Esce oggi “Sublimazione Fallita”, il nuovo disco di Metronautica. Trentatreesima produzione di nusica.org innovativa associazione culturale ed etichetta musicale molto attiva nella promozione e nel supporto di artisti innovativi

E’ uscito oggi Sublimazione Fallita, il nuovo disco di Metronautica.

Un viaggio nella nebbia esistenziale. Una consapevolezza che procede dal dubbio, nell’enigmatica simbiosi di dodecafonia, serialità, improvvisazione radicale, Free Jazz e musica elettronica. Trentatreesima produzione per nusica.org, associazione culturale che promuove e supporta artisti innovativi. Il nuovo lavoro di Metronautica, in uscita in formato digitale e fisico il 18 gennaio 2025. L’uscita del disco è anticipata dalla pubblicazione del singolo 2C il 10 gennaio.

È un percorso multiforme quello intrapreso da Metronautica in Sublimazione fallita, nuovo disco in uscita il 18 febbraio 2025 per l’etichetta musicale nusica.org. 

Il titolo già condensa il senso di un’operazione condotta sul filo dell’esplorazione e di una nuova consapevolezza, laddove i tentativi di categorizzazione risultano fallaci, o quantomeno parziali. 

È la mutevolezza il grande fuoco del disco, l’idea che sia possibile superare lo scarto tra realtà e definizione univoca per andare oltre, per esplorare nuovi confini. Così l’arte, che nella concezione di Metronautica (collettivo nato nel 2021 da un’idea del trombettista Michele Tedesco e del pianista Luca Dalla Gasperina) non è mai mera contemplazione ma strumento d’azione, di interpretazione del proprio sé e del mondo. 

Suggestivi e colti i riferimenti a Italo Svevo e Miguel De Unamuno, che rispettivamente ne La coscienza di Zeno (1923) e in Niebla (1914) ragionano sulle crepe che solcano la superficie del quotidiano, sull’inganno del concetto di normalità, o meglio di normatività. 

Così Sublimazione Fallita si pone come un tentativo di “disordine”, come volontà di destabilizzare nell’intento di affermare una propria identità, limpida ma camaleontica: un viaggio attraverso una nebbia esistenziale per giungere a una consapevolezza interiore scaturita dal dubbio, in grado – a sua volta – di generare e proporre nuove soluzioni. 

Il tutto, musicalmente tradotto in una Suite per sei strumenti che vede la costante simbiosi di elementi stilistici propri della serialità, della dodecafonia, dell’improvvisazione radicale, del “Free Jazz” e della musica elettronica

Michele Tedesco ha 27 anni ed è un musicista di origini classiche passato poi al pop e al jazz, giungendo, infine, alla contemporanea. Partecipa a varie trasmissioni televisive sulle reti Rai, come prima tromba, e Mediaset. Suona con artisti italiani e stranieri tra cui Fabrizio Bosso, Mauro Beggio, Georgios Tsolis ,Maria Schneider e altri ancora. Incide album per Emme Records, New Interplenetary Melodies, Blue Serge, Cose Sonore, Sony Music, Dodicilune e altre. Finalista in diversi concorsi quali Chicco Bettinardi, Massimo Urbani,Roma Jazz Contest, Barga Jazz Contest. Partecipa a festival jazz nazionali ed internazionali quali Sile Jazz, Treviso Suona Jazz, Garda Jazz, Valdobbiadene Jazz e Inntoene Jazz. Sotto il profilo compositivo, le prime produzioni si ispirano ad un carattere di natura post- bop, per poi procedere verso composizioni da un sempre più sentito schema contrappuntistico, fuso a sonorità sia acustiche che elettriche con una, si potrebbe definire, quasi costante inclinazione per la musica seriale e atonale, frutto di una passione,nata durante gli studi pianistici, per autori come Arnold Schoenberg, Alban Berg e Anton Webern. 

Luca Dalla Gasperina, nome d’arte Digi, scopre la passione per la musica fin dalla tenera età: fisarmonicista prima, pianista pop, rock e jazz poi, ama destreggiarsi fra vari stili pescando in maniera estemporanea dal proprio bagaglio culturale e musicale. Lo spazio lasciato all’improvvisazione è rilevante, nell’intento di dare sempre nuova vita alle esecuzioni. Attualmente è cantante e tastierista, oltre che compositore e arrangiatore, per Altera Nexa, progetto jazz-rock padovano, e pianista e compositore per Metronautica, quartetto post bop veneto. 

Federico Lincetto, bassista e contrabbassista di provata esperienza musicale, approfondisce lo studio del basso elettrico con Alain Caron e Alessandro Fedrigo, e del contrabbasso con Francesco Angiuli e Marco Privato. Partecipa nel 2011 e nel 2017 ai seminari di Umbria Jazz Clinics, sotto la guida di Oscar Stagnaro, ricevendo nel 2017 il riconoscimento “Recognition of Outstanding Musicianship” dal Berklee College of Music (Boston). Nel 2022 arriva secondo al concorso “Bettinardi “di Piacenza con la formazione “Nameless Quartet”. Nel 2023 entra a far parte del progetto del pianista Marcello Tonolo “Italia Standard”. Attualmente si sta formando presso il conservatorio Pollini di Padova, con i docenti Marc Abrams, Andrea Lombardini, Marcello Tonolo, Michele Polga e Simone Graziano. 

Thomas Osho Zausa ha iniziato a studiare musica all’età di 10 anni alle scuole medie. Inizia lo studio della batteria all’età di 12 anni, proseguendo gli studi privatamente con vari maestri fino all’età di 21 anni, quando si iscrive al corso accademico di batteria & percussioni jazz presso il conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto. Qui ha proseguito gli studi, diplomandosi nel 2024. Approfondisce ulteriormente la conoscenza dei vari strumenti attraverso lezioni, seminari e clinic di maestri italiani e internazionali. Nel 2022, con il progetto “Nameless Quartet”, vince il secondo premio nella sezione gruppi del Concorso nazionale jazz “Chicco Bettinardi” di Piacenza. Nel gennaio 2023 ha pubblicato il suo primo album con il progetto/quartetto “Metronautica” (prima “Nameless Quartet”). Nell’agosto dello stesso anno il progetto viene selezionato tra i quattro finalisti del concorso nazionale “Barga Jazz”. Dal 2020 svolge l’attività di insegnante in diverse scuole. Suona spesso in diverse formazioni, soprattutto in ambito jazzistico. 

  1. 1A_1b (03:18)
  2. Ambient 1 (03:25)
  3. Ambient 2 (02:48)
  4. 1C (00:15)
  5. Ambient 3 (04:47)
  6. 1D_2A (00:15)
  7. Ambient 4 (06:33)
  8. 2A BIS (00:06)
  9. 2B (00:26)
  10. Ambient 5 (09:27)
  11. 2C (00:33)
  12. 2D (04:09)
  13. 3A (01:49)
  14. Ambient 6_3A (05:34)

Michele Tedesco | tromba, composizione, regia audio 

Luca Dalla Gasperina| tastiere 

Federico Lincetto | basso 

Thomas Osho Zausa | batteria 1 

Guests 

Lorenzo Cucco | sax 

Gian Ranieri Bertoncini | batteria 2, rec, elettronica, post produzione, mix, 

master e coordinatore regia audio 

Registrato nel Gennaio 2024 da Gian Ranieri Bertoncini presso 

“Bertoxi Studio”, Santorso (VI) 

Cover by Gian Ranieri Bertoncini 

Foto by Lorenzo Badin  

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Il Maestro italiano Stefano Miceli nel Duomo di New York per dirigere il celebre “Requiem” di Mozart con la sua New York Academy Orchestra.

Il Maestro Stefano Miceli

New York, 14 gennaio 2025 | Sarà il Maestro Stefano Miceli, pianista e direttore d’orchestra italiano, ma residente a New York, a dirigere una delle pagine più significative della storia della musica, la Messa da Requiem KV 626 di Wolfgang Amadeus Mozart per soli, coro ed orchestra, nel Duomo più conosciuto al mondo, la Cattedrale di San Patrick sulla Quinta Avenue nel cuore di Manhattan.

“Sono molto felice di questa notizia – commenta Stefano Miceli – poiché questo concerto sintetizza l’impegno, il dialogo e la volontà di costruire un ponte tra i giovani, la fede, l’Italia e New York. Per quanto abbia già diretto il Requiem di Mozart con l’orchestra da camera della Scala e della Fenice di Venezia, questa occasione – continua il Maestro – rappresenta un debutto importante presso uno dei luoghi di culto più significativi al mondo e ringrazio vivamente il Rettorato di San Patrick, il Direttore Musicale della Cattedrale Jennifer Pascual ed il giovane e virtuoso sacerdote don Luigi Portarulo della Diocesi newyorkese, con i quali mi sono confrontato direttamente sul significato importante di questo concerto, che si terrà il 6 novembre 2025 in occasione delle settimana delle festività religiose”.

Il Maestro Stefano Miceli guiderà la New York Academy Orchestra, compagine sinfonico orchestrale da lui stesso voluta e che per l’occasione accoglierà anche musicisti italiani di primo ordine.

La musica – conclude Miceli – é la lingua dello spirito. Fa vibrare allo stesso modo sia chi la produce sia chi l’ascolta, e quando avviene in un luogo di culto, si trasforma in un dono!

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Diana Daneluz

X Ufficio Stampa del Maestro Stefano Miceli 

Appia Entertainment Productions, LLC – USA

e-mail: appiaproductions@gmail.com

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La recensione di Luisa Tramontana alla silloge poetica di Luca Carbonara “Giallo grano i capelli tuoi” edita per i tipi di Cultura e dintorni Editore

Le poesie di Luca Carbonara, brevi ma molto intense, ci regalano versi di un poeta che si rivela piuttosto come pittore dell’amore per la donna e per la natura. 

Possiamo vedere con gli occhi dell’anima immagini rubate alla natura: una stella, l’aurora, la luce, il vento, la spiaggia, il mare, una farfalla, un mandorlo in fiore, la notte siderale, petali di luce, occhi di tigre e di falco, le lucciole, la luna. In ogni poesia, quasi in ogni verso, c’è il mondo allo stato naturale, avvicinato e paragonato, anzi immedesimato e immerso nella donna amata.   

La natura con varie sfumature partecipa all’amore del poeta per una ragazza che viene perfino identificata con il divino: una donna vista come un giovane virgulto che all’aurora fa risplendere sul mondo la sua luce bianca, e per questo anche (quel) dio che l’ha generata e resa pura, la ama in quanto lei si manifesta come lo specchio di una bellezza che non si può neanche raccontare con parole umane: specchio che riflette la luce divina paragonabile al sole, che con i suoi raggi invia i suoi segnali luminosi a lunghe distanze, sulla terra e sull’umanità intera. Specchio che con l’immagine riflessa e trasparente della donna fa intravedere il divino, l’eterno, l’immutabile; non lo specchio attraverso il quale vediamo la realtà per come è, o lo specchio come simbolo di precarietà e fugacità del tempo, oppure come quello magico che ci fa intravedere quello che vorremmo. Lo specchio che ci mostra Luca Carbonara è diafano, chiaro, limpido e trasparente, ci permette di scoprire l’anima di una stella, è uno specchio di luce dove anche il cuore risplende come un brillante. La natura nelle sue manifestazioni anche più piccole, quasi invisibili, è sempre emanazione diretta del divino, tanto che perfino le foglie, nelle cui venature risiede proprio l’essenza divina, possono essere definite “celestiali”.   

La donna stessa è pura essenza di luce, è emanazione del respiro ancestrale della vita, è figlia della notte in cui è avvenuta la creazione: i due opposti, luce e buio, non si contrappongono mai, al contrario sono entrambi partecipi della divinità della donna, sono i due elementi che danno la vita al mondo nella pace di una spiaggia dove le tempeste sono sconosciute. 

Il poeta lancia sprazzi di parole, si diverte con giochi di luce, mostra immagini di una delicatezza infinita, che ci fanno intuire la divinità della donna, senza mai descriverla con caratteristiche specificamente umane, piuttosto rendendo la sua visione quasi trasparente, diafana, eterea, intoccabile e impalpabile: la donna vestita di aurora, con i colori della primavera tra i capelli, che si muove in spazi sublimati dalla sua presenza, spazi che accarezzano “audaci” i suoi movimenti aggraziati. Il poeta vorrebbe nascondersi negli angoli bui della bocca della donna, e baciare le sue labbra come un naufrago nel mare dell’oblio, dimentico del mondo, e parlare al cuore della donna, nella notte che brilla di stelle innamorate. Stelle che illuminano la notte e giorno che senza la donna è senza vita ed è solo ombra: il giorno si rianima solo davanti alla bellezza del viso della donna, per questo notte e giorno sono continuamente in lotta per la luce che emana dalla donna, e la sua bellezza è il respiro dell’eternità. 

Il poeta rivela una tale maestria nella scelta, nella cura e nella posizione stessa delle parole per mostrarci il suo amore, il candore del suo sentimento e la bellezza della donna immersa nella natura che la trasposizione della poesia in prosa appare molto distante dallo spirito del poeta, in quanto cancella ogni profondità di immagini e di sentimenti, lasciando il lettore quasi indifferente.    

“Ginevra respiro di una stella 

la mela del peccato sei tu stilla  

di luce che rosso vive le labbra 

un cuore disegnano piccole le 

 

tue mani contengono il destino   

umbratili i tuoi occhi sfidano  

nude le gambe sono fili d’oro  

che brillano come spighe di grano  

 

maturo non sarà mail il tempo della 

mietitura il tuo ma della bellezza 

fino allo sfinimento del tramonto 

Ciò che rimane dopo la lettura della poesia sono i colori vivi che il poeta associa ai vari elementi dell’amore e della natura. Colori che nei versi del poeta rifulgono, mentre nella parafrasi perdono la loro vitalità. 

Ginevra, sei come il respiro di una stella, 

Tu sei la mela del peccato, (sei una) stilla di luce (che si posa sulle) labbra 

Vive che disegnano un cuore rosso, 

le tue mani piccole contengono il destino (che anche) i tuoi occhi umbratili 

sfidano,  

le gambe nude sono fili d’oro che brillano come spighe di grano maturo 

 non verrà mai per te il tempo della mietitura ma la tua bellezza (durerà) fino alla fine del mondo. 

Immortalità della bellezza e amore eterno: questi sono i motivi principali che il poeta vuole proclamare, e sono espressi attraverso simboli e colori: il rosso del cuore, il giallo oro del sole e del grano maturo, il bianco della luce; la bellezza della donna è una tentazione per il genere umano, la grandezza della donna si misura dalle mani piccole che contengono in sé tutto il destino del mondo, la sua bellezza non sarà mai falciata via, ma si perpetuerà in eterno fin quando splenderà il sole. 

Negli ultimi versi della raccolta  ritorna il colore giallo del grano, ma questa volta è il giallo dei capelli della donna amata, capelli che sono sovversivi come i pensieri (immagine che ci rappresenta la donna come una rivoluzionaria), e allo stesso tempo audaci nel vento impetuoso (capaci di sfidare le avversità), nel vento che libera la mente ( nelle avversità e nelle tempeste della vita si apre la mente, essa viene forgiata alla libertà), mente che palpita di peccati e di virtù (non è il corpo che si lascia andare alle trasgressioni e poi si ricompone nella virtù, ma è nella mente che palpitano, respirano, si avvertono il desiderio di compiere peccati ma anche la disposizione dell’animo volta a fare bene e a redimersi). 

Giallo grano i capelli tuoi 

Sovversivi come i pensieri 

Audaci nel vento impetuoso 

Che libera (è) la mente 

Palpita di peccati e di virtù. 

Un amore potente, immutabile ed eterno, libero e audace, trasgressivo e pieno di desiderio, soave e dolce, naturale e divino: questo è l’amore che il poeta ci vuole raccontare, per cui vale la pena vivere. 

Luisa Tramontana

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Il film palestinese “From Ground Zero” distribuito da Revolver nella short list degli Oscar 2025

Il film palestinese From Ground Zero distribuito da Revolver nella short list degli Oscar 

Il film su Rotten Tomatoes ha una media  del 96%, ed è tra i favoriti alle nomination. Il regista Michael Moore è produttore esecutivo

Il film From Ground Zero entra nella short list dei candidati agli Oscar 2025. La pellicola palestinese è distribuita in Italia da Revolver, e la short list è stata annunciata ieri dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

“Il film è valido e sta uscendo in diversi Paesi, in un momento molto delicato dal punto di vista mediatico” afferma il distributore Paolo Maria Spina. “Ovviamente essere nella quindicina è un riconoscimento importante, ma sapevamo che il distributore nord-americano WaterMelon da Chicago, stesse svolgendo un ottimo lavoro promozionale al film in tutti gli States e in California, dove è stato proiettato con ottima accoglienza al festival di Palm Springs”

From Ground Zero ha ottenuto su Rotten Tomatoes – raccoglitore di recensioni che funge da termometro per le nomination degli Oscar – un punteggio di 96%: si affianca alle altre quattordici pellicole selezionate dai votanti dell’Academy. Le candidature per la 97a edizione degli Academy Awards saranno annunciate domenica 19 gennaio 2025, posticipate di due giorni a causa degli incendi di cui Los Angeles è vittima. L’edizione degli Oscar si terrà domenica 2 marzo 2025 al Dolby® Theatre presso l’Ovation Hollywood.

From Ground Zero è composto di ventidue cortometraggi, concepiti sia in chiave documentaristica che in forme narrative a soggetto. Qui si mostra la vita quotidiana nella gigantesca tendopoli formata da oltre un milione di sfollati dalle macerie fumanti della città di Gaza. E’ una testimonianza, quasi unica nella sua esposizione, della situazione contingente e dello stato d’animo di un intero popolo. I corti sono diretti da ragazze e ragazzi della striscia di Gaza, tra i 19 ed i 28 anni, in parte allievi della scuola di cinema organizzata dalla Fondazione Masharawi in Palestina. I corti compongono uno spettacolo di 1h 55′, che oscilla tra cinéma vérité e finzione poetica. È prodotto da Rashid Masharawi e Laura Nikolov.

Il regista Michael Moore – – vincitore dell’Oscar nel 2002 con Bowling a Columbine – si è associato come produttore esecutivo del film. “Questi registi palestinesi hanno compiuto un miracolo cinematografico. Hanno realizzato un film brillante nel mezzo di quello che Amnesty International e Human Rights Watch hanno ora dichiarato un genocidio – afferma – le uniche armi che Rashid e questi 22 coraggiosi registi palestinesi a Gaza hanno sono le loro telecamere e la loro creatività. Nessun regista, scrittore o artista dovrebbe mai dover raccontare la storia del proprio sterminio”.

Revolver distribuisce in sala e per i diritti Tv e VoD il film “From Ground Zero sul territorio Italiano. La produzione è di Masharawi Film Fund, Coorigines Production. Il film è stato presentato ufficialmente al Torino Film Festival, al MedFilmFest di Roma, al Gender Bender di Bologna, a Taormina, quindi a Corto Dorico. La première mondiale ufficiale si è svolta al festival di Toronto lo scorso settembre 2024, ma già precedentemente il film era stato presentato in vari festival europei, tra i quali Taormina, quindi programmato presso altri importanti eventi internazionali, tra i quali Sarajevo, Salonicco, Montpellier, Istanbul, Valencia, il Cairo, Orano, Red Sea, diversi festival sui Diritti Umani, tra i quali l’UNESCO Fest di Parigi,  e sarà ufficialmente presentato anche a  Buenos Aires, Oslo, Malmoe, e svariati altri appuntamenti mondiali.

Revolver, sta coproducendo il sequel, dal titolo From Ground Zero + , formato da 4 cortometraggi narrativamente più impegnativi, da 25′ ciascuno, (il primo è già in montaggio, il secondo in realizzazione. nella tendopoli di Rafah, a sud di Gaza). Ne sarà realizzata la post produzione presso il nuovo Consorzio di Laboratori ad Ancona, “Lanterna Rossa”.  Sarà una coproduzione: Palestina, Francia, Italia, Giordania, EAU; pronta per l’inizio d’ autunno 2025, con già l’interesse di importanti distributori internazionali europei.

Il distributore USA  è “WaterMelon Pictures” che lo sta distribuendo presso eventi,  sale e festival locali in Nord America,  svolgendo la necessaria promozione  pre-Oscar in California. Inoltre, sono in corso trattative di vendita presso importanti piattaforme e broadcasters americani, dove dovrebbe approdare successivamente al circuito-theatrical.

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Un film sui N.E.E.T. e la leva obbligatoria: una commedia italiana che sfida le convenzioni

Un film sui N.E.E.T. e la leva obbligatoria: una commedia italiana che sfida le convenzioni
In anteprima al Cinema Adriano il prossimo 15 gennaio alle 21

Roma, 8 gennaio 2025 – Blue Film Distribuzione, Cydia Film e Stemo Production sono lieti di annunciare l’uscita del nuovo film “N.E.E.T”, un’opera diretta da Andrea Biglione. Il film sarà presentato in anteprima a Roma il 15 gennaio alle ore 21 al Cinema Adriano e sarà disponibile in tutti i cinema d’Italia a partire dal 16 gennaio.

Il fenomeno dei N.E.E.T

In un’epoca in cui la situazione dei giovani in Italia è diventata sempre più critica, un nuovo film si propone di far luce su una tematica spesso trascurata: quella dei N.E.E.T., acronimo che sta per «Not in Education, Employment or Training». Il regista del progetto, entusiasta di portare all’attenzione del pubblico questo fenomeno sociale, sottolinea come dopo la pandemia il numero di giovani che si trovano in questa condizione sia aumentato e come molti di loro non siano neppure consapevoli del loro stato. Con percentuali che superano il 20% e raggiungendo picchi del 26%, l’Italia detiene il triste primato europeo in questo settore.

Sinossi del film

Il film esplora le vite di quattro ragazzi, definiti dallo stesso regista «asintomatici», che si ritrovano coinvolti in un’inaspettata iniziativa governativa: la reintroduzione della leva obbligatoria. La decisione, intrapresa da una ministra autoritaria e conservatrice (interpretata da Caterina Murino), viene presentata come una soluzione coercitiva a un problema che ha radici profonde nella società italiana.

Significato del film

Il nucleo della narrazione ruota attorno al contrasto tra l’imposizione della leva obbligatoria e le reali necessità dei giovani. Se da un lato la misura viene utilizzata in modo punitivo, dall’altro alcuni ragazzi riescono a convertirla in un’opportunità, mentre altri rimangono indifferenti al cambiamento. Questo dualismo diventa il motore creativo del film, che si propone di affrontare le complessità delle scelte e delle opportunità nella vita di questi giovani.

Il regista definisce la sua seconda opera una «commediaccia»: un termine che racchiude la singolarità e il tono audace del film, capace di trattare argomenti attuali e rilevanti con un linguaggio semplice e accessibile, tipico della commedia italiana. L’opera si preannuncia come un’analisi profonda e ironica della realtà giovanile, invitando il pubblico a riflettere sulle conseguenze delle politiche giovanili e sull’identità di una generazione costretta a confrontarsi con un futuro incerto.

Con un mix di satira sociale e umorismo, il film si pone l’obiettivo di stimolare un dibattito necessario su una questione che non può più essere ignorata, facendo emergere la voce di chi vive ai margini della società.

Punti chiave del film

Tematica sociale rilevante

N.E.E.T., una fascia di ragazzi e ragazze tra i 18 e i 30 anni che non studiano, non lavorano e non cercano attivamente un impiego. Nel 2025, questa realtà rimane drammaticamente attuale con circa quattro milioni di giovani italiani ancora considerati inoccupati.

Leva obbligatoria

In un tentativo di arginare il fenomeno dei N.E.E.T., il governo italiano decide di reintrodurre la leva obbligatoria per un milione di giovani under 30. Questi ragazzi avranno un solo mese di tempo per trovare un lavoro vero, evitando così un intero anno di servizio militare.

Un cast di talenti

Il film vanta un cast di eccezione, tra cui Maurizio Bousso, Daniele Rocci, Daniele Trombetti, Chiara Vinci, e la partecipazione di Caterina Murino, Fabrizio Biggio, Pietro De Silva, Celeste Savino, Mietta, Marta Filippi, Alice Luvisoni e Giulia Vittoria Cavallo.

Colonna sonora originale

La colonna sonora, che arricchisce ulteriormente l’esperienza cinematografica, è stata composta da Giancane, offrendo un’atmosfera unica e coinvolgente.

Un’opportunità di riflessione

Il film invita a riflettere sulle sfide e le opportunità che i giovani di oggi affrontano, esplorando le conseguenze di una società che fatica a integrare i propri giovani nel mondo del lavoro.

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Debutta in prima assoluta a Fortezza Est dal 16 al 18 gennaio “Speed” un flusso di coscienza che attraverso la storia di un ragazzo gay, tra droghe e relazioni violente, indaga nel profondo dell’animo umano.

SPEED

Con Maziar Firouzi

Regia Paolo Panizza

Di Roberto Simonte

Produzione La camera rossa

In collaborazione con Fortezza Est

FORTEZZA EST

16-17-18 Gennaio 2025| h. 20:30

Dal 16 al 18 gennaio debutta in prima assoluta a Fortezza Est Speed la prima produzione targata “La camera rossa”, nuova realtà milanese fondata da Paolo Panizza, Maria Luigia Gioffrè e Roberto Simonte. Il progetto performativo, co-prodotto da Fortezza Est, a seguito del bando Pillole #tuttoin12minuti, è un’autonoma trasposizione dell’ “In exitu” di Testori, e vede in scena il performer Maziar Firouzi.

Speed racconta il percorso di un ragazzo gay in una città come Palermo che nasconde le proprie diversità, ma al tempo stesso le abbraccia senza remore.

Eppure, lui fugge dalla città, dalla madre dal culo flaccido esposto, una madre ormai perennemente sdraiata su un divano in attesa che il padre torni. E così in una fredda Milano cercherà l’amore nei bagni degli autogrill, nelle discoteche, prostituendosi per permettersi le droghe. Le conosce tutte, ce le racconterà tutte.

Sino alla fine, quando stanco di questo suo perdersi tra droghe e relazioni violente, causerà un disagio al transito della metropolitana. Il testo, marcatamente non teatrale, si muove in una narrazione non lineare, tra liricismi e affondi emotivi.

Una performance a tratti estranea alla forma teatrale, che interagisce con gli spettatori, con i quali il performer dialoga costantemente, verbalmente e fisicamente, ed ai quali è affidata l’evoluzione narrativa stessa.

Speed è un flusso di coscienza che attraversa il profondo dell’animo umano, le viscere, i bassi fondi, le debolezze. In una storia che potrebbe appartenere a chiunque, senza età, e senza luogo.

La visione dello spettacolo è consigliata ad un pubblico maggiorenne.

Paolo Panizza Si è formato come attore presso la Stella Adler Studio of Acting di New York City e al Centro Teatro Attivo di Milano, e come physical performance maker nel programma CPPM (Contemporary Physical Performance Making) a Tallin. In teatro ha recitato in produzioni come: Terrore e miseria del terzo reich e La cucina di Wesker, al teatro Franco Parenti per la regia di Fabio Cherstich. Ha lavorato come assistente alla regia di Lara Franceschetti, Fabio Cherstich, Mattia Giorgetti, Mariano Furlani e anche nell’opera per James Conway (English Touring Opera). Nel 2021 è finalista (co-regia con Agnes Oberauer) per l’open call internazionale under40 per performance site-specific alla Biennale di Venezia College 2021. Nel Luglio 2022 è finalista alla Biennale di Venezia College per Registi under35 con Ratti – Talent Show per un’Apocalisse con finale aspettacolare. Nel 2024, a seguito di due residenze (a Sarzana presso spazio NIN e a Barcellona presso NAU IVANOW) mette in scena Ratti nella sua forma definitiva presso il Teatro OUTOFF a Milano con il sostegno di MOVIN’UP SPETTACOLO – PERFORMING ARTS 2023/2024, a cura di MIC Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo e GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani insieme con Regione Puglia – TPP Teatro Pubblico Pugliese e con GA/ER – Associazione Giovani Artisti dell’Emilia Romagna.

Maziar Firouzi Attore e performer italo-iraniano. comincia col teatro a palermo a 12 anni. A 18 la prima esperienza cinematografica con Raoul Ruiz, a 21 Emma Dante con “Via Castellana Bandiera”, e poi ancora a 22 Sebastiano Riso con “Più buio di mezzanotte”, Gianfranco Cabiddu con “La stoffa dei sogni”, a 23 Salvo Cuccia con “Lo scambio”. A 24 anni decide di fermarsi e studiare, lo fa con Pierfrancesco Favino nella sua neo formata scuola: L’oltrarno, a Firenze. Dopo tre anni di studio matto e disperatissimo si porta con se il metodo Meisner e il lavoro sulla voce di Kristine Linklater che diventano i strumenti principali del suo bagaglio. Ritorna sugli schermi con “Io sto bene” di Donato Rotunno, e con “Romulus 2”, “Shotgun” di Marta Savina e “Spaccaossa” di Vincenzo Pirrotta. Parallelamente la sua passione per l’arte lo porta a collaborare con: Industria Indipendente, Rä di Martino, Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, Diego Gualandris, Francesco Pedraglio, Alterazioni Video e i Masbedo

SPEED

16-17-18 Gennaio ore 20:30

Fortezza Est Stagione Teatrale 2024/25

SIAMO ARGENTO VIVO – Mutevoli, inquieti, imprevedibili

via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara

Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30

biglietto unico 12.00€

www.fortezzaest.com

info e prenotazioni mail prenotazionifortezzaest@gmail.com

| whatsapp 329.8027943| 349.4356219

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Cosentino (AVS): Acca Larentia: verso la normalizzazione delle liturgie neofasciste

Cosentino (AVS): Acca Larentia: verso la normalizzazione delle liturgie neofasciste

Anche quest’anno siamo spettatori e spettatrici della sfrontata e ignobile manifestazione fascista ad Acca Larentia. 

Da destra si parla di “pacificazione”, parola che in realtà suona come “normalizzazione” di liturgie e tradizioni neofasciste.  

“Rocca attacca l’amministrazione di Roma, Gasparri attacca la magistratura, tutti allineati e coperti in difesa di una commemorazione che diventa dimostrazione sempre più alla luce del sole, in barba alla Costituzione, dell’operatività di fronde neofasciste”: così il segretario regionale di Sinistra Italiana Danilo Cosentino. 

“Mentre la città, medaglia d’oro al valore militare per la Resistenza, subisce imposizioni di targhe, manifesti, scritte con caratteri del ventennio, croci celtiche, a noi non resta che gridare, come quel cittadino poche ore fa: “Viva la Resistenza!”. E identificateci tutti e tutte”. 

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Don Giovanni Merlini, primo Beato del Giubileo!

Don Giovanni Merlini, primo Beato del Giubileo! 

Gli appuntamenti in occasione della beatificazione di don Giovanni Merlini, 

Missionario del Preziosissimo Sangue e III Moderatore Generale 

All’inizio dell’Anno giubilare la Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, fondata da San Gaspare del Bufalo il 15 agosto 1815 presso l’abbazia di San Felice a Giano dell’Umbria (PG) e quella delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, fondate ad Acuto (FR) da Santa Maria De Mattias il 4 marzo 1834, gioiscono in occasione della beatificazione di don Giovanni Merlini, Missionario del Preziosissimo Sangue e III Moderatore Generale dell’Istituto, nonché direttore spirituale di Santa Maria De Mattias. 

 

«Per noi Missionari del Preziosissimo Sangue sarà veramente motivo di gioia che tale evento cada nel giorno del 152º dies Natalis del nuovo Beato» – afferma don Emanuele Lupi, Moderatore Generale della Congregazione. «Don Giovanni, infatti, è tornato alla casa del Padre il 12 gennaio del 1873, a Roma. La nostra Congregazione ringrazia Papa Francesco per aver stabilito questa data per la Beatificazione che, tra l’altro, si colloca, secondo quanto la Provvidenza ha voluto, all’inizio dell’Anno giubilare. Papa Francesco ci parla spesso delle periferie, tanto esistenziali come quelle fisiche. Don Giovanni Merlini le ha conosciute entrambe e le ha frequentate con molta umiltà e spirito di servizio. Nella direzione spirituale, nel confessionale, come anche nelle missioni popolari, specialmente nelle zone infestate dal brigantaggio, dove molto sangue veniva sparso in modo violento. Sono sicuro che in quelle sue predicazioni, nel mezzo del peccato e della violenza, avrà ripetuto spesso l’espressione tanto cara a noi Missionari del Preziosissimo Sangue: “Tu vali il Sangue di Cristo, è Lui che ti ha fatto suo, donandoti il suo Sangue”. Anche questo era il nostro nuovo Beato». 

Tre saranno gli appuntamenti che aiuteranno i fedeli, provenienti da tutto il mondo, a vivere al meglio questo evento di Grazia! Sabato 11 gennaio 2025, alle ore 21:00, si terrà la Veglia di preghiera nella Basilica dei Santi XII Apostoli a Roma. La veglia sarà guidata da S.E.R. Mons. Vincenzo Viva, Vescovo di Albano Laziale, e offrirà un momento di raccoglimento e preparazione spirituale. Ad accompagnare il momento di preghiera saranno il Coro “DecimaQuinta”, il Coro “San Gaspare” ed il Coro “Le mille e una nota”. 

Chiesa Rettoria – Santa Maria in Trivio Roma

Domenica 12 gennaio 2025, alle ore 11:00, avrà luogo la Celebrazione dellatt Beatificazione presso l’Arcibasilica Papale di San Giovanni in Laterano, a Roma. Nella Nota N. 644.680 comunicata dalla Segreteria di Stato del Vaticano alla Postulazione si afferma che: «Rappresentante del Sommo Pontefice sarà il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi». Saranno presenti anche il Vicario Generale per la Diocesi di Roma, S. Em. il Card. Baldassare Reina ed il Penitenziere Maggiore, S. Em. il Card. Angelo De Donatis. Grande sarà la partecipazione di vescovi, sacerdoti e diaconi e l’animazione liturgica sarà curata dal Coro della Diocesi di Roma diretto da Mons. Marco Frisina. 

Infine, lunedì 13 gennaio 2025 alle ore 9:30, presso la Parrocchia San Gaspare del Bufalo a Roma, si terrà la Messa di Ringraziamento che sarà presieduta da S.E.R. Mons. Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto – Norcia. Ad animare la liturgia saranno i Cori “DecimaQuinta” e “San Gaspare”. 

Tutti gli eventi verranno trasmessi in diretta streaming sulla San Gaspare TV (sangaspare.tv), sul canale YouTube “Unione Sanguis Christi” e sulla pagina Facebook “Primavera Missionaria”. A curare la diretta del 12 gennaio sarà Padre Pio TV, fruibile sul canale 145 del digitale terrestre, 445 di TivùSat e 852 di Sky. 

 Roma 04/01/2025 

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I migliori film, serie tv, libri del 2024 secondo Mauxa e Dailybloid

I migliori film, serie tv, libri del 2024 secondo Mauxa e Dailybloid 

Mauxa.com è il portale online dal 2008. Con sede a Terni, racconta il cinema, le serie tv, comics, libri 

I migliori film del 2024 

La redazione di giornalisti di Mauxa e Dailybloid ha scelto i migliori film, serie tv e libri del 2024. Per la sezione film, svettaPovere creature! (Poor Things): la trama segue Bella Baxter (Emma Stone) che per sfuggire al marito violento, si uccide annegando. È riportata in vita dal dottor Godwin Baxter (Willem Dafoe), e il suo cervello è sostituito da quello del suo bambino non ancora nato: ora brama apprendimento e vuole scoprire il mondo, fugge con un avvocato, Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo) viaggiando attraverso i continenti. La regia è di Yorgos Lanthimos, e la sceneggiatura è tratta dal romanzo omonimo dello scrittore scozzese Alasdair Gray: il film ha vinto il Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia, e Emma Stone ha vinto l’Oscar per la sua interpretazione. 

Le migliori serie tv del 2024 

Per le serie tv, svetta la franco-belga Astrid e Raphaëlle, giunta alla quinta stagione. La serie, ambientata a Parigi, vede come protagoniste Raphaëlle Coste, comandante di polizia, e Astrid Nielsen, giovane criminologa con la sindrome di Asperger, alle prese con casi complicati su cui indagare. Nel cast anche Timi-Joy Marbot nel ruolo del figlio di Raphaëlle, Husky Kihal nel ruolo del dottor Henry Fournier, il medico legale, Aliocha Itovichnel ruolo di Angus Nielsen, il padre di Astrid. 

I migliori libri del 2024 

Per la sezione libri, conquista la prima posizione Yellowface di R. F. Kuang: la trama vede come protagoniste due autrici, June Hayward e Athena Liu, lanciate come due prodigi. Mentre Athena è una star della letteratura, June Hayward vive nell’ombra: ma June è testimone involontaria della morte di Athena in uno strano incidente, e In quel frangente le ruba l’annunciato nuovo capolavoro, un romanzo sperimentale sul contributo non riconosciuto dei lavoratori cinesi durante la Prima Guerra Mondiale. June medita di presentare quell’opera con le dovute modifiche al suo editore da pubblicare sotto pseudonimo e nuova identità con tanto di foto di un’autrice di etnia ambigua. La sua strategia sembra vincente a dare retta alle vendite e alla classifica del New York Times, anche se lo spettro di Athena agita June, costretta a blindare il suo segreto minacciato da prove che cominciano a parlare: fino a che punto è disposta a spingersi per mantenere ciò che pensa di meritare? 

La classifica completa con le altre posizioni è su Mauxa.com 

Mauxa.com è il portale online dal 2008. Con sede a Terni, racconta il cinema, le serie tv, comics, libri. Dailybloid.com è la versione inglese, che offre interviste esclusive. Sono di proprietà di Argo s.c.a.r.l., che gestisce anche la casa editrice Helike Edizioni.  

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Fondazione ADFP organizza “Surrealism Now” di Santiago Ribeiro

Coimbra, Portogallo – Dal 15 gennaio al 15 febbraio sarà allestita la mostra International Surrealism Now, organizzata dalla Fondazione ADFP e il cui mentore è l’artista portoghese Santiago Ribeiro, che con la sua arte ha viaggiato in numerosi angoli del mondo, International Surrealism Now It è iniziato nel 2010, organizzato dalla Fondazione Bissaya Barreto e ora comprende centoventisei artisti provenienti da  cinquantadue  paesi.

Le strutture dove si terrà l’evento sono presso il Conimbriga Hotel do Paço, le cui origini edilizie risalgono al secolo XIV. Qui dormivano re e illustri membri della nobiltà europea. Distrutto durante le invasioni francesi, fu ricostruito agli inizi del XX secolo. Nel 1993 è diventata Pousada de Portugal e, dal 2019, è un incantevole hotel 4 stelle.

L’obiettivo principale è la solidarietà sociale, contribuendo alla formazione delle persone con disabilità e dei malati di mente, sostenendo i malati cronici, i bambini, i giovani, le donne incinte o con bambini, le vittime di abusi, i rifugiati, i senzatetto e gli anziani. Investe nelle persone attraverso la creazione e l’innovazione di risposte sociali, orientate alla convivenza intergenerazionale, all’integrazione delle persone con disabilità, malattie mentali o minoranze etniche e alla promozione dello sviluppo  locale sostenuto.

È una Fondazione civica, nata dalla libera iniziativa dei cittadini. Non è stato creato da un benefattore, un donatore, un’azienda o uno Stato. Gli organi sociali, dal Consiglio di Amministrazione al Consiglio Strategico, sono svolti su base volontaria e non retribuita.

È una Fondazione di comunità: si impegna per lo sviluppo sostenibile attraverso la coesione sociale nel territorio di influenza. Innoviamo per creare posti di lavoro, aumentare le entrate e difendere i valori civilizzatori.

È una Fondazione filantropica, che promuove l’amore, il benessere e la felicità, favorendo la creazione di organizzazioni culturali, ricreative e sportive.

Locali

Rua Francisco Lemos, 43
3150-140 Condeixa-a-Nova, Portogallo

Contatti

(+351) 239 944 025
geral@conimbrigahoteldopaco.pt

Artists:
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