‘Libertà di informazione e diritti umani in Somalia e nel mondo’, l’11 luglio convegno in Fnsi
All’incontro porterà la sua testimonianza il giornalista somalo Liban Abdi Warsame. L’appuntamento è alle 10 in sala Walter Tobagi.
Giornalisti e operatori dell’informazione non se la passano bene in Somalia. Secondo l’Index 2024 di Reporter senza frontiere sulla libertà di stampa, il Paese del Corno d’Africa, che si piazza 145esimo sui 180 censiti nella classifica, «rimane il più pericoloso del continente» per gli operatori dei media, i quali per svolgere il loro lavoro devono affrontare continui pericoli, minacce e aggressioni. «Dal 2010 ad oggi – mette nero su bianco Rsf – sono stati più di 50 i professionisti dell’informazione uccisi».
Per accedere un faro sulle condizioni in cui sono costretti a vivere e lavorare i giornalisti somali, l’associazione Migrare, in collaborazione con la Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Ucsi (Unione cattolica Stampa italiana), promuove per giovedì 11 luglio 2024, alle 10, nella sala Walter Tobagi della Fnsi, un convegno dal titolo ‘Libertà di informazione e diritti umani in Somalia e nel mondo’.
Interverranno: Maurizio Di Schino, componente della giunta esecutiva della Fnsi; Maurizio Calò, presidente dell’associazione Migrare; Paolo Lambruschi, giornalista di Avvenire esperto di Africa; Vincenzo Varagona, presidente nazionale Ucsi. Conclusioni a cura di Shukri Said (associazione Migrare).
All’incontro porterà la sua testimonianza il giornalista somalo Liban Abdi Warsame.