Tornano a Fortezza Est in prima assoluta dal 6 all’8 marzo I Tre Barba con “Le nozze di Figaro” portando in scena con la loro solita irriverenza l’opera lirica, giocando al limite della scorrettezza con la poesia operistica di Mozart e Da Ponte

I TRE BARBA presentano

Le Nozze di Figaro

di Wolfgang Amadeus Mozart, libretto di Lorenzo Da Ponte

Adattamento e regia I TRE BARBA 

Con Lorenzo De Liberato, Alessio Esposito, Lorenzo Garufo

Costumi Agostina Imperi

Scene Ignazio Garufo

Light designer Matteo Ziglio

Aiuto regia Francesco Segreto

Produzione Fortezza Est

FORTEZZA EST

6-7– 8 marzo 2025 | h. 20:30

Tornano a Fortezza Est in prima assoluta dal 6 all’8 marzo I Tre Barba con “Le nozze di Figaro” portando in scena con la loro solita irriverenza l’opera lirica, giocando al limite della scorrettezza con la poesia operistica, stritolando l’eleganza mozartiana e concludendo la loro personalissima trilogia dapontiana con una “last dance” imperdibile.

L’opera si sviluppa in quattro atti e ruota attorno alle trame del Conte d’Almaviva, invaghito della cameriera della Contessa, Susanna, alla quale cerca di imporre lo ius primae noctis, proprio il giorno delle nozze tra la cameriera e Figaro, servo factotum del Conte stesso. La vicenda si svolge in un intreccio serrato e folle, in cui le astuzie delle donne e le gelosie degli uomini si contrappongono nel corso di una giornata di passione travolgente, piena di eventi sia drammatici che comici, e nella quale alla fine i “servi” si dimostrano più signori e intelligenti dei loro padroni.

L’intreccio raccontato da Da Ponte ne “Le Nozze di Figaro” è tra i più complessi e farraginosi prodotti dal celebre librettista. L’adattamento si è concentrato sul semplificare il continuo susseguirsi di inganni, stratagemmi ed espedienti narrativi, per restituire al pubblico una struttura più semplice e leggibile, suddivisa in tre capitoli e un epilogo, dando così la possibilità al trio di dedicarsi alla costruzione di scatole comiche, che si montano e si smontano con ritmo frenetico. Il tutto racchiuso in un ambiente dalle tinte fosche, thriller, per creare, come di consueto, un contrasto comico esilarante.

Con il loro consueto stile ironico e grottesco, i Tre Barba trasformano l’opera di Mozart e Da Ponte, in un paradossale “dramma della gelosia”, con tinte “crime” e “underground” a fare da atmosfera ad un’intricatissima corsa contro il tempo, dove la passione smodata si trasforma persino in pericolo.

LE NOZZE DI FIGARO

6-7– 8 marzo 2025 ore 20:30

Fortezza Est Stagione Teatrale 2024/25

SIAMO ARGENTO VIVO – Mutevoli, inquieti, imprevedibili

via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara

Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30

biglietto unico 12.00€

www.fortezzaest.com

info e prenotazioni mail prenotazionifortezzaest@gmail.com

| whatsapp 329.8027943| 349.4356219

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Disponibile da domani il nuovo numero del nostro periodico di informazione culturale “Cultura e dintorni” Numero 35/37

Disponibile da domani in libreria e sui principali store on line il nuovo numero del nostro periodico di informazione culturale “Cultura e dintorni” Numero 35/37. Come sempre un numero ponderoso a dare corpo e vita a un percorso tanto articolato quanto complesso tra Culture e Arti, con in apertura l’intervista a Dacia Maraini, tra le più importanti e autorevoli scrittrici e pensatrici del nostro tempo, e analisi, disamine critiche e approfondimenti dalle Questioni letterarie, alla Poesia, alla Filosofia della visione, alla Scrittura creativa, all’Arte della grafica, all’Antropologia, alle Scienze sociali, alla Scienza, alla Musica, al Cinema, al Teatro, alle recensioni, agli appunti di viaggio, ai racconti e con le interviste a Valentina VentiStefano MarinucciToni Zafra OrtizJacopo LavezzoliDavide SeiditaMarco CesariniFrancesca RemigiLuca ZennaroPaolo Peruzzi, Ludovico Cioffi e ad Andrea Mattioli. E’ possibile ordinarlo anche scrivendo a: redazione@culturaedintorni.it

Buona Cultura a tutti!

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Cosentino (AVS): Assemblea di organizzazione evidenzia l’ottimo lavoro svolto insieme. Continueremo

L’Assemblea di Organizzazione della Federazione del Lazio di Sinistra Italiana segna un punto di svolta nella nostra elaborazione politica. Alla Città dell’Altra Economia a Roma, oggi abbiamo messo in fila i punti di un discorso complesso, tirato le fila di una visione e di un agire che ci hanno portato a essere un soggetto politico centrale, perché il risultato delle elezioni europee  non è stato una parentesi. Ma l’inizio di un percorso politico a cui sempre più persone e realtà stanno aderendo. In questa prospettiva, è con gioia e orgoglio che saluto le iscrizioni a Sinistra Italiana di Christian Raimo e Vincenzo Vita che apporteranno al Partito valore, competenza e passione. La strada intrapresa è quella giusta. Già la prima Conferenza degli eletti e delle elette di AVS tenutasi a Napoli la scorsa settimana ha messo in luce l’evoluzione di un progetto solido, tanto più necessario in un tempo come quello attuale, segnato dal dilagare dell’ultradestra nel mondo. Per questo porteremo questo modello anche nel Lazio dove gli enti locali sono sotto attacco sia dal Governo centrale che dalla Giunta Rocca. Pace, tutela dei diritti, radicamento nei territori sono parole chiave da  perseguire. Così come cultura, trasporti, scuola, economia e sanità: filoni a cui dar seguito, anche per contrastare l’opera di distruzione da parte del Presidente Rocca e della sua giunta. Si apre una nuova fase del nostro partito. Il cambio di passo sarà tangibile.  La strada è tracciata, continuiamo assieme a percorrerla e a costruirla!

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Caterina Ciuffetelli e Paolo di Nozzi “Numeri & Carezze”. Da un’idea e per la cura di Roberto Gramiccia. 15 marzo – 4 aprile 2025

Caterina Ciuffetelli e Paolo di Nozzi

Numeri & Carezze

Da un’idea e per la cura di Roberto Gramiccia

15 marzo – 4 aprile 2025

Associazione culturale Lavatoio Contumaciale

Piazza Perin Del Vaga 4, Roma,

Fuga di Mezzanotte – acciaio temperato, vernice acrilica

Numeri & Carezze è il titolo della doppia personale di Caterina Ciuffetelli Paolo Di Nozzi, che sarà inaugurata sabato 15 marzo 2025, alle ore 17.30, presso l’Associazione Culturale Lavatoio Contumaciale in Piazza Perin Del Vaga 4.

Ideata e curata da Roberto Gramiccia, l’esposizione si colloca all’interno di una location suggestiva, sede dell’Associazione culturale fondata nel 1974 da Tomaso Binga (nome d’arte di Bianca Pucciarelli Menna), in collaborazione con Filiberto Menna celebre critico d’arte, e oggi diretta da Grazia Menna.

La ragione del titolo, solo apparentemente bizzarro, risiede nel desiderio del curatore di portare a sintesi in due parole l’universo di senso entro il quale si colloca e da cui trae linfa l’immaginario creativo di Caterina Ciuffetelli e Paolo Di Nozzi.

Il Coraggio della Pace, acciaio temperato, legno verniciato, base in cemento

Scrive Gramiccia: «Numeri, infatti, è lemma che individua i territori sconfinati della certezza matematica, quella che nella nostra tradizione greca viene fatta risalire ad Archimede ma che ha origini ancora più antiche e provenienza molto più a Oriente rispetto all’area del Mediterraneo e della Magna Grecia. Quello dei numeri è il mondo che fa riferimento a quella razionalità calcolante che informa di sé, oggi più che mai, il pensiero unico, prono di fronte alle logiche di un universo fatto di fredde cifre, di mercato e di tecnologia.

Carezze invece è parola che allude a una polarità opposta. Quella che si riconduce alle province dell’incertezza amorosa, dell’eros, del sentimento, del coraggio e della tenerezza che reca conforto a quella debolezza che trae origine dalla fragilità umana rassegnata. La carezza richiama alla mente il gesto della madre verso il bambino o dell’amante verso l’amata. Simbolo in entrambi i casi di energie primordiali. Ma sciocco sarebbe pensare che nel pensiero razionale il “cuore” non abbia cittadinanza, come insegnano le attuali neuroscienze».

. L’ombra di un’ellisse – filo di cotone tinto a mano cucito su carta intelata – cm 52,5×72,5 – 2024

Le pareti dell’Ex Lavatoio diventano così il teatro di una scena armoniosa, simbolicamente in bilico tra i lavori bidimensionali di Caterina Ciuffetelli e le tre dimensioni spaziali delle opere di Paolo Di Nozzi.

La visione d’insieme restituisce il senso di una compenetrazione di anime e visioni, con la “geometria sentimentale” di Ciuffetelli che dialoga con il “poverismo barocco” di Di Nozzi, nel solco di un percorso all’insegna di una verità misconosciuta: materia e spirito, come razionalità e sentimento, non sono realtà in competizione tra loro ma facce di un’unica medaglia.

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Presentazione dell’Edizione 2025 del Festival Ravenna Jazz.

52a Edizione

Ravenna, 2-12 maggio 2025

Richard Galliano (di Vincent Catala)

Tatiana Eva-Marie

Dal Sud Africa a Napoli, dalla Francia a Chicago, dalla Gran Bretagna a New York, dall’Italia alle rotte della musica nomade: Ravenna Jazz 2025 sarà un’esperienza di ascolti in continuo movimento tra stili, culture e generazioni di interpreti. Grandi nomi ma anche grandi numeri (delle imponenti produzioni orchestrali) caratterizzano i concerti della 52a edizione del festival, che si terrà dal 2 al 12 maggio. Simbolo di questo ecumenismo geografico è il francese Richard Galliano, star del jazz musette che riunisce nella stessa frase musicale cultura europea e argentina. Gli faranno eco il prodigioso revival del jazz gitano della svizzera-newyorkese Tatiana Eva-Marie, le sfumature moderniste dell’astro nascente Léon Phal, i colossi del drumming jazzistico Mark Guiliana Famoudou Don Moye, la scorribanda boogaloo di Mauro Ottolini, le voci dalle più diverse inclinazioni di Karima, Hugh ColtmanJoe Barbieri e dei Baraonna (ospiti dell’Italian Jazz Orchestra).

Ravenna Jazz ospita anche il gran finale dell’iniziativa didattica “Pazzi di Jazz”: una produzione corale-orchestrale di dimensioni XXL, con un vasto organico di baby musicisti affidato alle esperte cure di Mauro OttoliniMauro NegriAlien Dee e Tommaso Vittorini.

Pazzi di Jazz (di Giampaolo Solitro)

Il workshop di “Mister Jazz”, che come da tradizione si integra col programma dei concerti, vedrà la partecipazione di Karima. Il seminario, aperto a tutti gli strumentisti, si terrà al Centro Mousikè (7 maggio).

Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network ETS in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, in convenzione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero della Cultura e con il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna.

Concerti principali: traduzioni jazzistiche della cultura pop

Leon Phal – Stress Killer (di Ben Pi)

Sin dalle sue origini il jazz si è nutrito di musiche ‘altre’, adottandone i contenuti musicali e applicando loro sostanziali mutazioni ritmiche e implementazioni armoniche. Il trittico di concerti principali di Ravenna Jazz 2025 che si terrà al Teatro Alighieri è perfettamente rappresentativo di questa capacità inglobante della musica afroamericana, che ne fa probabilmente il genere musicale a oggi più ‘inclusivo’.

La prima alzata di sipario all’Alighieri rivelerà la presenza del fisarmonicista francese Richard Galliano (9 maggio). Capace di mettere d’accordo le più alte istanze artistiche e il successo popolare, Galliano sarà alla guida del New York Tango Trio, gruppo col quale esibisce una volta di più il suo profondo legame con la musica di Astor Piazzolla, dimostrandosi però anche capace di affrancarsi da essa facendo emergere la propria individualità creativa.

L’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti è ormai di casa al festival ravennate, con produzioni originali dai programmi di volta in volta diversi, così come i solisti ospiti. Quest’anno, l’11 maggio, il trattamento orchestrale jazz-sinfonico sarà applicato alle musiche dei Beach Boys, band tra le più influenti nella storia della musica moderna, capace di influenzare e ispirare la scena musicale internazionale. “Good Vibrations” è un’antologia di brani celeberrimi per la loro solarità ma anche assai sperimentali nell’ambito del pop. Le parti canore, con le armonizzazioni altamente caratterizzanti dei Beach Boys, saranno affidate ai Baraonna, un quartetto vocale che ha fatto delle contaminazioni musicali il suo tratto distintivo.

Anche “Pazzi di Jazz” è una produzione originale che di anno in anno si rinnova nei contenuti musicali, conservando i tratti di una mastodontica realizzazione orchestrale e corale, con una moltitudine di giovanissimi esecutori affidati alle cure di affermati musicisti come il direttore e arrangiatore Tommaso Vittorini, il trombonista Mauro Ottolini, il sassofonista Mauro Negri e il beatboxer Alien Dee. Fulcro musicale di questa nuova edizione del progetto “Pazzi di Jazz” (in scena il 12 maggio) sarà il repertorio della cantante sudafricana Miriam Makeba, intramontabile icona della musica jazz-world.

Live ad alta gradazione: Ravenna 52° Jazz Club

Ravenna 52° Jazz Club” è la sezione del festival con le proposte musicali più curiose, innovative, capaci di portare le orecchie lontano dalle strade sonore più battute, senza rinunciare a nomi di culto. Una programmazione ospitata negli spazi accoglienti dei club e dei piccoli teatri di Ravenna e circondario.

Ravenna Jazz ha fatto del Teatro Socjale di Piangipane il tempio delle voci: e i tre concerti che ospiterà quest’anno confermano questa sua speciale prerogativa.

La vocalist svizzera Tatiana Eva-Marie si esibirà il 4 maggio con la sua Avalon Jazz Band, formazione che ha creato dopo essersi trasferita a New York, esportando così dall’altra parte dell’Atlantico una delle espressioni più tipicamente europee del jazz, il manouche. Il jazz gitano, col suo mix di chanson francese, swing, folk e una spolverata di espressività balcanica, è musica ampiamente dominata dalle chitarre: per poter dire la sua come cantante Tatiana Eva-Marie ha scritto, quando necessario, i propri testi, oltre che gli arrangiamenti, rendendo assai peculiare il gipsy jazz attraverso le sue personali storie.

Il 6 maggio Karima, artista raffinata e versatile nota al grande pubblico grazie alle sue partecipazioni televisive, presenta il suo nuovo progetto “Soulville”, un avvincente percorso tra gospel, soul e jazz. Il repertorio esplora molte sfaccettature della musica americana del Novecento, toccando anche gli spiritual, il repertorio di Broadway e i grandi compositori della canzone statunitense.

L’8 maggio riflettori puntati su Hugh Coltman, cantante inglese ma parigino d’adozione. Artista dalla voce unica, potente e roca, Coltman ha saputo reinventarsi numerose volte: prima rocker poi cantautore folk-rock quindi crooner jazz. Un tragitto lungo il quale ha dribblato non poche convenzioni e infranto tabù stilistici. Le sue esplorazioni del repertorio swing hanno la rara capacità di rivelare dettagli celati e possibilità interpretative inedite ma sempre storicamente attendibili.

Anche il Cisim di Lido Adriano ha una sua tradizione estetica all’interno del cartellone di Ravenna Jazz: artisti o programmi futuristici, il gusto dell’alternativo, l’avanguardia storica o contemporanea. Espressioni che si ritroveranno nelle tre serate ospitate dal Cisim in questa edizione.

Se ne avrà un pregnante esempio il 3 maggio con il giovane sassofonista francese Léon Phal, il cui progetto “Stress Killer” miscela spirito jazz e febbre da ballo, affondando le proprie radici nell’hard-bop mentre esplora le musiche del proprio tempo (club culture, hip-hop, nu-soul, drum’n’bass, afrobeat).

E ancora il 5 maggio con lo statunitense Mark Guiliana, batterista di culto senza confini, dal jazz al rock, impegnato in un mirabolante show in solo, che lo vedrà immerso tra batterie, tastiere e percussioni che farà magicamente ‘cantare’ anche con l’ausilio dell’elettronica.

Famoudou Don Moye, per oltre 50 anni propulsore ritmico dell’Art Ensemble of Chicago, nel suo drumming asciutto e insieme esplosivo e giocoso combina stilemi africani e caraibici con in più lo spirito dell’avanguardia. Il 7 maggio il suo Odyssey & Legacy Trio proporrà un repertorio dedicato in particolare, ma non solo, a Lester Bowie: un fuoco incrociato tra gli strumenti, un incalzare ritmico estroverso in onore dell’ex compagno di storiche imprese musicali.

C’è poi il Mama’s Club, che ospiterà due serate, a partire da quella inaugurale del festival (2 maggio) con il trio del cantante-chitarrista Joe Barbieri: pupillo di Pino Daniele e come lui capace di flirtare con la world music, il jazz e la più nobile tradizione cantautorale, Barbieri si abbandonerà a un viaggio appassionato e personale nell’intramontabile repertorio della canzone classica napoletana. Il 10 arrivano poi gli Alligator Bogaloo del trombonista Mauro Ottolini, con la presenza solistica del sassofonista ravennate Alessandro Scala: un quintetto che esplora il boogaloo, fusione di hard-bop, soul jazz, R&B e ritmi afrolatini che raggiunse la massima popolarità a cavallo tra anni Cinquanta e Sessanta.

PROGRAMMA

Venerdì 2 maggio

Ravenna, Mama’s Club, ore 21:30

“Ravenna 52° Jazz Club”

JOE BARBIERI “VULÍO”

Joe Barbieri – chitarra classica, voce; Nico Di Battista – DB guitar; Oscar Montalbano – chitarra manouche

Sabato 3 maggio

Lido Adriano (RA), Cisim, ore 21:30

“Ravenna 52° Jazz Club”

LÈON PHAL QUINTET

“Stress Killer”

Lèon Phal – sax tenore; Guillaume Couloumy – tromba; Zazimut Roig – pianoforte, tastiere; Rémi Bouyssière – contrabbasso; Baptiste Dolt – batteria

Domenica 4 maggio

Piangipane (RA), Teatro Socjale, ore 21:30

“Ravenna 52° Jazz Club”

TATIANA EVA-MARIE & AVALON JAZZ BAND

“Djangology”

Tatiana Eva-Marie – voce; Dennis Pol – chitarra; Daniel Garlitsky – violino; Wallace Stelzer – contrabbasso

Lunedì 5 maggio

Lido Adriano (RA), Cisim, ore 21:30

“Ravenna 52° Jazz Club”

MARK GUILIANA SOLO SHOW

Mark Guiliana – batteria, percussioni, tastiere, elettronica

Martedì 6 maggio

Piangipane (RA), Teatro Socjale, ore 21:30

“Ravenna 52° Jazz Club”

KARIMA SOULVILLE

Karima – voce; Diego Borotti – sax, clarinetto; Alberto Marsico – organo Hammond; Alessandro Minetto – batteria

Mercoledì 7 maggio

Ravenna, Centro Mousiké, ore 10-13, 14:30-16:30

“Ravenna Jazz”

“Mister Jazz”

WORKSHOP di canto

con KARIMA

“Consapevolmente Canto”

aperto a tutti gli strumenti

Jazz is Here to Stay

Mercoledì 7 maggio

Lido Adriano (RA), Cisim, ore 21:30

“Ravenna 52° Jazz Club”

FAMOUDOU DON MOYE ODYSSEY & LEGACY TRIO

Famoudou Don Moye – batteria, percussioni; Christophe Leloil – tromba; Simon Sieger – pianoforte, organo, trombone

Giovedì 8 maggio

Piangipane (RA), Teatro Socjale, ore 21:30

“Ravenna 52° Jazz Club”

HUGH COLTMAN QUARTET

Hugh Coltman – voce, chitarra; Matthis Pascaud – chitarra; Laurent Vernerey – contrabbasso; Raphaël Chassin – batteria, percussioni

Venerdì 9 maggio

Ravenna, Teatro Alighieri, ore 21:00

RICHARD GALLIANO NEW YORK TANGO TRIO

Richard Galliano – fisarmonica, accordina; Adrien Moignard – chitarra; Diego Imbert – contrabbasso

Sabato 10 maggio

Ravenna, Mama’s Club, ore 21:30

“Ravenna 52° Jazz Club”

MAURO OTTOLINI & ALLIGATOR BOGALOO

Mauro Ottolini – trombone; Alessandro Scala – sax tenore; Luca Marianini – tromba; Emiliano Pintori – organo Hammond; Fabio Nobile – batteria

Domenica 11 maggio

Ravenna, Teatro Alighieri, ore 21:00

 “GOOD VIBRATIONS”

Omaggio ai Beach Boys

ITALIAN JAZZ ORCHESTRA

special guest gruppo vocale BARAONNA

Direttore FABIO PETRETTI

ITALIAN JAZZ ORCHESTRA: Mirco Rubegni – tromba; Giuseppe Zanca – tromba, arrangiamenti; Massimo Morganti – trombone, arrangiamenti;

Nicola Cecchetto – sax alto, flauto; Marco Postacchini – sax baritono, clarinetto basso, arrangiamenti; Thomas Lasca – chitarra;

Max Rocchetta – pianoforte, tastiere, arrangiamenti; Paolo Ghetti – contrabbasso, basso elettrico; Stefano Paolini – batteria, percussioni.

ARCHI. Violini: Cesare Carretta, Aldo Capicchioni. Viola: Michela Zanotti. Violoncello: Anselmo Pelliccioni.

special guest gruppo vocale BARAONNA: Delio Caporale, Eleonora Tosto, Daphne Nisi, Vito Caporale.

Fabio Petretti – direzione, arrangiamenti

Beach Boys video collage: immagini, frammenti di film, concerti, special TV, interviste

produzione originale

Lunedì 12 maggio

Ravenna, Teatro Alighieri, ore 21:00

“Pazzi di Jazz” Young Project

ORCHESTRA DEI GIOVANI & DON MINZONI,

CORO SWING KIDS & TEEN VOICES

diretti da TOMMASO VITTORINI

special guests

MAURO NEGRI – sax alto e clarinetto, MAURO OTTOLINI – trombone & ALIEN DEE – beatbox

“Mama Africa”

Omaggio a Miriam Makeba

Serata finale del progetto “Pazzi di Jazz” dedicata a Carlo Bubani

produzione originale – ingresso libero

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, e-mail: info@jazznetwork.it,

website: www.ravennajazz.it  www.crossroads-it.org  www.erjn.it – www.jazznetwork.it

Ufficio Stampa

Daniele Cecchini

tel. 348 2350217, e-mail: dancecchini@hotmail.com

Direzione Artistica

Sandra Costantini

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15° anniversario per Laboratorio Olfattivo e il lancio della nuova fragranza “Underground Vibes”

15° anniversario per Laboratorio Olfattivo e il lancio della nuova fragranza “Underground Vibes” 

L’evento esclusivo organizzato a Milano da Gruppo Matches 

Milano, 27 febbraio 2025 – Doppia occasione per l’evento straordinario che ha di recente animato Milano: la celebrazione del 15° anniversario di LABORATORIO OLFATTIVO – spazio magico in cui confluiscono le ispirazioni, le idee, i valori e i progetti dei Nasi più eclettici del momento – e il lancio della sua nuova fragranza Underground Vibes. Pensato e curato nei minimi dettagli da Gruppo Matches, l’evento ha rappresentato un tributo all’arte della profumeria e alla continua ricerca di innovazione del brand, attraverso una vera e propria esperienza sensoriale immersiva.

Nell’esclusivo sito di Dazi Milano, nel cuore di Piazza Sempione, è stato ricreato uno spazio che rifletteva perfettamente l’anima della nuova fragranza: audace, intrigante e surreale, fuori dagli schemi. Gruppo Matches ha realizzato ogni aspetto dell’allestimento, immaginando un ambiente che evocasse l’atmosfera underground, realizzando un “viaggio onirico in stile felliniano”, per richiamare le note di Underground Vibes, una fragranza ideata dal maestro profumiere Antoine Lie, noto per la sua firma unica e originale. Un’opera olfattiva capace ancora una volta di stupire e sorprendere. Con note di testa di bacche di ginepro, essenza di cannabis ed estratto di whisky, un cuore che mescola cipriolo, accordo cemento e di elicriso, e un fondo che svela burro d’iris, oud e patchouli, Underground Vibes invita ad un viaggio olfattivo intenso e inaspettato.

La festa ha superato le nostre aspettative – ha commentato Daniela CAON co-fondatrice di Kaon S.r.l. – Andrea Cicini con Gruppo Matches ha perfettamente tradotto l’ispirazione in realtà, cesellando i dettagli di questo progetto in modo sartoriale, affinché rispecchiasse la nostra identità, in una festa che è stata un abbraccio con tutti i nostri amici e collaboratori. Un’esperienza immersiva che si rivelava già dall’ingresso con i richiami all’atmosfera segreta ed underground di certi ritrovi. A partire dalla meravigliosa sede dell’evento, un solenne palazzo che spiccava in una maestosa piazza e che a stento riusciva a contenere il bagliore verde elettrico che invitava ad essere svelato. Il tema psichedelico costruito in ogni dettaglio… musica, luci, atmosfera… acrobati ed artisti ci hanno affascinato accompagnandoci in una dimensione onirica, fatta di stupore, dinamismo e gioco”.

La scenografia, dominata da luci verdi e neon, fumo e una selezione musicale coerente, ha inglobato gli ospiti in un mondo dagli sfumati confini tra arte, musica e profumeria. Performance artistiche uniche, tra cui trampolieri che fluttuavano nell’aria, e altre spettacolari performance aeree hanno affascinato i presenti, creando un’atmosfera di magia e sorpresa. Il DJ set esclusivo, con suoni sperimentali, ha accompagnato la serata fino a tarda notte. Al secondo piano del palazzo, un cammino sensoriale suddiviso in quattro stanze di colori diversi, ha accompagnato gli ospiti attraverso un percorso olfattivo con altrettante quattro fragranze. 

“Cimentarci con un senso potente come l’olfatto è stata una cosa nuova per l’Agenzia – ha detto il suo Ceo, Andrea CICINI –, normalmente ci muoviamo tra e per le immagini, i video, i suoni. Il profumo ha invece una sua grande forza sensoriale ed evocativa, coinvolge la memoria, ha a che fare con il benessere delle persone – non per niente anche nell’architettura c’è sempre maggiore attenzione a definire l’impronta olfattiva come elemento chiave di un luogo o di uno spazio -, in qualche modo stimola il sogno. Dover accompagnare il lancio di un nuovo profumo di un marchio noto a livello internazionale, rispondendo alle aspettative e alle attese che questo sempre crea, e contemporaneamente celebrare efficacemente l’importante traguardo dei 15 anni di attività per un brand affermato come LABORATORIO OLFATTIVO, ci ha portato creativamente a disegnare un’esperienza immersiva e totalizzante, che pensiamo sia stata compresa e apprezzata”.

Qui il video dell’evento: Underground Vibes

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A Fortezza Est dal 27 febbraio al 1 marzo “Tre giorni” di Federico Malvaldi: in scena un racconto che affronta la paura di morire con ironia e irriverenza, sottolineando il cinismo della vita.

Tre giorni

Scritto e diretto da Federico Malvaldi

Con Daniele Paoloni, Francesca Astrei, Veronica Rivolta Luca Carbone

Costumi di Marta Montanelli

Suono di Leonardo Raspolli
Assistente alla regia 
Alice Casagrande
Una produzione 
Compagnia Mauri Sturno

In collaborazione con Remuda Teatro E.T.S.

FORTEZZA EST

27-28 febbraio – 1 marzo 2025 | h. 20:30

In scena a Fortezza Est dal 27 febbraio al 1 marzo “Tre giorni”, spettacolo scritto e diretto da Federico Malvaldi che affronta la paura di morire con ironia e irriverenza, sbattendoci in faccia tutto il cinismo della vita, così brava a prenderci in giro. Protagonisti in scena Daniele Paoloni, Francesca Astrei, Veronica Rivolta e Luca Carbone.

Tre giorni. E dopo? Dopo si vedrà. Rob, un ragazzo malato di cancro alla spina dorsale, non può saperlo. L’operazione ha il 50% di riuscire e il 50% di… beh, avete capito. Tre giorni per fare i conti con se stessi e con tutti i fantasmi del passato. Per accettare che tutto potrebbe finire entrando in quella maledetta sala operatoria. Tre giorni per dire l’ultimo ti voglio bene a una madre rimasta sola, o per ricordare le bravate di gioventù insieme al proprio migliore amico. Tre giorni di paure e di incubi, ma anche di sorrisi e momentanee speranze. Perché proprio a me? Perché la vita è così: si diverte a fregarti. Ma a volte capita che in mezzo alle fregature accada qualcosa di bello. Una parola, uno sguardo, un gesto: Emanuela. Tre giorni per innamorarsi. E dopo questi tre giorni chissà, si vedrà.

Cosa proverò? Si chiede Rob. Non proverai nulla, risponde Emy, senza però saperlo davvero. Perché nessuno sa veramente cosa accadrà dopo. Semplicemente, a un certo punto, tutto si spegne. Il cuore smette di battere, il cervello si ferma, gli organi non lavorano più e la nostra coscienza sprofonda in un sonno senza sogni.

Tre Giorni racconta l’attesa. Quella di una stanza d’ospedale: un luogo senza tempo che ha confini spazio-temporali a sé stanti, contaminati da un realismo magico che mescola tra loro ironia, cinismo, paura e disperazione. L’attesa altera lo scorrere del tempo, lo deforma fino a dilatarlo o a restringerlo. Un secondo diventa un giorno, un giorno diventa una vita. Non è più il tempo esteriore – scandito solo dalle visite dei parenti e dai pasti improponibili dell’ospedale – a scorrere, ma il tempo interiore. Un tempo che non ha regole, confini e che per ognuno di noi è mutevole e differente.

Tre Giorni, in fondo, non parla che di amore e di morte. Della possibilità di provare speranza grazie a uno sguardo che sa di futuro. Ma sperare significa anche affrontare le nostre paure più oscure. Così restiamo lì, vulnerabili e indifesi, ma con la consapevolezza che non si muore mai domani, si muore sempre oggi e allora, oggi, dobbiamo anche vivere.

Finalista al Premio CENDIC Segesta 2019.

Menzione speciale al Premio PaT – Passi Teatrali per la drammaturgia italiana contemporanea 2021.

Vincitore del Premio Pubblicazione Silvano Ambrogi 2020.

Menzione speciale al bando di nuova drammaturgia Prosit! 2023.

Finalista alla prima edizione del bando di nuova drammaturgia del Teatro Stabile di Catania.

TRE GIORNI 

27-28 febbraio – 1 marzo 2025 ore 20:30

Fortezza Est Stagione Teatrale 2024/25

SIAMO ARGENTO VIVO – Mutevoli, inquieti, imprevedibili

via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara

Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30

biglietto unico 12.00€

www.fortezzaest.com

info e prenotazioni mail prenotazionifortezzaest@gmail.com

| whatsapp 329.8027943| 349.4356219

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Lunedì 24 febbraio a Roma il vernissage dell’attesa Personale del pittore Salvatore Pupillo

Lunedì 24 FEBBRAIO 2025 alle 18.00 presso Spazio Sette, in via dei Barbieri 7 a Roma, si terrà il Vernissage della mostra personale del pittore romano Salvatore Pupillo, intitolata “SCENE”. Ad accompagnare le opere, i testi di Silvana Baroni, Pippo Di Marca, Valerio Magrelli e Francesco Gallo Mazzeo.

Roma, 20 febbraio 2025 | La mostra “SCENE” ben appresenta l’evoluzione del percorso artistico di Pupillo, apprezzato per la sua capacità di coniugare elementi espressionisti e informali in opere astratte e minimaliste che restituiscono la realtà attraverso “il graffio netto, che si fa elemento chiave di ogni sua composizione cromatica e disegnativa” e con “Segno e Campo che sono le dualità che lui mette in opera determinando una leggerezza, che è come un respiro dell’area senza perimetro…”(Francesco Gallo Mazzeo). Una leggerezza ben descritta anche da Giancarlino Benedetti Corcos, per il quale “Pupillo dipinge l’invisibile di ciò che la notte lascia al giorno”.

Le opere esposte in “SCENE”, però, un perimetro lo delineano, sia temporale – con realizzazioni che coprono l’arco dal 1991 al 2020 –, sia per una sorta di quinte teatrali, sipari, che vanno ad inquadrare il racconto, poetico, contenuto in molte delle tele.

L’Artista Salvatore Pupillo

Nato a Roma nel 1956, di origini siracusane, ascendenza molto sentita, Salvatore Pupillo sperimenta l’arte fin da bambino e, da autodidatta, diventa esponente di rilievo della pittura italiana emersa a partire dagli anni ‘80. La sua carriera artistica inizia ufficialmente nel 1985 con una mostra a Villa Corsini a Roma. Nel corso degli anni partecipa a numerose esposizioni sia in Italia sia all’estero, consolidando la sua reputazione nella scena artistica contemporanea con la sua ricerca che punta a ridurre e astrarre – e in alcuni esiti a stratificare – i dati sensibili, portando la realtà osservata ad una sintesi estrema che ne rivela la sua essenza più profonda. Un taccuino per catturarne i momenti, camminando, decine di schizzi per tradurli in ispirazioni e infine il dipinto, che poco o niente conserverà, però, di quei disegni. Leggerezza e sospensione è ciò che ama negli artisti che segue e che in qualche modo lo hanno ispirato o lo ispirano tuttora, mentre il dualismo astratto–figurativo non sembra toccarlo, convinto che arte sia “quella che ti trafigge… altrimenti è piatta”. Altro dualismo che il pittore sperimenta è quello tra colore e supporto, in osmotico scambio, facendosi sorprendere dalle rese sempre diverse a seconda della superficie su cui lavora. La sua tecnica punta all’astratto, o meglio ancora al “minimal”, nutrito di luce: immagini sospese in (possibile) espansione. Che se c’è, se percepita da chi guarda, è però appena accennata, “un filo di fumo che fa pensare alla pipa di Magritte” (Enrica Torelli Landini).

Spazio Sette Libreria: uno spazio prezioso

Spazio Sette, libreria situata nel cuore della città, è sempre stato uno luogo amato dai romani, anche quando era diversa la sua destinazione d’uso, e ora è punto di riferimento culturale vitalissimo per eventi letterari e artistici di rilievo, ospitati in sale dall’architettura suggestiva, cui si arriva passando per i libri, a suggerire un dialogo armonioso tra arte e letteratura.

Dettagli del Vernissage

• Data: 24 febbraio 2025

• Orario: ore 18:00

• Luogo: Spazio Sette Libreria, Via dei Barbieri 7, Roma

• Ingresso: Libero

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-vernissage-della-personale-di-salvatore-pupillo-scene-1223199786489?aff=oddtdtcreator

La mostra sarà visitabile, dopo il vernissage di lunedì 24 febbraio, dal 25 febbraio fino al 24 marzo 2025, dal lunedì alla domenica dalle 10.30 alle 20.00, con ingresso libero.

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“Coglians” il nuovo album di PDuRN trio uscito il 18 febbraio 2025 per l’innovativa etichetta musicale nusica.org

Coglians

PDuRN trio

Un osmosi tra uomo e natura che ricorda lo spirito romantico, una riflessione sul tempo, sulle parole, sulle sfumature dell’essere nel mondo. 

Trentaquattresima produzione per nusica.org, associazione culturale impegnata nella promozione e nel supporto di artisti innovativi.

Il nuovo lavoro di PDuRN trio uscito il 18 febbraio 2025. Il disco è anticipato dalla pubblicazione del singolo Alle pendici del Coglians il 7 febbraio.

Si muove in bilico tra sogno e realtà l’ultimo lavoro di PDuRN trio, il cui titolo, Coglians, fotografa il senso di un disco intriso di sensibilità naturale, di una tensione verso l’altro che è insieme ricerca e tradizione, esplorazione e memoria. 

Uscito il 18 febbraio 2025 per l’etichetta musicale nusica.org, l’album vanta il contributo del chitarrista Marcello Abate e trova nel jazz la chiave di lettura di un universo prismatico e sfuggente, in cui il rapporto uomo-natura si esprime nella sua essenza primigenia, quasi cristallizzato dalla maestosità del Coglians, il monte più alto del Friuli-Venezia Giulia.

Ogni composizione si caratterizza per una mutevolezza stratificata, per un significato che sfugge alle categorizzazioni e fissa piuttosto l’attenzione sui dettagli, in uno splendido equilibrio di forma e senso

Così, il trio composto da Daniele Nasi, Giancarlo Patris, Margherita Parenti dà vita a un disco colto e particolarissimo, i cui i brani sembrano comunicare tra loro svelando la ricchezza della parola, l’inesprimibile corrispondenza tra realtà e rappresentazione.

Daniele Nasi è un sassofonista e compositore originario di Reggio Emilia e cresciuto a Chicago, con base a Bologna, attivo nel panorama jazzistico europeo. Il suo percorso musicale inizia sin dalla giovane età con lo studio del pianoforte e poco più tardi del sax, per poi arrivare a frequentare il corso di Sassofono Jazz presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma, dove si laurea nel 2017. Dopo la laurea triennale si trasferisce a Groningen (NL), dove frequenta il NY Jazz Master al “Prins Claus Conservatorium”. Grazie al programma NY Jazz, si trasferisce a New York per un semestre, dove ha la possibilità di studiare con musicisti affermati a livello internazionale quali David Binney, Melissa Aldana. Nel 2019 risulta vincitore del Premio Zelioli 2019, al festival Albinea Jazz, con il progetto BSDE 4tet, con cui pubblicherà il disco “Elevating Jazz Music Vol. 1”, edito per GleAM Records, nel Febbraio 2022. Nel 2023 gli viene assegnato il Premio Internazionale Giorgio Gaslini. Ha avuto occasione di esibirsi in diverse rassegne e festival internazionali, tra cui: Jazz TM (RO), Jazz in the Park (RO), Boomtown Fair (UK), Edinburgh Jazz Festival (UK), Secret Garden (UK), Iboga Festival (ES), Oosterport (NL), Pianos (USA), Die Zentrale (DE), Bologna Jazz Festival (IT), JazzMi (IT), ParmaJazz Frontiere (IT), Albinea Jazz Festival (IT), Guastalla Jazz Festival (IT) ed altri festival e locali in Austria, Germania, Svizzera, Repubblica Ceca, Spagna, Romania, Italia e Paesi Bassi.

Giancarlo Patris è un contrabbassista nato a Genova il 2 Ottobre 1995.

Nel 2009 inizia a studiare chitarra e basso elettrico da autodidatta, e nel 2015 intraprende lo studio del Contrabbasso presso il conservatorio “A. Boito” dove si diplomerà nell’Ottobre del 2019. Nel 2018 partecipa al “premio nazionale delle arti” sezione jazz posizionandosi al secondo posto con un ensemble dal nome “QUINTETTO”. Dal 2019/20 Inizia Il biennio di contrabbasso classico sotto la guida del M° Amerigo Bernardi e del M° Alberto Bocini presso il conservatorio “A. Peri” di Reggio Emilia. Inizia a fare parte dell’orchestra “Toscanini Next”, con la quale si esibirà nel 2020 e 2021 assieme ad ospiti come Wayne Marshall, Mogol, Paolo Fresu, Michaela Costea e Mirco Mariani. Dal 2021 entra a far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana suonando in teatri come la Konzerthaus di Berlino e il Teatro Verdi di Firenze, esibendosi in alcune produzioni anche come primo contrabbasso. Attivo nella scena jazzistica partecipa ai seminari di Nuoro Jazz (2017) e di Siena jazz (2019) e ai workshop tenuti da musicisti di spicco tra cui Paolino dalla Porta, Barre Philips, Bruno Tommaso, Arild Andersen, Alberto Bocini, Anders Jormin, Furio di Castri, Linda May Oh, Harish Ragavan, Morten Halle e Han Bennik.

Margherita Parenti, classe 1997, ha collaborato e collabora con diverse formazioni di jazz e musica originale.

 Attualmente frequenta il biennio presso l’Accademia di Siena Jazz, dove ha la possibilità di studiare con musicisti del calibro di Jeff Ballard, Greg Hutchinson, Ziv Ravitz, Ferenc Nemeth, Nico Gori, Dan Kinzelman, Stefano Battaglia, Francesco Bigoni, Greg Burk e molti altri. Precedentemente si laurea con lode presso il Conservatorio L. Campiani di Mantova. Partecipa inoltre a diversi seminari estivi di jazz, come Nuoro Jazz, Arcevia Jazz, Correggio Jazz e Siena Jazz. Nel 2023 con il progetto L-Ab ft. Francesco Diodati suona al SoundOut Music Festival in apertura a Musica Nuda. Nello stesso anno viene selezionata per partecipare al progetto di residenza artistica “Soundtracks: musica da film”, con il quale ha la possibilità di collaborare con Adele Altro (Any Other) e Karim Qqru (Zen Circus) e di suonare in diversi Festival e teatri, come il Mystfest di Cattolica, il Cinema Massimo di Torino e il Concorto Film Festival di Piacenza; tornerà a quest’ultimo l’anno successivo, insieme al Collettivo Soundtracks 2024 e Roberta Sammarelli (Verdena).

  1. Alle pendici del Coglians (04:03)
  2. Distratto Contratto (04:49)
  3. Wilderness – feat. Marcello Abate (05:15)
  4. Ominous Rain (06:30)
  5. Ogni strato (07:26)
  6. Alle pendici del Coglians – feat. Marcello Abate (04:00)

Daniele Nasi | sax

Giancarlo Patris | contrabbasso

Margherita Parenti | batteria

Guest

Marcello Abate | chitarra

Prodotto da nusica.org, Daniele Nasi, Giancarlo Patris, Margherita Parenti.

Mixato e masterizzato da Michele Morari

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La copertina del nuovo numero del periodico di informazione culturale “Cultura e dintorni” Numero 35/37 edito da Cultura e dintorni Editore

La copertina del nuovo numero del periodico di informazione culturale “Cultura e dintorni” Numero 35/37. Un percorso molto articolato tra Cultura e Arte con interviste e rubriche di analisi e approfondimento dalle Questioni letterarie, alla Filosofia della Visione, alla Scrittura Creativa, all’Antropologia, alla Poesia, alla Musica, al Teatro, al Cinema. In apertura l’intervista a Dacia Maraini tra le più importanti scrittrici e pensatrici del nostro tempo. Un privilegio per tutti noi.

Per info su ordini e disponibilità scrivere a: redazinoe@culturaedintorni.it

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