Appello per il reintegro del prof. Massimo Tegolini alla gestione della biblioteca dell’istituto scolastico “Federico Caffè” di Monteverde (Roma).

Appello in sostegno del prof. Massimo Tegolini
Appello per il reintegro del prof. Massimo Tegolini alla gestione della biblioteca dell’istituto scolastico “Federico Caffè” di Monteverde (Roma).

Marco Zerbino
13 Dicembre 2024

Care colleghe e cari colleghi,

mi permetto di disturbarvi un momento per segnalarvi una questione che mi sta molto a cuore.

Nei giorni scorsi il dirigente scolastico dell’IIS “Federico Caffè” di Roma, quartiere Monteverde, ha manifestato la volontà di interrompere la collaborazione volontaria alla gestione della biblioteca di istituto da parte del prof. Massimo Tegolini, docente in pensione della stessa scuola. Vi chiedo pertanto qualche minuto di pazienza e di leggere le righe che seguono, mettendo qui innanzitutto il link per poter firmare un appello in sostegno del prof. Tegolini, sperando che vogliate farlo dopo essere arrivati alla fine di questo mio messaggio.

Qui potete firmare.https://forms.gle/wDXrJNDPYskDpiGQ7

Per far capire a chi non è mai stato parte della realtà scolastica e della vita associativa di Monteverde chi è Massimo e quale è stato il ruolo che ha svolto instancabilmente in più di un decennio, vi rimando anche a un comunicato in suo sostegno scritto dalle due associazioni Monteverdelegge e Forum del Libro.

Vorrei però aggiungere due parole a partire dalla mia esperienza personale, dal momento che sono stato docente del “Federico Caffè” per ben due anni durante i quali ho svolto diverse ore di potenziamento in biblioteca, collaborando strettamente con Tegolini.

In quel periodo ho potuto vedere da vicino la passione e la dedizione con cui questi ha trasformato una biblioteca con un grandissimo patrimonio librario – che rischiava l’abbandono totale se non il macero di buona parte dei volumi – in un luogo vivo e vissuto, non solo dagli studenti della scuola (frequenti i gruppi di lettura e le iniziative che li coinvolgevano nei locali della biblioteca) ma anche dagli abitanti del quartiere. Massimo ha lavorato con una tenacia e una perseveranza ammirevoli, a titolo del tutto volontario, per far sì che la biblioteca informatizzasse tutto il suo ampio catalogo cartaceo (parliamo di decine di migliaia di libri) e lo rendesse fruibile e consultabile dalla cittadinanza tramite Internet. A tal fine si è attivato in prima persona per far sì che nella scuola potessero svolgersi i tirocini degli studenti di Roma Tre e della Sapienza, creando così una virtuosa sinergia fra mondo della scuola e mondo dell’università. Ho conosciuto alcuni di questi ragazzi e ragazze che venivano regolarmente in biblioteca a imparare nozioni di biblioteconomia, si impratichivano con il sistema Dewey, potevano loro stessi prendere in prestito libri necessari per svolgere esami universitari o coltivare interessi personali. Massimo ha inoltre ottenuto che la biblioteca diventasse uno dei nodi della rete delle biblioteche di Roma, come a mio avviso dovrebbero essere tutte le biblioteche scolastiche capitoline: realtà dinamiche, con un catalogo pienamente informatizzato e in rete con le altre biblioteche comunali, fruibili la mattina e il pomeriggio non solo dagli studenti della scuola ma anche dagli studenti universitari di zona e, più in generale, da tutti i cittadini. Numerosissime inoltre sono state negli anni, all’interno della Biblioteca “Federico Caffè”, le presentazioni di libri, i dibattiti, le iniziative culturali, in orario pomeridiano e serale, in un proficuo rapporto di collaborazione con la società civile organizzata del quartiere.

È un vero peccato che adesso tutto questo finisca. Il rischio è che si torni alla situazione “business as usual” che caratterizza tante, troppe biblioteche scolastiche romane e italiane: abbandono, mancanza di personale competente, cataloghi cartacei inconsultabili su Internet (e quindi di fatto sostanzialmente inutili), chiusure anticipate o permanenti. Sono sempre stato convinto di una cosa: le biblioteche dovrebbero essere nelle nostre scuole spazi vivibili dagli studenti in orario mattutino e pomeridiano. Dei presidi di cultura, in cui tenere iniziative che familiarizzino i giovani con la lettura (e tutti noi che facciamo questo lavoro sappiamo quanto bisogno di lettura c’è nelle giovani generazioni) e che consentano scambi interessanti anche fra noi docenti (in maniera analoga a quanto aveva provato a fare da noi il collega Inglese negli scorsi anni).

Se la pensate allo stesso modo, vi invito ad esprimere il vostro sostegno a Massimo. Anche se la maggior parte di voi non lo conosce, penso di avervi offerto un quadro abbastanza completo dell’utilissimo lavoro che ha svolto per anni.

Vi ringrazio comunque per l’attenzione e auguro una buona serata a tutte e tutti voi,

Marco

CREDITI FOTO: StockSnap | pixabay

Marco Zerbino

Le nostre firme
Ennio Cavalli
Poeta, scrittore e giornalista.

Andra Meneganzin
Filosofa delle scienze, si occupa di filosofia della biologia ed evoluzione umana.

Chiara Saraceno
Sociologa, Honorary Fellow al Collegio Carlo Alberto di Torino.

Martino Mazzonis
Giornalista e ricercatore, segue soprattutto gli Stati Uniti.

Marina Boscaino
Portavoce nazionale del Comitato per il ritiro di ogni autonomia differenziata.
Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *