Roma, 16 aprile 2025 | In occasione della Santa Pasqua, da oggi, mercoledì 16 aprile, e fino al 22 aprile, la CHIESA SANTA MARIA IN CAPPELLA della Famiglia Floridi Doria Pamphilj, in Vicolo di S. Maria in Cappella 6 a Roma, ospita l’esposizione del dipinto “Dall’impronta di Gesù” di Veronica PIRACCINI, nato per contatto dalla Sindone di Torino. Nella Chiesa, fondata nel 1090 da Papa Urbano II, sono tuttora presenti i giacigli dove Santa Francesca Romana accudiva i malati. L’esposizione è stata fortemente voluta e promossa da Donna Gesine Pogson Doria Pamphilj e dal consorte Don Massimiliano Floridi.
Un dipinto mistico
Icona reinterpretata, tra reliquia e opera d’arte, dipinto impercettibile, visibile/invisibile, nasce per contatto dalla Sindone di Torino, il sudario sul quale si sarebbe posata l’impronta del corpo di Gesù. In qualche modo ne costituisce una rivisitazione, resa possibile da una tecnica innovativa basata sull’uso di colori solo apparentemente impercettibili. Il quadro sembra bianco, ma in realtà è dipinto con Pittura Impercettibile. Metafora della luce che illumina la vita del credente, la luce che colpisce l’opera di Veronica Piraccini, apparentemente solo un grande telo di lino bianco tessuto a mano, antico di più di 150 anni, consente come per miracolo l’apparizione del corpo di Cristo a grandezza naturale, speculare all’immagine sindonica come tradizione vuole sull’idea antica, realizzato con il metodo del ricalco e a occhio nudo e con l’uso di pigmenti invisibili. I pigmenti appaiono e scompaiono sul corpo a seconda della luce che colpisce il telo – una grande opera di 4,47 X 1,13 metri –, l’oro bronzeo per il corpo, come emittente di luce, l’azzurro ad evidenziare i colpi di flagello, le escoriazioni e le trafitture del martirio, il rosso per il sangue colato dalle ferite provocate al costato dalla lancia, sulle mani dai chiodi e sulla testa dalla corona di spine: un impatto cromatico molto forte per sottolineare tutta la sofferenza del Cristo e nello stesso tempo lanciare il suo messaggio di misericordia senza tempo. Esempio della tecnica della “Pittura impercettibile” inventata da Veronica Piraccini, esposto in innumerevoli sedi, nazionali e internazionali, un’opera in costante pellegrinaggio, ogni volta “Dall’impronta di Gesù”, il dipinto che appare e scompare, già definito “un miracolo tra arte e alchimia”, ha un grande impatto emotivo sui visitatori, credenti o meno. L’artista lo ha realizzato nel 2013. L’anno prima, di Giovedì Santo, dei frati cappuccini le avevano fatto avere una riproduzione a grandezza naturale della Sindone e un anno dopo il dipinto era stato realizzato. Dodici mesi a contatto con l’immagine del Cristo che, per sua stessa ammissione, hanno profondamente cambiato la donna e l’artista. Attraverso l’opera che mostra e cela al tempo stesso, Veronica Piraccini offre così il suo personale contributo artistico al disvelamento della Verità, coniugando – come ha avuto modo di scrivere Mariano Apa – “l’arte al tema della conversione e al riconoscimento dell’evangelizzazione, per il tramite di svolgimenti artistici di una nuova immagine nella specificità della Santa Sindone. L’opera abita quel pneumatico spazio-tempo dell’Annuncio, dove l’immagine della Sindone si offre come icona della Salvezza, e viene artisticamente riletta e reinterpretata come ‘impronta ‘da Veronica Piraccini e attraversa il tempo”. “La pittura così intesa – scriveva invece Gabriele Simongini – porta allo svelamento di mondi e dimensioni inediti, nascosti, generando stupore e meraviglia. L’invisibile, per manifestarsi, ha bisogno del visibile ed entrambi si ricompongono in una unità feconda e rivelatrice”.
Veronica Piraccini
“Ritengo che il problema dell’arte oggi consista nel vedere nuovamente e profondamente che cos’è l’uomo, il quale forse è un’identità varia in un suo flusso illimitato, senza confine o distinzione netta tra interno ed esterno”. Così Veronica Piraccini, bolognese, ma romana d’adozione, Artista, Performer, Maestro in Pittura e Docente di Pittura e Fenomenologia del Sacro. Vince a soli 23 anni la cattedra di pittura all’Accademia di Brera (Milano), per poi passare a Palermo. Frosinone e infine a Roma, dove è titolare della cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti e Coordinatore del Dipartimento di Arti Visive. Esperta di pigmenti, dai più tradizionali e antichi come la Porpora ai più tecnologici, nel 1989 dà vita alla Pittura Impercettibile, tecnica unica per essere Invisibile/Visibile. Le sue opere sono presenti in Collezioni private, Musei e Istituzioni dello Stato. Tiene conferenze e promuove esposizioni e ha fondato a Milano la rivista “Tutto da capo” con F. Leonetti, E. Fiorani, A. Pomodoro e Dadamaino dando inizio ad un movimento artistico dove si argomenta un nuovo immaginario definito “Anti-rappresentazione”. Teorizza anche l’Antisistema nel Sistema stesso come una nuova consapevolezza del fare e del pensare che si determina come “Teopratica”, un suo neologismo a designare un modo diverso di essere nella Ricerca Artistica che sarà anche il titolo del suo libro pubblicato nel 2023 da “L’ERMA” di BRETSCHNEIDER. Tra i numerosi riconoscimenti, ha vinto nel 2016 il premio internazionale “Spoleto Art Festival,” per le importanti attività svolte nel campo dell’arte, anche in favore dei più giovani per i quali cura mostre e seminari.
“Dall’impronta di Gesù“di Veronica Piraccini | Chiesa Santa Maria in Cappella – Vicolo di S. Maria in Cappella 6
Orari: giovedì – Venerdì Santo ore 19.00-22.00. Domenica di Pasqua Messa ore 18.00. Gli altri giorni su appuntamento (Veronica Piraccini T. 328-5489356)
e in orario museo: 9.00-19.00 – T. 06-5803737