riflessione che coinvolge il museo in primis per la sua posizione strategica, proprio sulla via del pellegrinaggio delle Sette Chiese, in particolare fra le Basiliche di Santa Maria Maggiore e di San Giovanni in Laterano. Spiega Letizia Casuccio, direttrice generale di CoopCulture: “Una mostra che combina diversi aspetti in questo anno particolare dedicato al Giubileo, in cui la creazione artistica diventa un mezzo individuale e collettivo di elevazione spirituale, e che valorizza uno degli artisti contemporanei della collezione permanente, come Matteo Pugliese, che mette al centro la figura, il corpo, in una parola l’umanità, e i suoi molteplici significati. Palazzo Merulana supporta, quindi, la ricerca espressiva contemporanea e i suoi maestri, nel segno della figurazione, a cavallo tra passato, presente e futuro”.
“Nelle tue mani” e il “Cenacolo” di Leonardo
È un omaggio al genio di Leonardo, come spiega la storica dell’arte Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle arti del disegno: “Un omaggio che, al di fuori d’ogni contingente dimensione celebrativa, diviene esegesi del capolavoro e arricchimento della percezione d’esso, conducendo il nostro sguardo in profondità là dove forse ci saremmo, una volta di più, soffermati in superficie”. Un’opera di grandissimo pathos, la più grande tra quelle in mostra. Pugliese fa dialogare gli apostoli e Cristo, con le loro mani, nel momento in cui Gesù pronuncia le parole: “In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà”. I personaggi sono ritratti con una linea essenziale di contorno ma é alle mani, l’unico elemento scultoreo di tutta l’opera, a cui l’artista affida l’enorme carica narrativa ed emotiva delle reazioni all’annuncio del tradimento.
Le sezioni del percorso espositivo
La mostra si articola in quattro sezioni distribuite nei vari piani espositivi di Palazzo Merulana, in un proficuo scambio e dialogo con la Collezione Cerasi.
Tutte mettono in evidenza una caratteristica della produzione dell’artista, il fatto cioè di non avere un’unica cifra stilistica identificabile in un’etichetta: le sculture sono frutto di un evoluzione e di una continua ricerca, anche stilistica, nell’atto stesso della creazione dell’opera che prende forma istante per istante, senza basarsi su una fase preliminare di disegni o bozzetti preparatori, a cui Pugliese rinuncia per essere libero nell’atto creativo. L’autore ci invita così a indagare sull’essenza delle figure rappresentate, offrendo spunti di riflessione che spaziano dal mondo antico alle problematiche contemporanee e creando un ponte tra passato e presente.
Sezione I: Extra Moenia
Contemporaneo, quindi antico
Le figure umane, che si contorcono e spingono contro le superfici, evocano una lotta interiore, un desiderio di emancipazione dalle limitazioni del corpo e dalla realtà contingente. In questa sezione troviamo la reinterpretazione dell’ultima cena di Leonardo ma anche gli eroi spezzati, le figure incomplete o deturpate, come il caso di E.V.A, che pone l’attenzione sul drammatico fenomeno della violenza contro le donne. Opere emblematiche di una condizione umana frammentaria, in bilico tra la prigionia della materia e il desiderio di ascensione.
Sezione II: I Custodi
Guardiani della Memoria
Finalmente l’equilibrio. Pugliese reinterpreta il concetto di “sacro” come una forza archetipica che risiede nel profondo dell’animo umano, nella tensione verso l’invisibile e l’assoluto. Gli spiriti guerrieri arcaici possiedono una saggezza che attraversa i secoli e le culture, segno di protezione universale che trascende le differenze etniche e temporali.
Sezione III: Scarabei
Custodi della gioia